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  Bell'Italia  »  La Val di Peio, di Renzo Montagnoli 29/01/2020
 
La val di Peio

di Renzo Montagnoli



Il Trentino -Alto Adige presenta una complessità geografica di tutto rispetto, con diversi gruppi montuosi e ancor più numerose vallate. Di queste alcune sono di ampia estensione, mentre altre appaiono assai più limitate, come nel caso della Val di Peio che misura 160 Km. quadrati. Si tratta di una trasversale della ben più ampia val di Sole e che inizia a Ossana per concludersi, nella sua spinta verso Nord, proprio nella località di Peio, sotto il gruppo montuoso dell’Ortles-Cevedale. Poco popolata (conta circa 1.900 abitanti) la valle è occupata pressochè totalmente dal comune di Peio, composto da diverse frazioni (Celledizzo, Celentino, Comasine, Peio Fonti e Cogolo, ove si trova la sede municipale). Da sempre conosciuta per la bontà delle sue acque e per le miniere di magnetite - nel tempo queste ultime di decrescente importanza fino alla loro chiusura - ha anche di rilievo la produzione di energia elettrica, frutto dei lavori degli anni venti del secolo passato con cui sono state realizzate due gigantesche dighe del Palù a 1.800 metri slm. e del Careser a 2.600 metri slm.. Nell’epoca attuale, tuttavia, l’economia della valle si basa sullo sfruttamento dell’acqua termale e, soprattutto, sul turismo, perché sia in estate che in inverno le possibilità di svago sono veramente tante. Nella bella stagione la scelta è fra escursioni accompagnate nel Parco Nazionale dello Stelvio, in cui è ricompresa buona parte della valle, trekking, arrampicate sportive, equitazione; in inverno invece ci sono le escursioni con le ciaspole, lo sci alpino, lo sci da fondo, il pattinaggio su ghiaccio. Non mancano adeguati impianti di risalita, nonché un’ospoitalità ben strutturata in grado di accogliere il turista nel migliore dei modi. Io ci sono stato in inverno molti anni fa, alloggiavo in albergo a Cogolo e passavo parte della giornata sulla vicina pista da fondo, che attualmente prevede quattro anelli tutti facili per un totale di 5 Km. con possibilità di innevamento artificiale. Non mancano ovviamente le piste per gli appassionati dello sci alpino e infatti ce ne sono per circa 15 km., di cui 4 Km. facili, 8 km. di media difficoltà e 3 km. difficili; fra queste piste mi permetto di segnalare quella del Val della Mite, otto chilometri da percorrere in mezzo alla natura, partendo dai 3.000 metri slm. raggiungibili grazie alla funivia Pejo 3000, per scendere infine ai 2.000 circa slm. del Monte Tarlenta, stazione di partenza dell’impianto a fune.

Tranne nei periodi di maggior afflusso turistico, la Val di Peio è un posto tranquillo, con scarso traffico, ove si possono assaporare lunghi silenzi immergendosi nello spirito della natura, particolarmente rigogliosa. E’ senz’altro una meta meno conosciuta di altre, ma non per questo meno bella, e può costituire una valida alternativa rispetto a località più blasonate, ma anche inflazionate, così da risultare spesso eccessivamente affollate. La ricettività conta diversi Hotel e appartamenti per tutti i gusti e tutte le tasche; c’è inoltre un campeggio, il Val di Sole, che, oltre alle piazzole per caravan, camper e tende, offre anche bungalow in legno.

In estate non mancano le possibilità di escursioni, di ogni grado di difficoltà; tenuto conto della mia età e del percorso una molto bella e poco impegnativa è quella al lago di Pian Palù, bacino artificiale che si trova a 1.800 metri di altitudine e a cui si può arrivare partendo dai 1.675 metri del Rifugio Fontanino, raggiungibile con la propra auto (o utilizzando il servizio di bus navetta organizzato dal Parco Nazionale dello Stelvio con partenza da Peio Fonti); il dislivello è relativamente modesto (140 metri), i sentieri CAI 110 e 110 bis poco impegnativi, tanto che, comprendendo anche il periplo completo del lago, l’intero itinerario, con ritorno alla base di partenza, richiede solo dalle 3 ore e trenta minuti alla mezza giornata, in dipendenza delle capacità fisiche dell’escursionista. Ci sono itinerari ancor più belli, ma che prevedono crescenti difficoltà e credo che già effettuare in una vacanza quello di cui ho appena scritto e le salubri passeggiate possibili presso Peio paese, Peio Fonti e Cogolo sia un buon risultato per il corpo e per lo spirito.

Alla val di Peio si può arrivare o dalla Val Camonica, previo passaggio per il Passo del Tonale, oppure dalla Val di Sole.

Di seguito riporto i link relativi all’ospitalità:

http://www.visitvaldipejo.it/index.cfm/ospitalita/hotel/

http://www.visitvaldipejo.it/index.cfm/ospitalita/appartamenti/

http://www.visitvaldipejo.it/index.cfm/ospitalita/bed-and-breakfast/

http://www.visitvaldipejo.it/index.cfm/ospitalita/rifugi/

http://www.visitvaldipejo.it/index.cfm/ospitalita/campeggio/


Fonti: Valdipejo; Wikipedia


Le fotografie di seguito sono state reperite su siversi siti web e, dall’alto in basso, rappresentano una Panoramica della valle, Pejo Fonti, un tratto della pista di discesa della Val della Mite, uno scorcio del lago di Pian Palù, il Gruppo dell’Ortles Cevedale, il Centro Fondo “Biancaneve” a Cogolo.




 
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