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  Bell'Italia  »  Caprera, l'isola di Garibaldi, di Renzo Montagnoli 07/02/2019
 
Caprera, l’isola di Garibaldi

di Renzo Montagnoli



Adesso che mi muovo poco, che le mie cosiddette gite fuori porta hanno un carattere di sporadicità, oltre a essere brevi come percorrenza e relativo tempo, mi sovviene più facilmente il ricordo di anni passati, quando ho girato in lungo e in largo l’Italia, traendone sempre la convinzione di essere in un paese meraviglioso, come natura e come arte, tuttavia non tenuto in giusta considerazione dai suoi abitanti che spesso cercano mete estere, magari senza aver visitato il proprio paese, oppure nulla fanno per conservare questi tesori.

Non ricordo se fu nel 1994 o nel 1995 che andai a fare un giro turistico in Sardegna, un tour individuale con alberghi prenotati prima e l’utilizzo di un auto a noleggio presa all’Aeroporto di Olbia. Era giugno, il tempo si mantenne splendido con temperature non elevate, ma che consentivano di fare i bagni in mare; il percorso fu studiato bene e fui più che soddisfatto, restando addirittura estasiato per la bellezza delle coste e del mare. Credo che ne parlerò più diffusamente con un altro articolo, limitandomi per ora alla mia visita all’isola di Caprera, a cui si arriva dall’isola della Maddalena per il tramite di uno stretto ponte lungo circa 600 metri. Ma a La Maddalena come si arriva? Con dei comodi traghetti dal porto di Palau. Perché Caprera? Perché è bella e anche selvaggia, perché si respira un profumo di mari lontani, come se ci si trovasse in Polinesia, a Tahiti, e poi perché, soprattutto, lì visse gli ultimi anni della sua avventurosa vita un personaggio che non credo abbia bisogno di presentazioni, quel Giuseppe Garibaldi a cui tanto dobbiamo se oggi esiste uno stato italiano.

Come ho precisato, si arriva a quest’isola piuttosto piccola (ha una superficie di circa 16 Kmq) dall’isola ben più grande di La Maddalena, grazie a un ponte diga percorribile in auto, a piedi, in bicicletta e anche con un servizio pubblico di autobus. Il luogo è stupendo, con cale e calette che invitano a scendere al mare e a bagnarsi in acque cristalline, ma è quasi d’obbligo una visita alla casa che ospitò per venticinque anni Giuseppe Garibaldi, una costruzione semplice, non certo una reggia per l’uomo che aveva dato un regno a un re che prima governava su uno staterello e ciò nonostante Vittorio Emanuele II non aveva in simpatia l’eroe dei due mondi. Caprera era il buen retiro di un eroe che, per sua natura, amava la vita semplice, legata alla natura e che aveva bisogno di un po’ di riposo dopo tanti anni passati a correre ovunque e a combattere, tanto più che l’artrosi di cui soffriva si era incrudelita al punto che in ultimo era costretto a muoversi su una sorta di sedia a rotelle. Giusto per zittire quelli che detestano Garibaldi, occorre precisare che l’isola fu acquistata per metà grazie a un lascito del fratello Felice e lì si trasferì nel 1856; dieci anni dopo rilevò l’intera proprietà a seguito di una donazione di amici inglesi. Già, questi inglesi, borbotteranno i detrattori, aggiungendo che si trattava degli amici della loggia massonica; e se anche fosse vero? Non si deve dimenticare che sopratutto nel XIX secolo era quasi una moda far parte di logge massoniche, a cui aderivano nobili e borghesi, laici ed ecclesiasti, fra i quali, numerosi, quelli che osteggiarono il nostro Peppino nelle sue imprese, soprattutto nella famosa spedizione dei Mille. Fatta eccezione per gli ultimi anni della sua vita, nei quali dimorò sempre a Caprera, per il resto il rifugio sull’isola costituì l’oasi di tranquillità ove concepì le sue maggiori imprese italiane, prima fra tutte appunto la spedizione dei Mille. Non si deve credere però che fra quelle quattro mura conducesse una vita signorile, perché non faceva per lui, abituato a una frugalità che non trova facilmente riscontro in altri personaggi, con la passione, mai sopita, di andare per mare in barca a pescare. Non è piccola la villa, che consta di otto stanze comunicanti fra loro, ma né come costruzione, né come arredamento fa gridare al lusso, anzi, senza che ci sia una parvenza di miseria predominano la praticità e la robustezza, perché le cose, che sono costate, devono durare. Lì i visitatori potranno trovare i suoi cimeli, i libri della sua biblioteca, nonché preziose fotografie dell’epoca. Per chi invece volesse conoscere di più la vita di Garibaldi consiglio una puntata al suo Memoriale, sito nel Forte Arbuticci, distante circa 4 km..

Assicuro che la visita alla villa e al Memoriale è un’esperienza indimenticabile, emozionante se si pensa a quanto quest’uomo ha fatto per l’Italia, senza chiedere nulla in cambio, un uomo con tantissime qualità, ma con un unico grosso difetto, l’onestà.

