La danza del gabbiano
di Andrea
Camilleri
Ed. Sellerio pag. 267
Narrativa
Siamo al 15°capitolo delle storie del commissario Salvo
Montalbano!
Un ennesimo noir che si
tinge di sfumature sempre più
sottese, baudelairiane,
lo spleen di Montalbano si carica, a 57 anni, di note dolenti come se il suo animo non potesse più sopportare
i contraccolpi della vita. Camilleri in un pirandelliano gioco delle parti
confonde noi lettori mettendo a
colloquiare idealmente il Montalbano di
carta
con quello televisivo e l'autore. In
questo contraltare tra i due alter
ego, l'autore gioca la sua finzione letteraria e spariglia le carte
e ci meraviglia.
L'apertura
del romanzo ricalca l'incipit degli altri,
le nottate sempre più spesso agitate: “Con le vicchiaglie
dormiri diventa faticoso e una
volta arrisbigliatisi non c'era
più verso d'arrinesciri a ripigliari
sonno”. L'immagine del gabbiano
morente precorre fatti connessi sì all'indagine
in corso, ma diventa
metafora della
morte che si diverte a inscenare una danza scenografica
negli ultimi spasmi di vita. I personaggi,
gli ambienti naturali e i fatti
criminosi hanno le stesse connotazioni e anche
certi riferimenti all'attualità,
quello che è diverso è la
predisposizione d'animo del commissario, da
una parte
più “cauteloso” quasi trattenuto
a freno da
una sensazione
di assuefazione,
di dejà vu, dall'altra non
può sottrarsi a
una sorta
di meraviglia
dinnanzi alla natura e annichilimento
dinnanzi alle
perdizioni umane. La miscellanea linguistica
che contraddistingue Camilleri si alterna per diventare
ora lingua italiana
burocratica
e tecnica ora dialetto
stretto; segue percorsi sinuosi e trabocchetti
vari, democratica quando
è necessaria,
abbassandosi a
livello dell'eterogeneità degli interlocutori, umorale
quando il “nirbuso” non la regola
più e la stravolge.
Questo romanzo è
senz'altro uno dei più belli non tanto per l'originalità
della storia,
anzi sono presenti tutti gli
ingredienti tipici del noir alla Camilleri, ma è diverso lo spirito che anima la materia narrativa e che ci rende così vicini a
Montalbano
e al suo artefice.
Il segno inequivocabile dello
scrittore ha ancora una
volta inciso la
nostra anima di lettori e la
godibilità della lettura raggiunge vertici sempre alti.
Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle nel 1925. Ha
esordito come romanziere nel 1978
con “Il corso delle cose”. Della sua
ricchissima produzione letteraria tutti i romanzi con protagonista il commissario
Montalbano
sono pubblicati dalla casa editrice Sellerio e altri, tra
questi ricordiamo: “La
forma dell'acqua”, “Il cane
di terracotta”,
“Il ladro di merendine”, “La voce del violino”, “La
stagione della
caccia”,
“Il birraio di Preston”, “La concessione del telefono”, “La gita a Tindari”,
“Maruzza
Musumeci”, “Il casellante”, “Il campo
del vasaio”,
“L'età del dubbio”, “Un sabato, con gli amici”
“Il sonaglio” “Il cielo rubato”.
Arcangela Cammalleri