I migliori, di Giovanni Borroni
I migliori
di Giovanni Borroni
I migliori furono quelli che morirono
perché non ebbero il tempo di sbagliare;
i migliori furono quelli che seguirono
perché non ebbero mai il modo di sbagliare;
i migliori furono quelli che non scelsero
perché poterono dire che non persero;
i migliori furono gli eterni accusatori
perché scelsero di cercare colpe altrui;
i migliori furono ancora i giustizieri
perché diedero di sé spettacolo esaltante,
dopo tutto lo squallore degli errori,
a chi non ebbe mai il coraggio di parlare
che per chiedere giustizia e mai per fare,
dato che tutto solo dopo appare chiaro
e comprendere costa sempre più fatica
che dar fuoco ad una pira e andare a casa
lasciando che siano gli altri ad imparare.
Da Appunti incompiuti di viaggio (ChiareVoci, 2025)