Poi ci sono le spiagge di Caprera: la Cala Brigantina, con un mare dalle tonalità che passano dal verde smeraldo al blu cobalto, la Cala Andreani, con la spiaggia di rena bianchissima e il mare di un verde incredibile, la Cala Coticcio, detta anche la Tahiti sarda, e altre ancora, tutte diverse, ma egualmente belle.

Andare in Sardegna, nel Nord della Sardegna e non andare a Caprera non è un errore, è qualcosa di cui doversi pentire, perché lì la bellezza della natura si sposa perfettamente con il carattere di Giuseppe Garibaldi, in un senso di libertà che non ha uguali, lì si respira non solo l’aria salmastra, lì si respira la storia, lì si è in un grandioso santuario.


Per arrivare a Caprera già ho scritto che è necessario prendere i traghetti che con una notevole frequenza vanno da Palau a La Maddalena; da lì, o con la propria auto, o con l’autobus si va a Caprera. L’insieme del terreno, del piccolo cimitero e della casa di abitazione costituiscono quello che viene chiamato il Compendio Garibaldino. Al riguardo di seguito riporto in Primis il Regolamento di visita e poi gli orari e i prezzi per accedere al Compendio Garibaldino e al Memoriale Giuseppe Garibaldi.


Regolamento di visita

Il Compendio Garibaldino è un luogo d'eccezionale interesse storico perché custodisce importanti testimonianze della presenza e dell'attività di Giuseppe Garibaldi, l'Eroe del Risorgimento italiano. 
E' anche un luogo sacro, perché custodisce la tomba dell'Eroe e dei suoi familiari. 
L'ingresso è consentito soltanto a coloro che abbiano un abbigliamento e un contegno consono all'importanza ed alla sacralità del luogo. 
E' vietato l'accesso a coloro che indossino solamente il costume da bagno, indumenti succinti. 
E' vietato per motivi di sicurezza introdurre e depositare: borse e zaini eccessivamente voluminosi, animali, ombrelli, bastoni, caschi, viveri, lattine, bottiglie ed oggetti simili. 
E' vietato mangiare all'interno del Compendio. 
E' obbligo durante la visita che i telefonini cellulari siano tenuti spenti o in modalità silenziosa. 
La visita del Museo si effettua in gruppi di non più di 20 persone con ingressi cadenzati ogni 10 minuti circa 
La visita ha una durata di circa 30, 40 minuti ed è accompagnata da personale di vigilanza preposta alla sicurezza, incaricato di fornire le informazioni essenziali e di indicare i tempi e le modalità del percorso. 


SISTEMA MUSEALE DI CAPRERA 

Compendio Garibaldino e Memoriale Giuseppe Garibaldi 

Tel. 0789-727162/726015 
e-mail: pm-sar.museigaribaldi.caprera@beniculturali.it 

ORARIO GENNAIO 2019 

COMPENDIO GARIBALDINO 
Orario di apertura al pubblico 

Dal lunedì al sabato dalle 9 alle 20 (ultimo ingresso 19.15); domenica 6 e lunedì 7 dalle 9 alle 14 (ultimo ingresso 13.30) 
Chiuso il 1° e le domeniche 13, 20 e 27 

La biglietteria chiude per cambio turno dalle 13.30 alle 14.00. 

Costo dei biglietti 
Intero € 7,00 
Ridotto € 3,50 (per la fascia di età tra i 18 anni e i 25 anni non compiuti) 
L'ingresso è gratuito fino al compimento dei 18 anni 

*** 

MEMORIALE GIUSEPPE GARIBALDI 
Orario di apertura al pubblico 

Da lunedì al sabato e domenica 6 dalle 8.30 alle 17.30 (ultimo ingresso 16.30). 
Chiuso il 1°, mercoledì 9, e le domeniche 13, 20 e 27 

Costo dei biglietti 
Intero € 6,00 
Ridotto € 3,00 (per la fascia di età tra i 18 anni e i 25 anni non compiuti) 
L'ingresso è gratuito fino al compimento dei 18 anni 

*** 

Il costo del biglietto cumulativo che permette la visita sia del Compendio Garibaldino che del Memoriale Giuseppe Garibaldi (Sistema museale di Caprera) è di € 11,00 - ridotto € 5,50 

L'ingresso è gratuito per tutti ogni prima domenica del mese


Fonti:

Compendio Garibaldino (www.compendiogaribaldino.it)

Sardegna Turismo (www.sardegnatirismo.it)



Le foto a corredo dell’articolo (dall’alto in basso):

Casa di Garibaldi (Fonte www.sardiniapost.it)

Camera matrimoniale (Fonte*)

Camera dove è morto (Fonte*)

Cala Coticcio (Fonte www.traccedisardegna.it)

Cala Brigantina (Fonte www.casavacanzesardegna.it)

*Fonte www.compendiogaribaldino.it








 
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