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  Bell'Italia  »  Là dove inizia il lago di Garda, di Renzo Montagnoli 27/10/2020
 
Là dove inizia il lago di Garda

di Renzo Montagnoli



Il lago di Garda è alimentato principalmente dal torrente Sarca che sfocia nel bacino lacustre di poco a est della cittadina di Riva del Garda, un’amena località, bella come tutte quelle che si rispecchiano in queste acque, meta turistica di notevole rilievo. Questo luogo ha sempre visto insediamenti umani, con i primi risalenti al Neolitico, a cui via via sono succeduti altri, dai Galli ai Romani, per arrivare al Medioevo, in cui passò di mano dai Goti ai Longobardi e infine ai Franchi. Il luogo aveva e ha tuttora una particolare valenza strategica, sia per essere ben inserito come posizione sul Garda, sia perché di lì passava la strada che da Trento portava a Ovest, verso le miniere di ferro del bresciano. Riva, diventato libero comune, subì l’influsso del Principe Vescovo di Trento, intervellato via via da periodi di dominazione Scaligera, Viscontea e Veneziana. Poi, a partire dal XVII secolo la cittadina divenne territorio austriaco e questo fino al 1918, allorchè fu annessa all’Italia insieme con la provincia di Trento e quella di Bolzano. Dopo l’8 settembre del 1943 Riva venne inglobata di fatto nel Terzo Reich, entrando a far parte dell’Alpenvorland, una nuova macro regione comprendente le provincie di Belluno, di Bolzano e appunto di Trento, sotto il governo feroce del Gauleiter Franz Hofer, particolarmente solerte nel reprimere con durezza il movimento partigiano del Basso Sarca. Finita la seconda guerra mondiale Riva, che si chiamò così fino al 1969, ritornò all’Italia.

Già sotto l’impero Austro-ungarico la cittadina era una famosa meta turistica e a cominciare dagli anni ‘50 dello scorso secolo crebbe notevolmente l’importanza in questo comparto, grazie alla frequentazione di numerosi turisti tedeschi, a cui si aggregarono negli anni successivi olandesi, belgi, francesi e scandinavi. Infatti, oltre alla posizione incantevole, non mancano altre attrattive naturali, quali i vicini laghi di Tenno (6 Km. a Nord) e di Ledro (5 Km. a Ovest), le spettacolari cascate in grotta del Varone, e il bacino dell’Alto Garda, particolarmente rinomato per lo sport velico, grazie ai numersi venti che lì spirano. Sono inoltre presenti monumenti di sicuro interesse, quali la chiesa in stile barocco dell’Inviolata e la caratteristica chiesa di San Tommaso di Canterbury, edificata nel dodicesimo secolo; per quanto concerne invece le architetture civili ricordo la torre Apponale del XIII secolo nei pressi del porto e la Centrale idroelettrica del Ponale, una vera opera d’arte; relativamente alle costruzioni militari, che abbondano, di rilievo sono La Rocca, una fortezza medievale del XII secolo che insiste su un isolotto artificiale, il Bastione eretto dalla Repubblica di Venezia all’inizio del XVI secolo, forte Garda e forte San Nicolò, tutte opere di difesa austriache, come anche La Tagliata del Ponale, lungo la vecchia strada stretta e tortuosa che congiungeva Riva con la Valle di Ledro.

Di conseguenza è possibile unire alla vita di spiaggia (ce ne sono di belle e ben attrezzate) anche l’attività di un turismo culturale, di particolare pregio, visto che gli influssi delle precedenti dominazioni (scaligera, viscontea, veneziana e austriaca) sono ben presenti, coesistendo in modo armonico e gradevole.

Fra l’altro la cittadina è facilmente raggiungibile da Rovereto tramite una comoda strada che attraversa l’abitato di Mori, oppure utlizzando gli spettacolari percorsi automobilistici della Gardesana occidentale e di quella orientale. Un altra possibilità per arrivare lì e che caldeggio, perché c’è la possibilità di vedere panorami di stupenda bellezza, è di ricorrere ai servizi regolari navigazione lacustre che partono in genere da Peschiera e da Desenzano e che toccando tutte o quasi le località rivierasche consentono di avere una visione del lago in grado di soddisfare il turista più esigente.

L’ospitalità alberghiera è di assoluta eccellenza e la ristorazione propone piatti sicuramente graditi ai ghiottoni. Uno dei percorsi turistici più apprezzati, attuabile comodamente in giornata partendo da Brescia, da Mantova o da Verona è quello del periplo del Garda, un anello rappresentato dalla Gardesana orientale e da quella occidentale e dalla strada di collegamento del basso lago, quella che da Peschiera porta a Desenzano. Dato il traffico particolarmente intenso nei mesi di luglio e agosto questo itinerario è consigliabile in giugno e settembre, quando è anche possibile trovare più facilmente da parcheggiare nelle numerose cittadine che si incontrano e in particolar modo a Riva del Garda.


N.B: Le fotografie a corredo dell’articolo sono state reperite su diversi siti Internet.

 
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