Lettere contro la
guerra di Tiziano Terzani - Editore
TEA
Il volume raccoglie alcune lettere, in parte
inedite, in parte pubblicate sul “Corriere della sera”, successivamente al tragico
evento dell'11 settembre, a quell'attentato alle
Torri gemelle di New York che prepotentemente ha fatto tornare in risalto i
sempre latenti desideri di risolvere i problemi con la guerra.
Qualcuno potrà considerare questi scritti come
l'esile tentativo di un convinto pacifista di trovare una soluzione
impraticabile per addivenire a un mondo di pace; personalmente, invece, ritengo
che costituiscano un atto di grande umanità contro la roboante retorica del più
forte sul più debole.
Scrive Terzani:
“Ancor più che fuori, le cause della guerra sono
dentro di noi. Sono passioni come il desiderio, la paura, l'insicurezza,
l'ingordigia, l'orgoglio, la vanità. Lentamente bisogna liberarcene. Dobbiamo
cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e
riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. E' il momento
di uscire allo scoperto…Il cammino è lungo e spesso ancora tutto da inventare.
Ma preferiamo quello dell'abbrutimento che ci sta dinnanzi? O quello, più breve,
della nostra estinzione?”.
Utopia, idee nobili, ma
campate per aria? No, l'uomo può tutto, purché lo voglia, purché in un altro
uomo cerchi i punti di contatto, e non solo quelli di attrito, dimentichi che
l'interesse personale, il guadagno non sono le ricchezze della vita, che
tendere la mano è in fondo più facile che sferrare un pugno.
Impossibile tutto ciò? No, già c'è stato chi con
la non violenza ha dimostrato che la via è percorribile, e non mi riferisco
tanto a Gesù Cristo, quanto a una figura più recente, a un uomo la cui
grandezza è stata inversamente proporzionale alla sua statura, al mahatma Ghandi.
E secondo Terzani non è
sufficiente comprendere il dramma del mondo mussulmano nel confronto con la
modernità, il ruolo dell'Islam come ideologia contro la globalizzazione,
la necessità dell'Occidente di evitare una guerra di religione, ma occorre
soprattutto capire, convincersi che l'unica possibilità di uscire dall'odio,
dalla discriminazione e dal dolore è appunto solo la non-violenza.
L'autore
Tiziano Terzani (1938-2004) è stato per una trentina
d'anni corrispondente del settimanale tedesco Der Spiegel dall'Asia e collaboratore, prima
di Repubblica, e poi del Corriere della Sera.
Profondo
conoscitore dell'Asia, ha scritto su questo continente numerosi libri.
Tra le sue opere ricordiamo: Buonanotte signor Lenin, Pelle di leopardo, La
porta proibita, Un indovino mi disse, In Asia, Lettere contro la guerra, Un
altro giro di giostra e La fine è il mio inizio, l'ultima sua opera prima della
morte.