I luoghi della memoria
di
Adriana Pedicini
Narrativa contemporanea Arduino Sacco
Editore-Roma
Euro 12
Sono pagine di storia che tutti abbiamo vissuto nella semplice bellezza dei nostri amati avi e padri
che arricchivano le mense , ci offrivano giardini fioriti e pane profumatissimo
,dolcezza e fatica di braccia forti e decise nel prodotto finito
ancor indiviso da gustar tutti attorno col sorriso. Nella corposa ed
intelligente presentazione del libro, c'è la felice sintesi dei passi che io
pur non avendo letto prima, ritrovo con la
matita rossoblu segnati in più pagine ( 19-21…).
Prefazione che ti fa gustare il dessert, ovvero è un
antipasto condito d'olio d'oro nelle le pietanze raccolte in piatti colmi di
pomodorini: le ricette della nonna,sovrabbondante, rigida
e dondolante…te la trovi sempre davanti. Quanta bontà! ‘Sapore
d'infanzia' si legge, certo, i nipotini osservano la nonna
col ‘tuppo' dei capelli col fazzolettone a fiorame, da
sistemare all'alba… , poi la prima colazione coi panini in fila, il forno
a cupola, il profumo del cotto pane e delle ciambelle…, ed i ragazzi
ancor a ‘sbonconcellare' pezzi di candida ricotta adagiata a fianco
di morbida focaccia…! É in realtà un fiaba
rivissuta a distanza con forte nostalgia,che porta ancor ricordi
congiunti, relazioni e storielle su storie più intricanti…
Nel racconto della Teresina, invece, si evince già un altro modo
di descrivere la realtà, adesso più matura
e consona ad esperienze di vita più tangibile ad incontrar non solo
e non più gli spontanei e scroscianti sorrisi nelle camere. In
Teresina, l'atmosfera è sempre lì, ricchissima di particolari
e descrizioni di ogni angolo della stanza povera e lugubre che la
ospita. C'è un ‘modus vivendi' oserei dir
selvaggio, nel quale la donna povera e ritardata, osava parlar pure con
le stelle…e poi la più bella delle donne clown, appoggiata una sera ad un
tronco di un albero col sogno infinito, mai realizzato!
Nel racconto della Chioccia fa capolino il sentimento della donna sempre
vicina a sé stessa, ad una solitudine che
ritroviamo più spesso nei righi dei capitoli e racconti successivi, sadness,
silenzio, apatìa, amore lontano, la vita diversa da quella
che ‘lei presagiva', mentre il cuore pulsava di represse fantasie d'amore'.
La vita prima aperta d'
un colpo si ripiega su se stessa tra le pieghe dell'anima …dove a nessuno
è consentito di penetrare.
Molto bella pur l'espressione ricca di significati ed attualissima : ‘la gente è incapace di dar briciole
d'amore'.
Oserei dire a questo punto che un altro racconto
sembra voglia chiarire tal significato d'amare e d'amore. The people, in
senso lato, forse teme di cedersi all'altro per
non condizionarsi e legarsi tanto, ovvero: non c'è , non si percepisce più,
così forte come ieri, l'amore che ama se stesso nell'altro, ma il
‘trionfo dell'ANIMA che ama negli altri l'amore'. Il concetto
sembrerebbe semplice ma è ben più complesso poiché 'i vantaggi e gli svantaggi
di una vita a due inaridiscono qualsiasi desiderio di
amare e di essere amata'.
Forse è indispensabile parlar poco
e per chi è ben sensibile, è sufficiente per men di un minuto
guardarti negli occhi, profondamente sentimentali e sognanti, pienamente
espressivi pur se pieni di nostalgia (oserei dir ,ma mi sbaglio,tagliati
da un dolor antico,profondo di ricordi pesanti…),soavi,caserecci
(come il pane e l'olio solarissimo),passionali,intelligenti,soavi, umili. dolcissimi come quelli rimasti della
bambina di ieri ieri…!------
Proseguendo lentamente e con dolce
fluidità la lettura, sentiamo vibrare la memoria, brillare forti i
ricordi negli ‘Esami di ammissione'. Notevole e particolare è la
descrizione della maestra, dall'animo dispotico ma
‘rispettata e stimata da tutti''. La descrizione del viso e la gestualità
disegnano quel carattere ‘balzano', conferendole ancora ‘un'aria distinta, freddamente distinta,quasi nordica''. La
sua didattica e metodologia imperative, le pagine ed i verbi in disuso studiati
a memoria, poco interessa l'apprendimento… C'è
forse nei momenti particolari auxologici, una certa stizza e
percezione di difficoltà dialogica e relazionale coi giovani, che sicuramente
è stata ben corretta, per rendere più agevole, elastico, comprensibile, libero
e spontaneo il dialogo per lo sviluppo non tanto e solo dei
programmi (calati dall'alto) quanto per un agevole speaking to
learn , cosicché ci sia lo spirito critico, costruttivo e partecipe, affinché
si sviluppi il fanciullo.
Voltando pagina rapidamente ci
si rende conto che il tempo vola, scorre inesorabilmente… e gli aneddoti si
colorano di tinte meno acquerellate. Appaiono quadri, figure, fantasmi
benevoli dell'io narrante, con ombre più
dominanti, tali sembrano in ‘'Cuori di sabbia'', una storia sentimentale
tra due innamorati che 'Non si lasciarono più e percorsero insieme un lungo
tunnel in cui un amore malato aveva condotto entrambi'.
Bellissima, decisa e pur dolente, oserei
dire, la riflessione dell'Amore che ricomincia ad ogni istante… ‘non
cessa di esistere…può fare anche male…ma è lì! Nei racconti a seguire,
significativo, dolcemente violento affiora sempre il sentimento, come vento
fresco e fruscio nascosto…per la ricerca
di un' intesa decisa, possente in LUI…: ‘Desiderio di voli infiniti mi prende
per afferrare le ali della tua anima''.
Cosa si può ancor aggiungere …? Se non il desidero
totale di leggere con attenzione, tal intelligente, apparentemente
semplice e coordinata analisi esistenziale, sentimentale, viva, crescente…,
attuale e del tempo che fu, con cui il talento della scrittrice mostra la
dolcezza e l'Amore dell'eterno presente della vita ?
Roberto Lo Presti