Agnese di Giovanni Buzi - Edizioni Tabula Fati
L'approccio con questo romanzo,
costituito dalla copertina, offre già un'idea di quello che sarà il suo
contenuto. Sullo sfondo di una vecchia casa si stagliano le immagini di una giovane
signora sorridente che stringe a sé un bimbo vestito già da ometto e con lo
sguardo che esprime sorpresa, come se il lampo del fotografo lo avesse colto
all'improvviso, fermando in tal modo il trascorrere del tempo all'epoca felice
della gioventù. Il fanciullo in questione è lo stesso autore e la dama accanto
è proprio Agnese, quella mamma che, nonostante il passare degli anni, resta
sempre nei nostri ricordi più belli, mai invecchiata, ma come la si vedeva quando si pendeva dalle sue labbra, quando ci
si rifugiava fra le sue braccia protettrici.
Agnese non è però solo il romanzo
dei ricordi di un'infanzia, ma anche una pregevole ricostruzione di un'epoca,
focalizzata nelle immagini di gite fuori porta con le prime utilitarie, di
donne prosperose, pregne di una femminilità familiare e non ancora in lizza con
gli uomini nella corsa ai primati di una società che sta crescendo e che
diverrà dimentica del suo più genuino e tradizionale passato.
Giovanni ha saputo conservare
dentro di sé quelle osservazioni tipiche dei bambini e, da adulto, riesumarle
per costruire, grazie a un pregevole collage, un quadro d'insieme non stereotipato, ma naturale, per non definire quasi spontaneo.
E con sapienza sa alternare
pagine gioiose ad altre ben più tristi, in un filo conduttore che mai si
spezza, perché sempre latente c'è il timore di perdere la madre, il che poi
avverrà effettivamente, troncando bruscamente la parentesi della fanciullezza
per proiettarlo, con la morte della persona cara, nella realtà degli adulti.
Lo stile è di una sobrietà
esemplare, mai greve, e presenta dei veri e propri tocchi di grazia, con pagine
che rasentano la poesia, tali sono quelle dove sono espressi gli stati d'animo.
Leggo, per passione, tanti
romanzi; di questi, non pochi esauriscono il loro interesse non appena chiusa
l'ultima pagina, mentre altri mi accorgo di averli dentro di me, compagni
fedeli della mia vita e “Agnese” è fra questi.
L'autore
Giovanni Buzi
é nato a Viganello, in provincia di Viterbo, nel
1961. E' diplomato all'Accademia di Belle Arti di Roma, nonché laureato in
Storia dell'arte contemporanea presso l'Università “La Sapienza”. Dal 1998
insegna lingua e cultura italiana al Parlamento Europeo di Bruxelles e dal 2005
è docente di storia dell'arte contemporanea all'Accademia
di Belle Arti, sempre di Bruxelles. Artista eclettico, è pittore di fama
internazionale, nonché scrittore vincitore di numerosi premi letterari, anche
internazionali.
Tra le sue numerose
pubblicazioni: Manuale di storia dell'arte (Sovera
Multimedia, 1993), il romanzo Faemines (Libreria
Croce, Roma 1999), il romanzo Il giardino dei principi (Massari,
Bolsena 2000), il saggio William Turner
in Etruria (Massari, Bolsena 2004), la raccolta di novelle Fluorescenze (Il
Filo, Viterbo 2004), la raccolta di novelle e acquerelli Sesso, orrore e fantasia (Massari, Bolsena 2005). Suoi
racconti sono presenti in diverse raccolte antologiche; è, inoltre, apprezzato
poeta, tanto che si è aggiudicato il Premio
Internazione di Poesia “Coluccio Salutati” 2004.
Da ultimo, ha vinto l'edizione 2005 del concorso “Profondo
Giallo” con la novella “La
Collana di Perle Celesti” che sarà prossimamente pubblicata
nella collana il “Giallo Mondadori”.