Il tacere del pendolo
di Antonello Bianchi
Introduzione
di Daniela Caracappa
Edizioni
Il Foglio
http://www.ilfoglioletterario.it/
ilfoglio@infol.it
Poesia - silloge
Pagg. 70
ISBN: 978 - 88 - 7606 - 165 – 3
Prezzo 10,00
Il tacere del pendolo è certamente un titolo strano per una silloge
poetica e può far immediatamente pensare a un tempo finito, cioè terminato per
individuo che sia venuto meno.
Invece,
non è niente di tutto questo, ma è un concetto particolare secondo cui per
l'autore il tacere del pendolo è l'istante in cui un essere umano, totalmente
preso dall'arte, dalla filosofia o dalla natura, riesce ad estraniarsi da ogni
cosa che lo circonda e che non gli interessa, finendo per non avvertire nemmeno
la realtà propria del tempo, e quindi del pendolo, lo strumento che lo misura
per eccellenza.
Pertanto,
poter idealmente bloccare lo scorrere del tempo finirebbe con il portare non
tanto all'immortalità dell'individuo, ma del suo operato.
Concetto
affascinante che porta come logica conseguenza al tema affrontato e svolto
nella silloge, tutta imperniata sulla cognizione del tempo.
L'opera,
costituita da 27 poesie a tema, è divisa in 5 sezioni con il preciso intento di
agevolarne la lettura.
La prima
di queste sezioni è dedicata al tempo breve, la seconda al tempo del conflitto,
la terza al tempo dell'amore, la quarta al tempo della ragione e la quinta e
ultima al tempo infinito.
Lo stile è
del tutto personale ed è caratterizzato anche da una particolarità, cioè da
richiami a piè di pagina per quei termini usati nei versi e che potrebbero
risultare al lettore non del tutto chiari o comunque
dubbi.
Devo dire,
però, che il ricorso a questa interpretazione autentica è spesso superfluo,
perché la lettura, oltre che gradevole, è anche sostanzialmente facile.
In questo
senso non si può dire che Antonello Bianchi abbia
voluto perseguire a tutti i costi una simbologia ermetica, preferendo,
giustamente, lasciare la possibilità di meglio procedere a ponderate
riflessioni sui concetti esposti.
E' una
scrittura sul tempo, ma che stilisticamente procede a balzi, con un fluire
contemporaneo, ma con affondi ogni tanto nel passato, con un evidente
compiacimento a ripensare ai versi dei grandi aedi dell'antichità, che qui
trovano giusta collocazione per quelle poesie dove la solennità del tema
richiede una struttura più consona, senza tuttavia che venga mai meno la
relativa semplicità della lettura.
Il tacere
del pendolo è l'opera di esordio di Antonello Bianchi e, francamente, sono
dell'opinione che questa silloge evidenzi una maturità letteraria da poeta vissuto, con quella
capacità di destreggiarsi con i versi senza mai perdere di vista l'obiettivo
prefissato, anzi nulla è lasciato al caso o a divagazione, ma tutto è
funzionale allo scopo.
Antonello
Bianchi nasce a Roma il 21 giugno 1974. I suoi
primi approcci col mondo dell'arte risalgono al 1986, quando ascolta musica
sinfonica e legge Rimbaud.
Il 27 agosto 1990 scrive il suo primo componimento poetico titolandolo proprio
con quella data che diverrà da allora in poi il suo nuovo genetliaco. Dal
settembre 1992 prende parte a incontri di poesia. Qualche mese più tardi recita
per la prima volta in pubblico alcuni
suoi componimenti. Subito dopo è avvicinato da una giornalista del Corriere della Sera che riporterà poi
l'intervista in un articolo pubblicato il 27 marzo 1993. A tutt'oggi vanta una produzione di quasi 300
componimenti lirici divisi in nove raccolte (di cui una in lingua inglese), due
racconti brevi e un libello di filosofia che viene inserito nella sua tesi di laurea in Scienze
della Formazione dal titolo “Allegoria
dell'io e tripartizione della natura umana nell'antroposofia e nell'arte dell'educazione di Rudolf Steiner”. Le sue raccolte hanno una determinata
forma: ogni silloge contiene 27 poesie a tema divise in 5 sezioni, con note a
piè di pagina. Egli crede, infatti, che una tale architettura possa assicurare
una struttura organica e omogenea senza annoiare o risultare incomprensibile. I
temi maggiormente trattati sono il rapporto tra il sé e l'altro-da-sé ,
la solitudine e la spiritualità, il pensiero e l'arte.
Il tacere del pendolo è la sua prima pubblicazione.