Non si può vivere solo di promesse
di Renzo Montagnoli
Se solo il 50% delle promesse di Renzi si fosse verificato non ci troveremmo ora in una
situazione di tragica recessione. Non è stagnazione quando la produzione e i
consumi diminuiscono, ma solo vera e propria crisi, crisi soprattutto di idee
in chi dovrebbe governare il paese.
Purtroppo è da tanti anni che chi
regge le sorti dello Stato è privo di qualsiasi ideologia. Preciso che per
primo riconosco che l'ancorarsi rigidamente a un'ideologia finisce con il
legare, senza prospettive, una società, ma è fuor di dubbio che senza una
visione di come dovrebbe andare il mondo si finisce solo con il vivere alla
giornata, con una sequela di continue promesse che vengono regolarmente
disattese.
Comprendo pure che attuare delle
indispensabili riforme nel nostro paese è un compito per niente facile e che,
in ogni caso, si va incontro a tempi non certo brevi. Pur tuttavia, se non si
comincia, non si finirà mai, ma per far questo occorre una visione di come si
vorrebbe che fosse l'Italia che oggi come oggi nessun partito purtroppo ha.
Anzi, il termine partito mi sembra fuori luogo, presupponendo per la sua
esistenza un'idea di base, che non c'è. In realtà si tratta di raggruppamenti
per comuni interessi non tanto del popolo italiano, ma dei suoi indegni
rappresentanti.
E' inutile dare colpa all'Europa se
non ci vengono consentiti sforamenti di bilancio, perché l'Unione Europea ce li
permetterebbe solo a fronte di concrete e irrinunciabili riforme, promesse da Renzi a parole, ma mai avviate.
Una classe politica priva di ideologie
non può che vivere alla giornata, mentre uno stato moderno ha bisogno di
programmi per rimettersi in marcia in modo più efficace, per essere competitivo
sui mercati internazionali e per ridare fiducia ai tanti che l'hanno persa.
Le parole vanno bene in campagna
elettorale, ma è ormai da tempo che occorre passare ai fatti, perché se
qualcuno, sbagliando, ha detto che di cultura non si mangia, con vuote promesse
non ci si riempie di certo lo stomaco.
Certo, è necessario e propedeutico che
i nostri politici abbiano anche preparazioni e competenze specifiche, ma tranne
rari casi non è così; inoltre a loro manca soprattutto la voglia di arrivare a
un cambiamento radicale, ben pasciuti sui loro troni e lontani, ormai troppo
lontani dalle voci di una nazione che reclama, giustamente, di essere governata
nell'esclusivo interesse del paese.
Ma forse si chiede troppo a chi non
può dare, perché arrivato lì nelle stanze del potere solo per il perverso
piacere del potere.