L'ombra
del Duomo
di AA.VV.
Larcher Editore
Narrativa – antologia di racconti di
autori diversi
Pagg. 212
ISBN: 8888583343
Prezzo: € 9,00
Come noto, in Italia sono presenti
numerose città di antiche origini e fra queste vi è anche Modena, che non è solo
culatello, lambrusco, aceto balsamico o auto sportive Ferrari,
ma ha anche una sua identità artistica di cui il Duomo è l'elemento più
caratteristico. Di fronte alle antiche pietre, ai due leoni in granito, chissà
quante volte il turista non frettoloso si è fermato a fantasticare su quello
che potrebbero raccontare queste antiche vestigia, così ricche di misteri
proprio perché testimoni di epoche passate.
Marco Giorgini,
modenese, deve aver fatto più di una di queste riflessioni e lì probabilmente
gli è nato lo spunto per il suo racconto Strutture,
costruito come una pellicola cinematografica, incalzante e ricca di dialoghi,
con un finale a dir poco sorprendente. Non si è accontentato però di mettere
nero su bianco le sue idee, ma ha coinvolto anche altri autori, dando luogo
così a una sorta di omaggio narrativo alla sua città.
Il genere fantastico predomina e non
poteva essere altrimenti, visto che veniva chiesto
agli scrittori di sviluppare idee da spunti legati indissolubilmente allo
spirito antico di una città che in parte ne conserva ancora in buona misura.
Ecco così allora Roberto Barbolini che con Dum Gemini Cancer trasporta davanti al vecchio Duomo, in un
giallo fantastico, Padre Brown e Montalban; Cecilia Randazzo, invece,
scrive con I due leoni la storia, di grande
effetto, di una sensitiva alle prese appunto con uno dei due leoni che sembrano
di guardia alla vecchia chiesa.
Con Ossa,
poi, di Raffaele Gambigliani Zoccoli entriamo in un
episodio kafkiano, quasi una storia di ordinaria follia; si passa, quindi, a
un'ambientazione che ricorda certe cinematografie americane anni 60 con Baby Blue di Giuseppe Sofo. Nel lavoro è stato coinvolto anche un autore
che non solo non è modenese, ma addirittura è gallese; mi riferisco a Dorian Reavers, con Fantasia dopo il disastro, un racconto breve, ma
estremamente concentrato.
Nella lista figura anche Il cuore nero della città, noir sovrannaturale di
Gabriele Sorrentino, un'opera pregevole per
originalità creativa e per lo stile misurato.
Mi ero riproposto di parlare solo di
alcuni racconti, ma mi accorgo che non posso fare a meno di dire qualche cosa
di ognuno, perché in effetti si tratta di brani tutti
di buona fattura e quindi meritevoli almeno di un cenno.
Come non dir nulla de Il ritorno del Drake di Gabriella
Guidetti, che ci fa rivivere, peraltro
splendidamente, l'inaugurazione dell'autodromo di Modena? E' una scrittura
suadente la sua e coinvolge il lettore in modo graduale, al punto che sembra di essere presenti allo sfrecciare dei bolidi in quello che
ora è un parco.
Enigmatico, ma anche malinconico è
poi La città sommersa di Stefania Gentile, con
una trama che non pecca certo di poca originalità.
Christian Del
Monte si impegna poi con Derive, una storia satanista, senza però giungere a toni esasperati, ma
riconducendo il tutto in una normale
anormalità.
Ultimo del volume, ma non come
qualità, è poi L'osso del drago di Eliselle, quasi
una fiaba, narrata con mano ferma e sicura, con un richiamo allo spirito
religioso, quasi a chiudere degnamente l'antologia, spalancando le porte del
Duomo agli occhi, compiaciuti, dei lettori.
Da ultimo, nel confermare la
gradevolezza che si ritrae dal leggere questi racconti, ritengo doveroso un
piccolo cenno alla buona cura editoriale, sia come editing
che come confezione (splendida la copertina di Andrea Corradini),
a dimostrazione che anche nella piccola editoria ci può essere la qualità e di
questo deve essere dato merito a Fabio Larcher.