La
val di Peio
di
Renzo Montagnoli
Il
Trentino -Alto Adige presenta una complessità geografica di
tutto rispetto, con diversi gruppi montuosi e ancor più
numerose vallate. Di queste alcune sono di ampia estensione, mentre
altre appaiono assai più limitate, come nel caso della Val di
Peio che misura 160 Km. quadrati. Si tratta di una trasversale della
ben più ampia val di Sole e che inizia a Ossana per
concludersi, nella sua spinta verso Nord, proprio nella località
di Peio, sotto il gruppo montuoso dell’Ortles-Cevedale. Poco
popolata (conta circa 1.900 abitanti) la valle è occupata
pressochè totalmente dal comune di Peio, composto da diverse
frazioni (Celledizzo, Celentino, Comasine, Peio Fonti e Cogolo, ove
si trova la sede municipale). Da sempre conosciuta per la bontà
delle sue acque e per le miniere di magnetite - nel tempo queste
ultime di decrescente importanza fino alla loro chiusura - ha anche
di rilievo la produzione di energia elettrica, frutto dei lavori
degli anni venti del secolo passato con cui sono state realizzate due
gigantesche dighe del Palù a 1.800 metri slm. e del Careser a
2.600 metri slm.. Nell’epoca attuale, tuttavia, l’economia
della valle si basa sullo sfruttamento dell’acqua termale e,
soprattutto, sul turismo, perché sia in estate che in inverno
le possibilità di svago sono veramente tante. Nella bella
stagione la scelta è fra escursioni accompagnate nel Parco
Nazionale dello Stelvio, in cui è ricompresa buona parte della
valle, trekking, arrampicate sportive, equitazione; in inverno invece
ci sono le escursioni con le ciaspole, lo sci alpino, lo sci da
fondo, il pattinaggio su ghiaccio. Non mancano adeguati impianti di
risalita, nonché un’ospoitalità ben strutturata
in grado di accogliere il turista nel migliore dei modi. Io ci sono
stato in inverno molti anni fa, alloggiavo in albergo a Cogolo e
passavo parte della giornata sulla vicina pista da fondo, che
attualmente prevede quattro anelli tutti facili per un totale di 5
Km. con possibilità di innevamento artificiale. Non mancano
ovviamente le piste per gli appassionati dello sci alpino e infatti
ce ne sono per circa 15 km., di cui 4 Km. facili, 8 km. di media
difficoltà e 3 km. difficili; fra queste piste mi permetto di
segnalare quella del Val della Mite, otto chilometri da percorrere in
mezzo alla natura, partendo dai 3.000 metri slm. raggiungibili grazie
alla funivia Pejo 3000, per scendere infine ai 2.000 circa slm. del
Monte Tarlenta, stazione di partenza dell’impianto a fune.
Tranne
nei periodi di maggior afflusso turistico, la Val di Peio è un
posto tranquillo, con scarso traffico, ove si possono assaporare
lunghi silenzi immergendosi nello spirito della natura,
particolarmente rigogliosa. E’ senz’altro una meta meno
conosciuta di altre, ma non per questo meno bella, e può
costituire una valida alternativa rispetto a località più
blasonate, ma anche inflazionate, così da risultare spesso
eccessivamente affollate. La ricettività conta diversi Hotel e
appartamenti per tutti i gusti e tutte le tasche; c’è
inoltre un campeggio, il Val di Sole, che, oltre alle piazzole per
caravan, camper e tende, offre anche bungalow in legno.
In
estate non mancano le possibilità di escursioni, di ogni grado
di difficoltà; tenuto conto della mia età e del
percorso una molto bella e poco impegnativa è quella al lago
di Pian Palù, bacino artificiale che si trova a 1.800 metri di
altitudine e a cui si può arrivare partendo dai 1.675 metri
del Rifugio Fontanino, raggiungibile con la propra auto (o
utilizzando il servizio di bus navetta organizzato dal Parco
Nazionale dello Stelvio con partenza da Peio Fonti); il dislivello è
relativamente modesto (140 metri), i sentieri CAI 110 e 110 bis poco
impegnativi, tanto che, comprendendo anche il periplo completo del
lago, l’intero itinerario, con ritorno alla base di partenza,
richiede solo dalle 3 ore e trenta minuti alla mezza giornata, in
dipendenza delle capacità fisiche dell’escursionista. Ci
sono itinerari ancor più belli, ma che prevedono crescenti
difficoltà e credo che già effettuare in una vacanza
quello di cui ho appena scritto e le salubri passeggiate possibili
presso Peio paese, Peio Fonti e Cogolo sia un buon risultato per il
corpo e per lo spirito.
Alla
val di Peio si può arrivare o dalla Val Camonica, previo
passaggio per il Passo del Tonale, oppure dalla Val di Sole.
Di
seguito riporto i link relativi all’ospitalità:
http://www.visitvaldipejo.it/index.cfm/ospitalita/hotel/
http://www.visitvaldipejo.it/index.cfm/ospitalita/appartamenti/
http://www.visitvaldipejo.it/index.cfm/ospitalita/bed-and-breakfast/
http://www.visitvaldipejo.it/index.cfm/ospitalita/rifugi/
http://www.visitvaldipejo.it/index.cfm/ospitalita/campeggio/
Fonti:
Valdipejo; Wikipedia
Le
fotografie di seguito sono state reperite su siversi siti web e,
dall’alto in basso, rappresentano una Panoramica della valle,
Pejo Fonti, un tratto della pista di discesa della Val della Mite,
uno scorcio del lago di Pian Palù, il Gruppo dell’Ortles
Cevedale, il Centro Fondo “Biancaneve” a Cogolo.
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