La metà di niente
di Catherine Dunne
© 2007 Tea – Tea Due
ISBN 88-7818-864-6 Pag. 292 € 7,50
Nell'immagine di copertina c'è una
teiera rotta, tenuta assieme da dello scotch. Questa fotografia è esattamente
come viene descritta la protagonista del romanzo.
Un libro per donne, scritto da una donna; ma che parla agli uomini.
Rose è sposata
con Ben e hanno 3 figli.
Una bella mattina lui la lascia, senza
preavviso, senza spiegazioni. Semplicemente le dice: “non
ti amo più” e va via.
Rose s'incrina,
si spacca dentro, proprio come la teiera di copertina.
Pensa.
La scrittrice usa il tempo presente
quando racconta della Rose del passato; mentre usa il tipico stile narrativo
proseguendo nella narrazione presente.
Attraverso i ricordi e i pensieri di
Rose, arriviamo a comprenderla, ad arrabbiarci con lei che ha subìto il modo
maschilista e unilaterale di comportamento del marito.
Con lei soffriamo mentre si
ricostruisce, affronta i figli, il fatto di non avere un soldo.
Lavoriamo sodo con lei, mentre fa di tutto
per avvolgersi di scotch e ritirarsi in piedi.
Nonostante sia un romanzo che parla
semplicemente di una fine di un amore, come ce ne sono tanti,
ha di particolare che scava a fondo nel
ruolo della donna, facendone scaturire ogni piccolo sentimento recondito.
Ridà dignità alla donna, alla sua
figura, alla sua persona. A quel tipo di donna che si dona pienamente alla
famiglia e, proprio per questo, assurdamente, viene
lasciata.
Dice Isabella Bossi Fedrigotti:
“E' proprio la sua immediatezza, che pare presa in diretta dalla vita, a
dare a questo romanzo la sua forza e verità”.
Rose, infine, arriva a comprendere che,
mentre lei pensava al matrimonio come a un'unione fra due persone, in realtà
lei era solo la metà di niente.
La scrittrice, all'ultima pagina, tenta
quasi di ridare un poco di spessore al personaggio di Ben, costruendogli una
sorta di giustificazione, mostrandolo non solo come l'uomo egoista e meschino
che è stato per tutto il libro.
Alla fine, ecco, forse anche Ben ha
avuto le sue ragioni, i suoi perché, anche se davvero di poco conto rispetto a
quelli della moglie.
Miriam
Ballerini