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  Letteratura  »  Jane e la disgrazia di Lady Scargrave, di Stephanie Barron, edito da TEA e recensito da Grazia Giordani 19/02/2012
 

Jane e la disgrazia di Lady Scargrave di Stephanie Barron, TEA

 

 

Un 'investigatrice d'eccezione

 


Se avete amato Jane Austin, una delle scrittrici inglesi di area preromantica più apprezzate e conosciute, certamente vi appassionerete alla scrittura di Stephanie Barron che con il suo «Jane e la disgrazia di Lady Scargrave» (TEA, pp.315, euro 10, tradotto da Alessandro Zabini) ci riporta, con un affascinante viaggio, nell'Inghilterra della Reggenza. E dobbiamo proprio dire che l'autrice – dopo la laurea a Princeton – entrata nelle file della CIA, ha imparato le finezze del detective, regalandoci una vera collana di mystery plausibili, indossando l'abito letterario di Jane Austin. Convincente al massimo grado poiché la Barron dimostra le stesse qualità che hanno fatto della Austin una grande scrittrice, come la sua folgorante intelligenza e il suo acume psicologico, dosi essenziali per un'investigatrice d'eccezione.
Teatro dell'azione è Scargrave Manor, 1802. In visita presso l'amica, la giovane e affascinante Isobel Payne, contessa di Scargrave, Jane Austin è testimone di una tragedia: il marito di Isobel, colto da inspiegabile malore, muore all'improvviso. La nostra investigatrice, pronta a soccorrere l'amica disperata, non tarderà a comprendere che si tratta di un omicidio che fa comodo a troppe persone, tutte sospettabili, anche fra gli stretti parenti della giovane vedova. L'intreccio avvincente, narrato dalla stessa voce dell'intrepida Jane, ci terrà col fiato sospeso, di sospetto in sospettato, tra colpi di scena trascinanti e ricostruzioni storiche fedeli, suffragate da note a piè di pagina – da parte dell'autrice – accurate e puntigliose come se appartenessero a un saggio. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, descritti nel fisico e nell'indole. La mano omicida non si contenterà di una sola vittima. Anche una giovane cameriera ,scomoda testimone, perderà la vita, nel groviglio dei sordidi interessi venali.

Non mancheranno lettere anonime e bassi intrighi.
Jane, investigatrice d'eccezione, si troverà profondamente coinvolta in una pericolosa indagine che la porterà addirittura a varcare i cancelli della sordida prigione di Newgate e persino la soglia della Camera dei Lords, mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
Ci auguriamo che TEA pubblichi anche gli altri otto volumi dedicati alle «Indagini di Jane Austin», perché sono più che appassionanti.


Grazia Giordani

 

www.graziagiordani.it

 

 
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