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L’anniversario, di Andrea Bajani, edito da Feltrinelli

L’anniversario, di Andrea Bajani, edito da Feltrinelli

L'anniversario

di Andrea Bajani

Feltrinelli Editore

Narrativa

Pagg. 128

ISBN 9788807036422

Prezzo Euro 16,00



Non mi è proprio piaciuto



Sembra che per me il Premio Strega rappresenti da alcuni anni una maledizione, nel senso che per quanto mi sforzi di leggere l'opera vincitrice con la miglior predisposizione finisco con l'innervosirmi, al punto che il più delle volte non arrivo nemmeno all'ultima pagina. A memoria l'ultimo che mi ha trovato d'accordo è stato Le otto montagne, di Paolo Cognetti. Correva la LXXI edizione in quell'anno 2017 e per quanto abbia avuto la certezza di non trovarmi di fronte a un capolavoro, tuttavia avevo gradito certe qualità letterarie che denotano uno scritto ndi buon valore. A onor del vero ci sarebbe anche il premio dell'edizione LXXIII, quella dell'anno 2019, ma senza togliere nulla al mio giudizio sullo scrittore Antonio Scurati M. Il figlio del secolo più che un romanzo mi è sembrato un saggio storico, anche se stilato in modo del tutto personale.

Pertanto è con queste premesse che mi sono accostato a L'anniversario, di Andrea Bajani, vincitore della LXXIX edizione, nonché del Premio Strega Giovani 2025, insomma quello che si può definire un trionfo. L'opera consta di 128 pagine, per fortuna, ed è un monologo, logorroico, ripetitivo, sull'emancipazione dalla famiglia d'origine, una famiglia patriarcale che chissà dove ha scovato, perché di nuclei patriarcali credo che non ne esistano più, e questo fornisce un senso di artificiosità all'opera che dimostra così di essere fuori dal nostro tempo; se l'avesse ambientata nella prima metà del secolo scorso sarebbe stata più credibile, ma oggi sembra un pesce fuor d'acqua.

Già nell'affrontare le prime pagine, anziché rilassarmi e gustarmi la lettura, ho cominciato a innervosirmi, perché ripeto che ciò che Bajani scrive non ha corrispondenza con i tempi attuali; continuando a leggere ho riscontrato che di romanzo non si poteva parlare e che invece si sarebbe sviluppato solo come un monologo, il che non avrebbe certamente giovato al mio benessere dato anche il caldo di questi giorni. Più volte ho smesso e più volte ho ricominciato, ma arrivato a pagina 40 o 41, non ricordo bene (la questione è trascurabile), non ho più resistito, l'ho trasferito dal tavolo del mio studio allo scaffale dove ripongo i libri già letti, oppure che ho ritenuto di non continuare a leggere.

Non metto in dubbio che Bajani abbia scritto qualcosa di importante, come è opinione di più di un critico, ma è pur vero che a molti L'anniversario non è piaciuto, e fra questi ci sono io, anche perché il genere non rientra francamente nei miei gusti; se poi aggiungiamo la grevità della narrazione proprio non sono riuscito ad andare avanti.

Non ho conoscenza delle altre opere finaliste, ma se questa era la migliore posso solo immaginare la qualità delle stesse.

Spero che il prossimo premio Strega interrompa questa serie per me negativa.



Andrea Bajani (Roma, 16 agosto 1975) è un autore italiano, vincitore del Premio Strega nel 2025 grazie al romanzo L'anniversario. Tra gli altri riconoscimenti ottenuti in carriera, ricordiamo nel 2011 il Premio Bagutta con il romanzo Ogni promessa. Nel 2008 il Premio Super Mondello, il Premio Recanati e il Premio Brancati con il romanzo Se consideri le colpe. Scrittore di romanzi e racconti, reportage, opere teatrali e traduzioni dal francese e dall'inglese, dopo aver collaborato con «L'Indice» e con l'Osservatorio Letterario Giovanile del Comune, è divenuto consulente editoriale per la casa editrice Codice.

I suoi articoli sono stati pubblicati su giornali nazionali ed esteri come «La Stampa, «l'Unità», «il manifesto», il supplemento domenicale de «Il Sole 24 ore», «Libération».
Tra le sue opere ricordiamo, 
Qui non ci sono perdenti (Pequod, 2003), Cordiali saluti (Einaudi, 2005), storia di un giovane appena assunto che si trova a dover scrivere lettere di licenziamento che non sembrino tali e a farsi padre dei figli di un licenziato, affetto da tumore e impossibilitato a stare loro vicino. Il reportage Mi spezzo ma non m'impiego (Einaudi, 2006), viaggio-inchiesta nell'universo dei nuovi lavoratori precari. Se consideri le colpe (Einaudi, 2007), Ogni promessa (Einaudi, 2010), La mosca e il funerale (Nottetempo, 2012), Mi riconosci (Feltrinelli 2013), La vita non è in ordine alfabetico (Einaudi 2014), Il libro delle case (Feltrinelli 2021), L'anniversario (Feltrinelli 2025) - Vincitore del Premio Strega Giovani e del Premio Strega 2025.



Renzo Montagnoli