Adamo, Eva e la loro poesia, di Claudia Piccinno
Adamo, Eva e la loro poesia
di Claudia Piccinno
Si smarrì per sempre quella vostra poesia?
unico cenno di una felicità probabile,
fugace dimenticanza del dolore,
sospesa dimensione dell'impossibile.
Incredula rabbia
devastò la geografia di un'anima,
quando il silenzio affondò la lama
nelle stimmate dell'abbandono.
Lei… minacciosa
preda di una paura atavica,
vittima incosciente di un legame
che non poteva esistere.
Una poesia senza versi né strofe
una poesia senza studenti
che la imparino a memoria,
una poesia non riconosciuta
dall'Unesco.
Eva l'ha cercata nel dubbio
nel viaggio e nelle sue colpe,
nelle scuse inviate e mai recapitate,
Eva l'ha cercata nelle minacce di Adamo,
nelle voci delle Sibille e in un giorno
del calendario.
Si smarrì forse con quella rosa rossa
di una serata estiva
spazzata dalle spire di Narciso?
O fu il frutto di allucinazioni
di un'Eva bambina?
Dimmelo Adamo, dimmelo tu.
Da Ipotetico approdo (Mediagraf, 2017)