Fine
estate
di
Renzo Montagnoli
Già
l´aria s´intristisce
nella
malinconia di una stagione
che
va via, lasciando
campi
riarsi e stoppie ingiallite.
Lontano
è il frinir delle cicale
e
le corse dei bimbi nei giardini
e
che a scuola si apprestano
a
tornare, a quei banchi
che
al finir di primavera
avevano
lasciato impazienti
di
quell´estate che ora
a
capo chino sta per lasciare.
Fra
il verde del fogliame
l´arancio
vivo delle melagrane,
nei
filari fra i pampini
rosseggia
l´uva ormai matura.
A
presto la raccolta con il carro
e
poi nei grandi tini la pigiatura.
Qualche
stormo fa prove di volo,
la
partenza è ormai vicina.
Anche
questa estate di soffocante
calura,
di spiagge brulicanti
di
bagnanti, di chiassose comitive
è
finalmente in attesa sulla banchina
nella
stazione del tempo
dove
tutto inizia e tutto finisce.
Fra
sbuffi di vapore arriverà l´autunno,
un
rapido passaggio di consegne,
le
solite cose, le consuete raccomandazioni,
poi
a capo chino, stanca e assonnata,
senza
un saluto, né un augurio,
l´estate
se ne andrà via.
Da
Lungo il cammino