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  Recensioni  »  Uomini ragno, di Giorgio Scerbanenco, edito da Sellerio 01/07/2022
 
Uomini ragno

di Giorgio Scerbanenco

Sellerio Editore Palermo

Narrativa

Pagg. 216

ISBN 9788838921339

Prezzo Euro 10,00


Storie di spionaggio


E’ indubbia l’importanza che ha avuto Giorgio Scerbanenco per la letteratura italiana di genere giallo, di cui si può dire sia stato il capostipite, lui che, per ironia della sorte, non era italiano di nascita, bensì di Kiev, che all’epoca non era ancora parte di quello che solo molto dopo diventerà lo stato ucraino, ma della Russia zarista. Pochi sanno, però, che fu anche autore di storie di spionaggio, come nel caso di questi quattro racconti, di cui il primo, Uomini ragno, dà il titolo all’intera raccolta. Si tratta di prose non lunghe, ma certamente nemmeno brevi, pubblicate per la prima volta nel 1946 e che parlano di fatti accaduti fra il 1936 e il 1944, anni cruciali per lo Stato italiano, soprattutto per quella guerra che porterà dopo l’8 settembre 1943 a una contrapposizione armata fra gli invasori nazisti, coadiuvati dai fascisti della Repubblica di Salò, e quegli italiani che intesero riscattare gli anni bui del ventennio mussoliniano e che diedero vita alla lotta armata dei partigiani. Tali racconti si lasciano per lo più leggere, sono abbastanza improntati alla tensione tipica del genere, ma non sono a livello delle ben più riuscite narrazioni gialle dell’autore. Alcuni sono un po’ troppo semplicistici, come Uomini ragno (una vicenda di controspionaggio prima della seconda guerra mondiale) e Delitto e castigo sul mare (una fuga dall’occupazione tedesca); altri sono molto più ispirati, come Inseguimento (un passaggio di linee) e Vittoria e pace (ambientato in Svizzera), forse perché negli stessi predomina il thriller.

Nel complesso credo si possa dire che il libro non è al livello di eccellenza di molte opere di Scerbanenco, ma che comunque è piacevole da leggere, e per questo è possibile consigliarlo.



Giorgio Scerbanenco (1911-1969), nato a Kiev, vissuto in Italia, scrisse un numero immenso di romanzi e racconti di tutti i generi fantastici, tutti con una personale inimitabile cifra narrativa. Questa casa editrice ha pubblicato: Uccidere per amore (2002), La mia ragazza di Magdalena (2004), Rossa (2004), Uomini ragno (2006), Annalisa e il passaggio a livello (2007), Sei giorni di preavviso (2008), La bambola cieca (2008), Nessuno è colpevole (2009), L’antro dei filosofi (2010), Il cane che parla (2011), Lo scandalo dell’osservatorio astronomico (2011) e Nebbia sul Naviglio e altri racconti gialli e neri.



Renzo Montagnoli

 
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