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  Letteratura  »  La danza del gabbiano, di Andrea Camilleri, edito da Sellerio e recensito da Arcangela Cammalleri 28/04/2011
 

La danza del gabbiano 

di Andrea Camilleri

Ed. Sellerio  pag. 267

Narrativa

 

 

Siamo al 15°capitolo delle storie del commissario Salvo Montalbano! Un ennesimo noir che  si tinge di sfumature sempre più sottese, baudelairiane, lo  spleen di Montalbano si carica, a 57 anni, di note dolenti come se il suo animo non potesse più sopportare i contraccolpi della vita. Camilleri in un pirandelliano gioco delle parti confonde noi lettori mettendo a colloquiare idealmente il Montalbano di carta con quello televisivo e l'autore. In questo  contraltare tra i due alter ego, l'autore gioca la sua finzione letteraria e spariglia le carte e ci meraviglia. L'apertura del romanzo ricalca l'incipit degli altri, le nottate sempre più spesso  agitate: “Con le vicchiaglie dormiri diventa faticoso e una volta arrisbigliatisi non c'era più verso d'arrinesciri a ripigliari sonno”. L'immagine del gabbiano morente precorre fatti connessi sì all'indagine in corso, ma diventa  metafora della morte che si diverte a inscenare una danza scenografica negli ultimi spasmi di vita. I personaggi, gli ambienti naturali e i fatti criminosi hanno le stesse connotazioni e anche certi riferimenti all'attualità, quello che è diverso è la predisposizione d'animo del commissario, da una parte più “cauteloso” quasi trattenuto a freno da una sensazione di assuefazione, di dejà vu, dall'altra non può sottrarsi a una sorta di meraviglia dinnanzi alla natura e annichilimento dinnanzi alle perdizioni umane. La miscellanea linguistica che contraddistingue Camilleri si alterna per diventare ora lingua italiana burocratica e tecnica ora dialetto stretto; segue percorsi sinuosi e trabocchetti vari, democratica quando è necessaria, abbassandosi a livello dell'eterogeneità degli interlocutori, umorale quando il “nirbuso” non la regola più e la stravolge. Questo romanzo è senz'altro uno dei più belli non tanto per l'originalità della storia, anzi sono presenti tutti gli ingredienti tipici del noir alla Camilleri,  ma è diverso lo spirito che anima la materia narrativa e che ci rende così vicini a Montalbano e al suo artefice. Il segno inequivocabile dello scrittore ha ancora una volta inciso la nostra anima di lettori e la godibilità della lettura raggiunge  vertici sempre alti.

 

Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle nel 1925. Ha esordito come romanziere nel 1978 con “Il corso delle cose”. Della sua ricchissima produzione letteraria tutti i romanzi con protagonista il commissario Montalbano sono pubblicati dalla casa editrice Sellerio e altri, tra questi ricordiamo: “La forma dell'acqua”, “Il cane di terracotta”, “Il ladro di merendine”, “La voce del violino”, “La stagione della caccia”, “Il birraio di Preston”, “La concessione del telefono”, “La gita a Tindari”, “Maruzza Musumeci”, “Il casellante”, “Il campo del vasaio”, “L'età del dubbio”, “Un sabato, con gli amici” “Il sonaglio” “Il cielo rubato”.

 

 

Arcangela Cammalleri

 

 
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