Jane e la disgrazia di Lady Scargrave di
Stephanie Barron, TEA
Un
'investigatrice d'eccezione
Se avete amato Jane Austin, una delle scrittrici inglesi di area preromantica
più apprezzate e conosciute, certamente vi appassionerete alla scrittura di Stephanie
Barron che con il suo «Jane e la disgrazia di Lady
Scargrave» (TEA, pp.315, euro 10, tradotto da Alessandro Zabini) ci riporta,
con un affascinante viaggio, nell'Inghilterra della Reggenza. E dobbiamo
proprio dire che l'autrice – dopo la laurea a Princeton – entrata nelle file
della CIA, ha imparato le finezze del detective, regalandoci una vera collana
di mystery plausibili, indossando l'abito letterario di Jane Austin.
Convincente al massimo grado poiché la Barron dimostra le stesse qualità che hanno
fatto della Austin una grande scrittrice, come la sua
folgorante intelligenza e il suo acume psicologico, dosi essenziali per
un'investigatrice d'eccezione.
Teatro dell'azione è Scargrave Manor, 1802. In visita presso l'amica, la giovane e
affascinante Isobel Payne, contessa di Scargrave, Jane Austin è testimone di
una tragedia: il marito di Isobel, colto da inspiegabile malore, muore
all'improvviso. La nostra investigatrice, pronta a soccorrere l'amica
disperata, non tarderà a comprendere che si tratta di un omicidio che fa comodo
a troppe persone, tutte sospettabili, anche fra gli stretti parenti della
giovane vedova. L'intreccio avvincente, narrato dalla stessa voce
dell'intrepida Jane, ci terrà col fiato sospeso, di sospetto in sospettato, tra
colpi di scena trascinanti e ricostruzioni storiche fedeli, suffragate da note
a piè di pagina – da parte dell'autrice – accurate e puntigliose come se
appartenessero a un saggio. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati,
descritti nel fisico e nell'indole. La mano omicida non si contenterà di una
sola vittima. Anche una giovane cameriera ,scomoda
testimone, perderà la vita, nel groviglio dei sordidi interessi venali.
Non mancheranno lettere anonime e bassi intrighi.
Jane, investigatrice d'eccezione, si troverà profondamente coinvolta in una
pericolosa indagine che la porterà addirittura a varcare i cancelli della
sordida prigione di Newgate e persino la soglia della Camera dei Lords,
mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
Ci auguriamo che TEA pubblichi anche gli altri otto volumi dedicati alle
«Indagini di Jane Austin», perché sono più che appassionanti.
Grazia Giordani
www.graziagiordani.it