Intervista a Renzo Montagnoli, autore della raccolta
poetica Il cerchio infinito, edita da Il Foglio.
A cura di Cristina Bove
La
tua prima raccolta, di poesie suggestive attinenti ad
un passato mitico e misterioso ma anche ben trasposte nell'oggi, pare sia
andata molto bene. La tua nuova silloge Il
cerchio infinito a che cosa si ispira? Com'è nata?
Come ho scritto
nell'introduzione all'opera,
la
vita, nel suo mistero, il tempo, nella sua incertezza, la distanza, nella sua
imperfezione, sono il tema di questa silloge ed è un tema unico, perché
nell'universo tutto è infinito e nulla è lasciato al caso: il tempo, lo spazio,
e, lasciamelo credere, anche la vita.
Il tutto nasce dall'osservazione del mondo che ci circonda ed alle
legittime domande che ci poniamo in ordine al perché della nostra esistenza.
Non è tuttavia una poesia religiosa, ma è l'espressione di un'opinione di un
laico che pur senza essere credente secondo le regole della chiesa non è nemmeno
ateo, né agnostico.
In poche parole desidero credere che la nostra vita, il nostro
mondo non siano dovuti al caso, ma facciano parte di un ordine perfetto a cui
sovrintende un'entità superiore di cui non abbiamo conoscenza e che assai
probabilmente non ci sarà mai possibile determinare con certezza.
Che
cosa ha portato di nuovo nella tua vita la poesia?
Se per nuovo intendiamo la necessità di
trasporre in versi le intuizioni che balenano all'improvviso, beh, in questo
senso, la poesia mi permette di sfogare idee che prima anche esistevano, ma che
stavano letargicamente immobili. Sulla scia di queste
idee e di conseguenza anche di una mia visione personale dell'esistenza, il
sorgere di emozioni finisce con il lasciare una traccia incanalata nel solco
del mio pensiero. Successivamente, a volte anche a distanza di giorni,
l'emozione si ripresenta come necessità di emergere, quasi come uno sfogo, e in
quel caso nasce la poesia.
Se tu dovessi definire la
poesia:
Per me la poesia è un flusso di emozioni che provengono
direttamente dall'anima e che si trasformano in parole. Come ho risposto prima, normalmente i versi
non nascono in contemporanea con ciò che avverto dentro di me, ma ciò è
evidentemente dovuto solo a un fenomeno di lenta assimilazione, al punto che
poi scrivo senza nemmeno leggere.
Quindi, se volessi definire la poesia in poche parole, potrei dire
che è lo specchio dell'anima.
Da che cosa dipende la tua scelta di
fedeltà all'Editore della tua prima silloge “I canti celtici”?
E' da ancor prima che scrivessi Canti celtici che conosco Gordiano
Lupi e nel tempo è nata un'amicizia perché ci sono indubbiamente punti di
contatto, anche esterni al campo letterario, come la contrarietà a qualsiasi
regime totalitario.
In campo editoriale ha una Casa che riesce anche a proporre cose
nuove, campo in cui non osano nemmeno i grandi gruppi, oltre alla
disponibilità, per opere giudicate di eccellenza, a pubblicare senza il
contributo dell'autore.
Quest'ultimo aspetto è proprio di pochissimi editori e non solo quindi
gli fa onore, ma dimostra la sua imprenditorialità, che lo porta anche a
rischiare. In un mondo in cui il denaro è tutto, per Gordiano Lupi ci sono anche altre
cose altrettanto importanti, come la fiducia in chi crede che la cultura non
sia basata solo sui best seller.
Potendo scegliere, quale forma
preferiresti per esprimere il tuo amore alla donna amata: la prosa o la poesia?
E perché?
Una domanda che nel complesso è difficile, perché in genere sono
parole frutto di un forte stato emotivo. Però, considerato quanto ho scritto
prima su cosa intendo per poesia, è assai probabile che del tutto naturalmente
il mio sentimento possa trovare una manifestazione in versi, magari poca cosa,
purché chiaramente sincera e spontanea.
Da che cosa è stato ispirato il titolo di questa
tua nuova silloge, “Il cerchio infinito” ?
La silloge prende il titolo da quello di una delle poesie che la
compongono e che nel libro è la prima. (…../ Un cerchio infinito / di albe e tramonti, /di
nascite e di perdite, / in cui tutto mai termina. /…).
Ho scelto questi versi perché di per sé mi sembrano idonei a formulare la
risposta.
Quali sono i tuoi
progetti per il futuro in campo letterario?
Al momento, ho intenzione di dedicarmi alla narrativa, tanto che
sto scrivendo un romanzo con la speranza di arrivare all'ultima pagina e di cui
almeno io possa essere soddisfatto. Non anticipo nulla al riguardo, ma posso
dire che come tematica si inserisce idealmente nel percorso tracciato da Canti
celtici e Il cerchio infinito. Non tralascerò di scrivere poesie, ma senza
l'obiettivo di un tema prefissato.
Grazie, Renzo di aver
risposto esaurientemente alle mie domande.
Il cerchio infinito
di Renzo Montagnoli
Introduzione dell'autore
Prefazione di Fabrizio Manini
In copertina
“Galassia M 104”
fotografata dal telescopio spaziale Sptitzer
della NASA
Elaborazione grafica di Elena Migliorini
Edizioni Il Foglio
www.ilfoglioletterario.it
ilfoglio@infol.it
Poesia silloge
Pagg. 70
ISBN: 978-88-7606-196
– 7
Prezzo: € 10,00