Facciamo
finta che sia per sempre
Ilaria Giannini
Intermezzi editore, 2009
pp.114, euro 8,90
Nicole, insegnante trentenne, non ha mai superato la morte di
Paolo, l'uomo di cui era innamorata quando aveva sedici anni, avvenuta in un
incidente stradale di cui non si sono mai compresi del tutto i meccanismi.
Martina, ventenne bulimica che sta facendo i conti con la sua omosessualità, si innamora di Nicole. Stefano conosce Martina perché è una
sua paziente e scopre così il suo amore per Nicole, con cui ha avuto una
storia, un amore travagliato, dieci anni prima.
La scoperta fa nascere in lui il desiderio di
rivederla; così la cerca e le parla. Ma Nicole non è
felice – nessuno in questo romanzo lo è, e forse questa è la ‘traccia' su cui
si muovono i personaggi: una mancanza di felicità che è anche mancanza di
coscienza di sé – e qualche settimana dopo, mentre Martina dorme, si ubriaca di
gin e trangugia una grande quantità di pasticche.
Nicole sembra senza speranze, ma riesce a scampare alla morte che ha cercato:
ora dovrà davvero fare i conti con il suo passato.
Nello stesso tempo Martina capisce che deve fare i conti con il suo presente.
E forse anche Stefano affronterà se stesso.
Ilaria Giannini ha scelto di raccontarci questa storia in soggettivo: ogni
personaggio ci parla di sé e ci mostra la sua parte di ‘verità', quella che
ognuno di noi pensa come assoluta. Ma la verità non ha
mai un solo volto ed è questo che i nostri personaggi devono comprendere.
La storia è costruita bene e la narrazione è scorrevole e mai noiosa. La voce
narrante, però, in questa alternanza di personaggi,
perde un po' di forza e sembra diventare in alcuni punti, piatta e poco
approfondita. Si ha la sensazione che l'autrice non abbia usato tutto ciò che
aveva e sia rimasta sulla superficie della vicenda.
Morena Fanti
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