Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
 

  Bell'Italia  »  Il Palazzo d'Arco, di Renzo Montagnoli 24/08/2017
 

Il Palazzo d’Arco

di Renzo Montagnoli



La maggior parte dei turisti che vengono a Mantova è interessata dal Palazzo Ducale e, soprattutto, dalla Camera degli Sposi. E’ indubbio che queste costituiscano le maggiori attrattive della città, che però ne ha ancora molte altre e una di queste, secondo me, merita senz’altro un’attenta visita.

Mi riferisco al Palazzo d’Arco, questa dimora signorile, che fu l’abitazione fino a quasi la fine del secolo scorso dei marchesi d’Arco, la cui ultima discendente, Giovanna dei conti d’Arco Chieppio Ardizzoni, marchesa Guidi di Bagno, dispose con testamento del 1956 che l’intero complesso e quanto in esso contenuto diventasse alla sua morte, avvenuta nel 1973, un Pubblico Museo. L’origine dell’edificio è all’incirca nel XV secolo; attraverso alterne vicende, ivi comprese più di un fatto di sangue, pervenne dapprima a Vincenzo I Gonzaga e poi al suo segretario Annibale Chieppio. E’ però solo nel 1740 che arrivarono a prenderne possesso Francesco Alberto d’Arco e Teresa Chieppio; i nuovi proprietari ritennero fosse necessario un restauro e fu così che la facciata assunse le attuali caratteristiche neoclassiche. Alla morte della marchesa seguì un lungo periodo di sistemazione onde rendere fruibile al pubblico il palazzo, che al di là dei suoi innegabili pregi architettonici, esterni ed interni, è strutturato come un vero e proprio museo. Il percorso di visita, peraltro, comprende la camera da letto della contessa, fino a poco fa non accessibile, ma che si è ritenuto di sicuro interesse in quanto mostra la dimensione della vita privata. Questa si trova al primo dei due piani dell’edificio; il percorso di visita si snoda appunto su questi due livelli e via via si incontrano diverse sale (degli Antenati, delle Vedute Architettoniche, dei Ritratti, delle Nature Morte, e, dopo una Loggetta, della Musica, di Diana, la sala Rossa, di Pallade, della Giustizia, delle Raffigurazioni Sacre, la Sala Cavriani, il Passettino dei Reliquiari, di Alessandro Magno, la Saletta Neoclassica), indi Il corridoio dello Specchio, la Biblioteca, il Passettino, la Sala delle carte da parati, la pregevole Cucina, la Sala dei Cesari, la Cappella, l’Anticappella, la Sala dello Zodiaco, la Sala di Apollo, la camera di Seth, la Serra. E’ un complesso sicuramente notevole e del resto già lo si può intuire dalle dimensioni esterne. Le sale che citato e anche altri ambienti comprendono collezioni di grande interesse, molte delle quali non potranno che stupire il visitatore, incantato da tanta bellezza. Ci sono quella delle sculture, delle armi (stupende le pistole balcaniche), dei libri e manoscritti, delle stampe, degli arredi (di notevole pregio il cassone mantovano in noce intagliato del XVII secolo), dei dipinti (con opere di artisti che vanno dal XV al XIX secolo, fra le quali la Madonna con bambino e angeli, un olio su tavola, del pittore Nicolò da Verona, risalente alla seconda metà del XV secolo), degli strumenti musicali (straordinario un fortepiano degli inizi del settecento, come meritevole di attenzione è un colascione, una sorta di liuto, diffuso in Italia nel 1500), dei disegni, delle ceramiche (richiamo l’attenzione su un servizio completo da tavola della celebre manifattura bassanese degli Antonibon, risalente alla fine del XVIII secolo), delle Collezioni naturalistiche, comprendenti fauna avicola, malacologica, minerali, fossili e l’erbario. Mi sono permesso solo di citare per sommi capi ciò è possibile vedere nel corso della visita guidata, ma sono sicuro che il turista un po’ meno frettoloso non potrà che apprezzare questo straordinario palazzo-museo.

Palazzo d’Arco è visitabile tutti i giorni della settimana, tranne il lunedì, il 25 dicembre e l’1 gennaio, dalle 9,30 alle 13,- e dalle 14,30 alle 18,-, con la biglietteria che chiude un’ora prima (rispettivamente alle 12,- e alle 17,-).

La visita al Museo è solo guidata o accompagnata.

I prezzi dei biglietti sono i seguenti:


Intero € 7,00

Ridotto € 2,00 
bambini e ragazzi sino ai 11 anni compiuti

Ridotto speciale € 5,00 
ragazzi dai 12 ai 18 anni, soci FAI e TOURING, gruppi con guida propria (min. 10 - max 25 pax), visitatori in possesso del biglietto di ingresso al Parco delle Bertone visitato nel medesimo giorno

Gratuito 
visitatori con disabilità e 1 accompagnatore, 2 insegnanti per classe

Per i gruppi la prenotazione è obbligatoria: T +39 0376 322242   E-mail info@museodarcomantova.it


CONTATTI:
Piazza Carlo d'Arco, 4 - 46100 Mantova
T + 39 0376 322242
E-mail info@museodarcomantova.it   segreteria@museodarcomantova.it
www.museodarcomantova.it


Per arrivare si può utilizzare la A22 (Autostrada del Brennero) con uscita a Mantova Nord, che consente anche l’ingresso in città transitando sul Ponte di San Giorgio e quindi potendo subito ammirare lo splendore dei laghi e del castello; oppure si può ricorrere alla linea ferroviaria che unisce Modena a Verona, passando per Mantova (pochi treni, velocità modeste, unico vantaggio che dalla stazione Ferroviaria di Mantova a Palazzo d’Arco ci saranno al massimo 500 metri a piedi).


Per mangiare e per dormire:



http://www.turismo.mantova.it/index.php/ristoranti/lista/cittaid/142



http://www.turismo.mantova.it/index.php/hotel/lista/cittaid/142




Fonti:


Museo di Palazzo d’Arco (http://www.museodarcomantova.it)




La fotografia, a corredo dell’articolo, è stata reperita sul sito Internet WWFM2017 (http://wffm2017.eu/).




 
©2006 ArteInsieme, « 013904322 »