La
Presolana
di
Renzo Montagnoli
Si
è portati a ritenere che le Dolomiti siano presenti solo in
Trentino-Alto Adige, in Veneto e in Friuli, tra le province di
Belluno, Bolzano, Trento, Udine e Pordenone, e in effetti è lì
che si trova la pressoché totalità di questa tipica
formazione rocciosa; peraltro esistono altre località dove
sono presenti, per esempio a Lienz in Austria, o anche in provincia
di Verona e di Vicenza con le Piccole Dolomiti. Mano a mano che ci si
sposta a Ovest è difficile trovarne, tanto che catena più
lunga è quella di Brenta, a spartiacque fra la Val Rendena e
parte della Val di Non. Tuttavia c’è un’eccezione,
un massiccio roccioso presente in provincia di Bergamo e quindi in
Lombardia: la Presolana. Sito fra la Val Seriana e la Val di Scalve
non si eleva molto, dato che la cima più alta, con i suoi
2.521 metri, è quella della Presolana Occidentale. Pur non
rappresentando una vera e propria catena è un massiccio
imponente, con diverse vette, di cui le principali, oltre a quella
citata, sono la Presolana Centrale (m. 2.517), quella Orientale (m.
2.490), la Presolana di Castione (m. 2.474) e quella del Prato (m.
2.405). Nonostante le altezze relativamente modeste è meta di
diverse arrampicate, in quanto, fatta eccezione per le vie normali,
relativamente facili, sono numerosi i percorsi di arrampicata, molti
dei quali di notevole difficoltà. In relazione a questa
attitudine alpinistica e anche a quella escursionistica, grazie ai
numerosi sentieri segnati e attrezzati dal CAI, la zona è
servita da un adeguato numero di rifugi, di cui il più
importante è probabilmente l’Olmo, sito a 1.819 m. sul
livello del mare e inaugurato nel 1991, punto d’arrivo dal
fondovalle e di partenza per numerosi percorsi, fra i quali il
periplo della Presolana, un sentiero assai impegnativo, ma altamente
panoramico, adatto a escursionisti allenati ed esperti, vista la
presenza di ferrate con parecchie scalette verticali. Personalmente
non l’ho fatto, ma mi è stato riferito che, difficoltà
a parte, merita senz’altro di essere percorso. Per contro
arrivare al Rifugio Olmo non è difficile, basta avere buone
gambe e un po’ di allenamento; le vie di accesso al massiccio
sono da Clusone, da Rusio, frazione di Castione della Presolana, da
Donico, proprio al passo della Presolana e da Villa d’Ogna. Per
chi invece non si sente di scarpinare molto resta sempre la
possibilità di ammirare il massiccio o dal Passo della
Presolana (m. 1.297 s.l.m.) o da Castione della Presolana (870 m.
s.l.m.), ameno paesino con ottime strutture ricettive. Fra l’altro,
intorno alla Presolana, il paesaggio è tipicamente alpestre,
con prati estesi e grandi boschi di conifere che ne fanno un luogo
ideale per la villeggiatura.
Poiché
esiste il valico, le possibilità di arrivare in loco sono
diverse, poiché permette di passare dalla valle Seriana alla
Valle di Scalve, e valle Seriana vuol dire Bergamo, mentre per la
valle di Scalve il discorso è più complicato perché
o vi si arriva partendo da Darfo Boario Terme, oppure da Borno in Val
Camonica.
Per
chi risiede in Lombardia nelle province di Bergamo, Brescia, ma anche
di Mantova, Cremona e Lodi andare a vedere la Presolana può
anche essere la meta di un giorno, comprensivo dell’andata e
del ritorno, e in questo senso appare come la destinazione dolomitica
più vicina assieme alle ben più corpose Dolomiti di
Brenta.
Per
chi viene da più lontano, e quindi ha la necessità di
trascorrere di almeno una notte in loco, oppure intende semplicemente
effettuare un periodo di villeggiatura, ha bisogno di utilizzare le
numerose strutture ricettive il cui elenco potete trovare al link che
segue:https://www.visitpresolana.it/ospitalita/
Le
fotografie a corredo dell’articolo sono state reperite su
diversi siti Internet e rappresentano nell’ordine l’abitato
di Castione della Presolana e alcuni scorci del massiccio della
Presolana.
|