Anno
Santo 1975
da Milano a Roma a piedi
Nicola Di Paolo
Fara editore 2007
pp.106, 12,00 euro
A diciassette anni si fanno cose che
trent'anni dopo forse non si farebbero più. Cose che,
comunque, non avrebbero più lo stesso significato. Ma
ciò che si fa a diciassette anni ha un sapore che non si dimentica mai e Nicola
Di Paolo ha sempre nella memoria quel viaggio che fece nell'estate 1975 insieme
a cinque amici quasi coetanei e a Don Giancarlo, il parroco che li accompagnò.
Da Milano a Roma a piedi, un pellegrinaggio che insieme al valore spirituale
acquista anche il valore della Vita e dell'incontro-scontro
con essa. Nicola di Paolo, con una scrittura colloquiale e un clima di gioventù
e allegria, ci trascina in un pellegrinaggio della memoria e ci riconduce tra i
nostri sogni e le nostre aspettative di quando,
adolescenti con gli occhi pieni di sfida e il cuore convinto di potere
risolvere ogni cosa, andavamo incontro al mondo con gli ideali in mano.
Il 1975 oltre ad essere l'Anno Santo – così si diceva
allora – è stato anche l'anno della legge Reale e il senso della giustizia di
un diciassettenne è anche voglia di cambiare tutto e di poter guardare le cose
con occhi trasparenti e sicuri. Questo pellegrinaggio, fatto allora con i piedi
e tanta speranza e oggi con la memoria e i ricordi, ci fa capire che ciò non è
sempre possibile e che a volte i sogni si infrangono,
siano essi di giustizia o di determinazione giovanile e Fede. Così, quando
l'allora Pontefice Paolo IV riceve i nostri eroi all'udienza papale
del mercoledì, e la loro aspettativa di un saluto particolare del Pontefice
viene delusa, la frustrazione è cocente. Ma un'altra
delusione, molto più dolorosa, è quella che Di Paolo ha trovato in questi anni
ed è tra le ragioni dell'Anima che l'hanno spinto a scrivere di questo viaggio.
Sono ragioni che tutti noi possiamo comprendere molto bene mentre chiudiamo
questo libro che ci ha regalato atmosfere ormai dimenticate.
Morena Fanti
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