Alla
corte dei Borgia
di
Jeanne Kalogridis
Edizioni
Longanesi
Narrativa
Pagg.
590
ISBN
9788830423077
Prezzo
Euro 18,60
Una
soap opera travestita da romanzo storico
Si
vede che i Borgia sono perseguitati da una damnatio memoriae, eppure
questa famiglia nobile, il cui principale esponente è stato il
pontefice Alessandro VI, al secolo Rodrigo Borgia, per il solo fatto
di aver avviato una politica volta ad assoggettare in un unico stato
tutte le varie signorie italiane è stata vista, già
dalla sua epoca, come il male assoluto. In realtà si comportò
né più né meno come i potenti suoi
contemporanei, ricorrendo per conquistare nuovi territori - o anche
per difendere il proprio status - a guerre, avvelenamenti e ad
alleanze realizzate tramite matrimonio. In relazione a quest’ultimo
metodo, fra i tanti vincoli coniugali di convenienza vi fu anche
quello fra Goffredo Borgia, quarto e ultimo figlio del papa, e Sancia
d’Aragona, figlia illegittima del re Alfonso II di Napoli e
della sua amante Vannozza Cattanei. Sancia è senz’altro
un personaggio interessante, perché la giovane principessa è
vivace e ha carattere, quel carattere che non ha il marito,
personaggio un po’ scialbo, facilmente oscurato dalle figure
del padre Rodrigo e del fratello Cesare.
Quando
ho preso il libro (Alla corte dei Borgia), con il quale
Jeanne Kalogridis narra di questa protagonista minore del XV secolo,
avevo il timore di trovarmi di fronte, più che a un romanzo
storico, a una specie di soap opera, a causa dei trascorsi della
narratrice, che opera in diversi generi, fra i quali la fantascienza
e l’horror; era tuttavia una sensazione e pertanto ho voluto
provare. Purtroppo dovrei sempre dare retta al mio istinto perché
in effetti, pur rappresentando il libro un mezzo per far trascorrere
il tempo, più di tanto non consente, sia per le
approssimazioni storiche, sia per una certa leziosità e,
soprattutto, perché gli sviluppi della vicenda si intuiscono
facilmente. Diciamo che si può leggere giusto per ingannare
il tempo, se proprio non ci sono altri mezzi, e in ogni caso non
comporta difficoltà di comprensione, stante la carenza di
approfondimenti dei personaggi e l’incapacità di creare
un’atmosfera che non vada oltre la descrizione degli abiti
indossati e delle cerimonie di corte. Non mancano i luoghi comuni,
frutto, come è ovvio, più che da risultanze storiche,
da dicerie tramandate nei secoli, quali per esempio la figura a tinte
fosche di Lucrezia Borgia, spacciata tranquillamente come
avvelenatrice, mentre sappiamo che non era così, anzi era una
vittima dei raggiri del padre, una donna che troverà
finalmente la pace nel 1501 con il terzo matrimonio, quello con
Alfonso d’Este, duca di Ferrara, città dove poi morì
nel 1519 addirittura in odore di santità.
Alla
corte dei Borgia si
può indubbiamente leggere, ma è giusto
che si sappia che ci sono in commercio romanzi storici sui Borgia di
livello molto superiore.
Jeanne
Kalogridis
è
nata in Florida nel 1954 e vive in California. Ha insegnato per otto
anni inglese all’American University di Washington. Autrice di
romanzi storici, scrittrice di culto grazie al successo ottenuto
con I
diari della famiglia Dracula,
ha al suo attivo numerosi bestseller mondiali.
Renzo
Montagnoli
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