Là
dove inizia il lago di Garda
di
Renzo Montagnoli
Il
lago di Garda è alimentato principalmente dal torrente Sarca
che sfocia nel bacino lacustre di poco a est della cittadina di Riva
del Garda, un’amena località, bella come tutte quelle
che si rispecchiano in queste acque, meta turistica di notevole
rilievo. Questo luogo ha sempre visto insediamenti umani, con i primi
risalenti al Neolitico, a cui via via sono succeduti altri, dai Galli
ai Romani, per arrivare al Medioevo, in cui passò di mano dai
Goti ai Longobardi e infine ai Franchi. Il luogo aveva e ha tuttora
una particolare valenza strategica, sia per essere ben inserito come
posizione sul Garda, sia perché di lì passava la strada
che da Trento portava a Ovest, verso le miniere di ferro del
bresciano. Riva, diventato libero comune, subì l’influsso
del Principe Vescovo di Trento, intervellato via via da periodi di
dominazione Scaligera, Viscontea e Veneziana. Poi, a partire dal XVII
secolo la cittadina divenne territorio austriaco e questo fino al
1918, allorchè fu annessa all’Italia insieme con la
provincia di Trento e quella di Bolzano. Dopo l’8 settembre del
1943 Riva venne inglobata di fatto nel Terzo Reich, entrando a far
parte dell’Alpenvorland, una nuova macro regione comprendente
le provincie di Belluno, di Bolzano e appunto di Trento, sotto il
governo feroce del Gauleiter Franz Hofer, particolarmente solerte nel
reprimere con durezza il movimento partigiano del Basso Sarca. Finita
la seconda guerra mondiale Riva, che si chiamò così
fino al 1969, ritornò all’Italia.
Già
sotto l’impero Austro-ungarico la cittadina era una famosa meta
turistica e a cominciare dagli anni ‘50 dello scorso secolo
crebbe notevolmente l’importanza in questo comparto, grazie
alla frequentazione di numerosi turisti tedeschi, a cui si
aggregarono negli anni successivi olandesi, belgi, francesi e
scandinavi. Infatti, oltre alla posizione incantevole, non mancano
altre attrattive naturali, quali i vicini laghi di Tenno (6 Km. a
Nord) e di Ledro (5 Km. a Ovest), le spettacolari cascate in grotta
del Varone, e il bacino dell’Alto Garda, particolarmente
rinomato per lo sport velico, grazie ai numersi venti che lì
spirano. Sono inoltre presenti monumenti di sicuro interesse, quali
la chiesa in stile barocco dell’Inviolata e la caratteristica
chiesa di San Tommaso di Canterbury, edificata nel dodicesimo secolo;
per quanto concerne invece le architetture civili ricordo la torre
Apponale del XIII secolo nei pressi del porto e la Centrale
idroelettrica del Ponale, una vera opera d’arte; relativamente
alle costruzioni militari, che abbondano, di rilievo sono La Rocca,
una fortezza medievale del XII secolo che insiste su un isolotto
artificiale, il Bastione eretto dalla Repubblica di Venezia
all’inizio del XVI secolo, forte Garda e forte San Nicolò,
tutte opere di difesa austriache, come anche La Tagliata del Ponale,
lungo la vecchia strada stretta e tortuosa che congiungeva Riva con
la Valle di Ledro.
Di
conseguenza è possibile unire alla vita di spiaggia (ce ne
sono di belle e ben attrezzate) anche l’attività di un
turismo culturale, di particolare pregio, visto che gli influssi
delle precedenti dominazioni (scaligera, viscontea, veneziana e
austriaca) sono ben presenti, coesistendo in modo armonico e
gradevole.
Fra
l’altro la cittadina è facilmente raggiungibile da
Rovereto tramite una comoda strada che attraversa l’abitato di
Mori, oppure utlizzando gli spettacolari percorsi automobilistici
della Gardesana occidentale e di quella orientale. Un altra
possibilità per arrivare lì e che caldeggio, perché
c’è la possibilità di vedere panorami di stupenda
bellezza, è di ricorrere ai servizi regolari navigazione
lacustre che partono in genere da Peschiera e da Desenzano e che
toccando tutte o quasi le località rivierasche consentono di
avere una visione del lago in grado di soddisfare il turista più
esigente.
L’ospitalità
alberghiera è di assoluta eccellenza e la ristorazione propone
piatti sicuramente graditi ai ghiottoni. Uno dei percorsi turistici
più apprezzati, attuabile comodamente in giornata partendo da
Brescia, da Mantova o da Verona è quello del periplo del
Garda, un anello rappresentato dalla Gardesana orientale e da quella
occidentale e dalla strada di collegamento del basso lago, quella che
da Peschiera porta a Desenzano. Dato il traffico particolarmente
intenso nei mesi di luglio e agosto questo itinerario è
consigliabile in giugno e settembre, quando è anche possibile
trovare più facilmente da parcheggiare nelle numerose
cittadine che si incontrano e in particolar modo a Riva del Garda.
N.B:
Le fotografie a corredo dell’articolo sono state
reperite su diversi siti Internet.
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