Il museo diocesano
Francesco Gonzaga a Mantova
di Renzo Montagnoli
Mantova è una famosa città d'arte, uno
scrigno ricolmo di tesori e fra questi, meno noto, ma non per questo meno
interessante, c'è il Museo Diocesano Francesco Gonzaga.
È stato inaugurato ufficialmente nel 1974
come mostra temporanea dei Tesori d'arte
nella terra dei Gonzaga, ma è divenuto permanente solo nel 1983. Dedicato
al frate francescano Francesco Gonzaga, vescovo della diocesi a cavallo fra il
XVI e il XVII secolo, è ospitato nel chiostro maggiore dell'antico monastero
agostiniano di Sant'Agnese, edificato nel 1248 per opera degli Eremitani di
Sant'Agostino. Dopo la soppressione nel 1700 di tutti i monasteri e i conventi,
demolita la chiesa, l'edificio fu destinato a usi civili, degradandosi
progressivamente fino a quando venne riscattato dalla Diocesi di Mantova alla
metà del secolo scorso; restaurato, fu adibito a servizi scolastici con il nome
di “Casa dello studente Beato Contardo Ferrini”; in seguito diventò sede di organismi diocesani e
del primo nucleo del museo; attualmente l'intera costruzione ha funzioni
esclusivamente museali.
Ben strutturato presente 8 sezioni:
Duemila anni mantovani, in cui si ripercorrono, soprattutto con
sculture e dipinti, le vicende storiche e culturali del mantovano dall'epoca
romana a quella attuale;
Smalti e avori, una raccolta preziosa che abbraccia un
lungo arco di tempo che va all'incirca dal XII al XX secolo;
Arredi liturgici, con opere di particolare valore e
raffinatezza che vanno dal XIII al XX secolo;
Sale Gonzaga, due locali in cui sono presenti le poche
opere che sono rimaste dopo vendite e spogliazioni della consistente e ricca
collezione dei Gonzaga;
Le armature, italiane medievali e rinascimentali, già
ospitate per lungo tempo nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie. Si
tratta della più consistente raccolta esistente in Italia;
Gli arazzi di Parigi, che comprendono, oltre agli Arazzi
Millefiori, i sei tessuti della serie voluta dal vescovo di Mantova Francesco
Gonzaga;
Memorie della Diocesi, che raccoglie testimonianze inerenti eventi
della diocesi;
Giuseppe Bazzani, senz'altro il più grande pittore mantovano,
nato nel 1690 e morto nel 1759, un vero e proprio maestro del settecento
europeo; è presente la più consistente collezione delle sue opere.
Il museo, inoltre, ospita ogni tanto
esposizioni temporanee e la prossima, dal 12 aprile al 20 settembre, sarà
quella dei ritratti dei Gonzaga; per la prima volta saranno riunite un
centinaio di opere, di cui una sessantina costituite da soli dipinti, con i
ritratti della casata più longeva della storia d'Italia.
I servizi offerti sono numerosi e alcuni
innovativi. Infatti, se sono presenti una ricca biblioteca, consultabile con il
permesso della direzione, un ben fornito bookshop, con libri, CD e DVD, una sala conferenze, un laboratorio per attività
didattiche, spicca la sala delle riproduzioni tattili. Di che si tratta? Nel
mentre le opere esposte nelle sezioni come in tutti i musei sono percepibili
grazie alla vista, una ventina di esse, fra dipinti e sculture, possono essere
conosciute tramite il tatto e l'udito. Infatti, i dipinti sono in rilievo;
inoltre, a corredo, oltre all'audioguida, c'è un
fascicolo illustrativo a caratteri normali e a caratteri braille, così che anche
gli ipovedenti e i non vedenti possono accedere all'arte.
Il museo è sito in Piazza Virgiliana, al
civico 55, a pochi passi, non più di trecento metri, da Piazza Sordello e dal Palazzo Ducale.
Orari di apertura:
dal Mercoledì alla Domenica
9.30 - 12.00; 15.00 - 17.30
Lunedì e Martedì, aperto solo a gruppi prenotati.
Chiuso a Pasqua, Natale e Capodanno
Accessibile ai disabili
(rivolgersi alla biglietteria)
Listino prezzi: Ingresso: euro 6,00
intero. Ridotto euro 4,00: scuole, gruppi (min. 25 persone), over 60. Ingresso libero: sacerdoti e bambini fino a 11
anni. Visite guidate: su prenotazione.
Informazioni
Tel e fax 0376-320602
info@museodiocesanomantova.it
Esposizioni temporanee e conferenze
Artisti e operatori culturali possono avvalersi di
appositi spazi entro il museo:
sala delle
esposizioni
sala conferenze
"Paolo Pozzo"
Per arrivare a Mantova:
In treno Mantova
è lungo la linea ferroviaria secondaria Modena – Verona (poche corse,
ritardi e cancellazioni piuttosto frequenti); dalla stazione Ferroviaria di
Mantova a Palazzo è una comoda passeggiata di un paio di KM.;
In auto
servirsi della A22 (autostrada del Brennero) – uscite di Mantova Nord
e Mantova Sud, distanti dal palazzo, rispettivamente 9 Km. e 10 Km.;
ci sono ottimi parcheggi nelle vicinanze.
Dove
dormire e dove mangiare
http://www.turismo.mantova.it/index.php/hotel/lista/slot/vivere
http://www.turismo.mantova.it/index.php/ristoranti/lista/slot/vivere
Fonti:
Mantovaturismo (www.turismo.mantova.it);
Museo
Francesco Gonzaga (www.museodiocesanomantova.it);
Wikipedia (www.wikipedia.org)
Nota: Nella fotografia a corredo del servizio figura la facciata del museo
diocesano Francesco Gonzaga ed è stata reperita nel relativo sito.