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Un posto all’ombra Ein Platz im Schattel, di Emilio Paolo Taormina, edito da Giuliano Ladolfi

Un posto all’ombra Ein Platz im Schattel, di Emilio Paolo Taormina, edito da Giuliano Ladolfi

Un posto all'ombra

Ein Platz im Schattel

di Emilio Paolo Taormina

Giuliano Ladolfi Editore

Poesia

Pagg. 110

ISBN 9788866447689

Prezzo Euro 12,00



Una straordinaria vitalità poetica



Indubbiamente stupisce la straordinaria vitalità poetica di Emilio Paolo Taormina, a sintomo di una giovinezza interiore in contrasto con la non certo giovane età anagrafica. La sua poi è una poesia fatta di piccole cose, di ricordi che affiorano, di emozioni provate magari parecchio tempo fa, ma conservate nel sacro scrigno della memoria. Un chiaro esempio di quanto ho ora scritto possiamo trovarlo già nei primi versi della raccolta, in in cui il ricordo si accompagna a una punta di sana ironia (un uccello di carta / si è posato sul davanzale / forse è lo stesso / che le mie mani/ hanno lanciato / molti anni fa). Del resto anche le altre poesie della raccolta, pur nella loro semplicità, mantengono quella sottile ironia che le rende più facilmente fruibili, che consentono il dono dell'immediatezza e in tal senso valga per tutte quella dedicata alla Natività (la luna tra le nuvole mostra / una bocca sdentata / i galli delle banderuole / trattengono il canto nella gola / una stella s'accende sulla collina / una caverna illuminata / a betlemme è nato Gesù). Se volessi cercare un altro autore con le stesse caratteristiche, o comunque con quell'allegra leggerezza che contraddistingue la sua arte poetica mi viene in mente solo Gianni Rodari, ma in realtà, a parte il tono lieve che sfuma anche gli aspetti più cupi, sarebbe un paragone con notevoli limiti, e questo senza voler far torto a Taormina e in ogni caso a Rodari. Però, quando si trovano poesie come quella che segue, verrebbe da dire che, anche se occasionalmente, avrei colto nel segno:


il campo di girasoli è un'aula

con banchi di scuola

il mandorlo secolare è

un quaderno

la brezza lo sfoglia

cadono pagine come foglie

le vocali sono una pioggia di

coriandoli

il pigolio del verso mi chiama


Da attento osservatore della natura Taormina coglie di essa quello che è utile ai suoi fini e lo trasferisce in versi, con risultati assai piacevoli; al riguardo basti pensare a quel pigolio del verso che è la degna chiusa di una lirica in cui è possibile apprezzare un virtuosismo non di maniera, ma che invece è la capacità di esprimere i propri concetti con immagini tangibili.

Francamente mi sono divertito a leggere i versi di questa raccolta, lievi, ma non vacui, musicali, ma non cantilenanti, insomma a mio parere il meglio di quanto ho potuto esaminare della vasta produzione di questo autore.

Un'ultima nota: c'è la versione in tedesco a fronte e quindi è assai probabile che la silloge sia destinata anche ai lettori di Austria e Germania; niente di strano, visto che le opere di questo autore risultano tradotte in diverse lingue.

Detto questo, non ho altro da aggiungere, se non l'invito a leggere queste poesie, che infondono una gioiosa serenità e, soprattutto con i tempi che corrono, non è certo poca cosa.



Emilio Paolo Taormina è nato a Palermo nel 1938.

Sue opere sono state tradotte in albanese, armeno, croato, francese, inglese, portoghese, russo, greco, tedesco, spagnolo, ebraico, polacco, bulgaro e rumeno.

Ha pubblicato molti libri di poesia e sei romanzi, tra cui Archipiélago, ed. Plaza & Janés, con testo a fronte spagnolo di Carlos Vitale. Barcellona 2002, La stanza sul canale, Palermo 2005, Lo sposalizio del tempo, edizioni del foglio clandestino, Sesto San Giovanni, 2011, Le regole della rosa, edizioni del foglio clandestino, Sesto San Giovanni, 2014, La cengia del corvo, edizioni del foglio clandestino, 2016 e con testo a fronte spagnolo di Carlos Vitale, ed. peccata minuta, Barcellona 2016 e con testo a fronte in armeno di Hiacob Symonian, Erevan, 2016, Cronache da una stanza, ed. l'arciere del dissenso, 2017, Palermo, Gelsi neri, ed. la linea dell'equatore, 2018, Parnassius apollo, ed. l'arciere del dissenso, 2018, Il giardino dell'elleboro, ed. la linea dell'equatore di Fabrizio Orlandi, 2019, nel 2020 Il sorriso del tulipano, nel 2021 Ore piccole, nel 2023 Poesie scritte all'aria aperta e nel 2024 Il tempo lungo (tutti e quattro con Giuliano Ladolfi). Dopo Il fonografo a colori del 1970 ed. Siciliana, Palermo, ha pubblicato molti quaderni e libri con il logo l'arciere del dissenso e la Forum quinta generazione di Giampaolo Piccari.

Da cinquanta anni non

partecipa a premi letterari.

In prosa ha pubblicato: Elvira des Palmes, Palermo 1991 (ristampa Giuliano Ladolfi, 2022), La pioggia di agosto, Marina di Patti, 1993, Il giusto peso dell'anima, Palermo, 1999, Inchiostro, Sesto San Giovanni. 2011, Passeggiata notturna, ed. l'arciere del dissenso.


Renzo Montagnoli