Le
Vergini di Pietra
di
Ben Pastor
Arnoldo
Mondadori Editore S.p.A.
Narrativa
Pagg.
412
ISBN
9788804683896
Prezzo
Euro 14,00
Un
Cuore di tenebra nel terzo secolo d.C.
Un’altra
avventura di Elio Sparziano, incaricato dall’imperatore Galerio
di rintracciare il generale romano Paullo Curzio, che ha disertato in
Armenia, dove di fatto avrebbe dato vita a un regno facendosi
chiamare Ter Vishap, il signore dei draghi. Dei tre episodi che
finora ho letto questo è senza ombra di dubbio il migliore,
presentando elementi di giudizio particolarmente validi, al di là
di quella che può essere la trama, in verità intricata,
ma ben congegnata. Il lungo viaggio che porterà Elio da
Trebisonda, porto sul Mar Nero alle Vergini di Pietra, picchi
rocciosi che vegliano sul passo che immette nei domini di Ter Vishap
è uno di quelli che è ben difficile dimenticare, per
ricchezza di informazioni, per capacità descrittive in grado
di presentare agli occhi del lettore panorami inconsueti, facendo
entrare gradualmente in un’atmosfera che sembra sospesa nel
tempo. Come tutti i percorsi umani che presentano diversi gradi di
difficoltà a cui l’itinerante viene sottoposto è
un lungo viaggio dentro di sé, a scoprire le proprie qualità,
a far emergere i difetti, a maturare esperienze che gettano basi
solide per il futuro. E’ una terra selvaggia, di terremoti, di
piogge dirompenti, di arsure devastanti, infestata da ragni
giganteschi e da predoni per i quali la vita di un uomo vale meno di
zero. La scrittura di Ben Pastor è particolarmente
immaginifica ed è al servizio di ciò che è la
perfetta antitesi del bene, cioè il male, un male che può
assalire inconsapevolmente un uomo nel suo sfrenato desiderio di
potenza fino a poter decidere dell’esistenza dei suoi simili;
in fin dei conti Ter Vishap, che Elio Sparziano troverà, non è
altro che un uomo simile al Kurtz di Cuore di tenebra, un
individuo che nel suo desiderio di onnipotenza crede di essere un
Dio. In un drammatico scontro finale, pagine che sono un capolavoro,
emergerà la miseria morale di Ter Vishap, ritornato, in
prossimità della morte Paulo Curzio, un mortale come tutti, la
caduta di un dio ritornato uomo. In questo viaggio Elio incontrerà
tanti personaggi, alcuni stimabili, altri laidi, ma da tutti avrà
da imparare qualcosa, né mancherà un’occasionale
parentesi di un amore erotico con una ex prostituta in origine
circense, Tarantula, che negli amplessi che gli riserverà gli
farà tanto più apprezzare il desiderio di un amore
fatto di sentimenti, come quello con Anubina, l’ex prostituta
egiziana che lui aveva comprato e che, innamorandosene, aveva
liberato.
Le
Vergini di Pietra è quello che si può definire
un romanzo stupendo.
Scrittrice
italo americana Ben
Pastor,
all'anagrafe Maria
Verbena Volpi,
nata a Roma il 4 marzo 1950 ma trasferitasi ben presto negli Stati
Uniti, ha insegnato Scienze sociali presso le università
dell'Ohio, dell'Illinois e del Vermont. Oltre a Lumen,
Luna bugiarda, Kaputt Mundi, La canzone del cavaliere, Il morto in
piazza, La Venere di Salò, Il
cielo di stagno,
- ovvero il ciclo del soldato-detective Martin Bora (pubblicati da
Hobby&Work a partire dal 2001 e poi da Sellerio) - è
autrice di I
misteri di Praga (2002), La
camera dello scirocco,
omaggi in giallo alla cultura mitteleuropea di Kafka e Roth (Hobby
&Work), nonché de Il
ladro d'acqua (Frassinelli
2007), La
voce del fuoco (Frassinelli
2008), Le
vergini di pietra e La
traccia del vento (Hobby
& Work 2012), una serie di quattro thriller ambientata nel IV
secolo dopo Cristo.
Nel
2006 ha vinto il Premio Internazionale Saturno d'oro come migliore
scrittrice di romanzi storici.
Le
sue opere sono pubblicate negli Stati Uniti e in numerosi Paesi
europei.
Un
suo racconto è incluso nell'antologia Un
Natale in giallo (Sellerio
2011).
Nel
2014 esce La
strada per Itaca (Sellerio)
e nel 2020 Il
ladro d'acqua (Mondadori).
Renzo
Montagnoli
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