Andrea
Camilleri
La setta degli angeli
Sellerio
Editore Palermo
Il percorso artistico di Camilleri
si arricchisce di una nuovo “prodotto”narrativo in cui l'apparato scenico
e i personaggi sono da commedia dell'arte e tocca in profondità gli
strati dell'animo umano. In questo romanzo Camilleri (sono sue le
dichiarazioni), stravolge, sconfinando nel campo della pura fantasia, i fatti
che realmente accaddero in un paese siciliano, Alia, all'inizio del secolo scorso. Matteo Teresi, un avvocato giornalista, socialista e
difensore dei poveri, dalle pagine del suo giornale "La Battaglia”denunciò
una setta di preti rea di abusi sessuali su giovani ed ingenue fanciulle. L'eco
dello scandalo raggiunse livelli nazionali e suscitò lo sdegno di molti
esponenti politici e religiosi tra i quali Turati e Sturzo. Camilleri tiene a
precisare che la storia non ha intenti anticlericali, ma vuole puntare l'indice
su un fenomeno, assai diffuso nel nostro paese, il rifiuto della conoscenza
della verità. Da questo assunto la trama s'incardina in
sottili e capziose segretezze, la versione alterata dei fatti è quella
che la gente vuole in un ostinato rifiuto di guardare oltre l'ipocrisia
collettiva.
Un' epidemia di colera pare abbattersi su Palizzolo, paìsi di
settemila bitanti proprio al centro di granni latifondi, nel milli e novecento
e uno. Il vanto di questo paese? Avere otto chiese, sette delle quali se
l'erano divise la nobiltà e i proprietari terrieri, l'ottava era la chiesa dei
viddràni, della povera genti, di chi campava a pani e
aria. Ebbene, dalla frequentazione e la devozione delle chiese e dal
circolo “Onore & Famiglia”la storia si dilata frammentandosi in tanti
rivoli che porteranno alla sorgente della vera epidemia: una strana malattia
endemica che colpisce giovani donne, vergini e non, gravide per opera, beata
inconsapevolezza, dello spirito santo. Una setta di preti fa credere loro che
il rapporto sessuale o le stesse pratiche sessuali preparatorie del rapporto,
sono uno strumento per acquisire indulgenze divine ed aprire le porte del
Paradiso. L'avvocato Teresi, indagherà, denuncerà e
perverrà al vero della misteriosa faccenda. Egli, il difensore dei morti di
fame e quindi di quelli che non hanno voglia di lavorare, è considerato un
sovversivo, un sobillatore e peggio ancora ispirato dal diavolo e per questo
odiato e, come si direbbe oggi, perseguito da una campagna diffamatoria e
persecutoria. Al giornalista-avvocato non rimarrà che imbarcarsi per gli Stati
Uniti dove continuerà la sua missione di solidarietà e umanitarismo.
Situazioni, dialoghi, descrizioni e nefandezze
sono da Camilleri trattati con la sua solita irriverente ironia passando
con disinvoltura dal grottesco al surreale al giallo senza soluzione di
continuità. Galleggia, su un fondo melmoso, un'umanità orrendamente vera e
deformante che ricorda scene pittoriche dalla selvaggia violenza espressiva e
dai colori stesi in tonalità nette; rimanda a tutta una tradizione letteraria
che affonda le sue radici nella novellistica e attraversa il socialismo umanitario
fino alla denunzia sociale di inchieste giornalistiche rigorose ed attendibili.
Un sottile filo di fatalismo scorre su tutto il tessuto narrativo
e mentre lo sguardo del narratore traduce miseria e bieca ottusità, si piega all'incomprensibile logica divina.
Su tutto campeggia l'arte tutta italiana del rovesciamento delle
posizioni, il perseguitato diventa il persecutore, l'innocente il colpevole, la giustizia è strapotere e violenza
della sfera privata.
Camilleri nel suo longevo percorso artistico ci dà un ulteriore
esercizio d'intelligenza il cui approdo finale è
sempre una scrittura arguta e allusiva, ricca di sfumature e
suggestioni.
Andrea Camilleri (1925), è autore di oltre 60 romanzi tra storici, civili e
polizieschi, e di diverse raccolte di racconti, tradotti in più di 30 lingue.
Vincitore di numerosi premi in Italia e all'estero, è noto al grande pubblico anche per i romanzi dedicati alle inchieste
del commissario Montalbano, della casa editrice Sellerio,
da cui è stata tratta la fortunata serie televisiva. Tra i tanti titoli
ricordiamo: “La forma dell'acqua”, “Il cane di terracotta”, “Il ladro di
merendine”, “La voce del violino”, “La stagione della caccia”, “Il birraio di Preston”, “La concessione del telefono”, “La gita a Tindari”, “Maruzza Musumeci”, “Il
casellante”, “Il campo del vasaio”, “L'età del dubbio”, “Un sabato, con gli
amici” “Il sonaglio” “ La caccia al
tesoro” “Il sorriso di Angelica”, “ Gran Circo
Taddei” “Il gioco degli specchi”.
Arcangela
Cammalleri