I furbetti del cartellino
di Ferdinando Camon
Quotidiani locali del Gruppo
"Espresso-Repubblica" 5 novembre 2015
Ricordate i vigili di Roma, la famosa notte di Capodanno? Troppi erano a far
baldoria, e il traffico sulle strade era senza controlli. Non meritavano di
essere licenziati in tronco? Adesso lo dichiara Marianna Madia, ministra della
Pubblica Amministrazione: "Un dipendente pubblico, che dice di andare a
lavorare e non ci va, dev'essere licenziato".
Attenzione: non “può” essere licenziato, ma “deve”. Sarebbe una grandissima
soddisfazione per tutti. Io vado in un ufficio pubblico, due sportelli su
cinque sono chiusi e non si sa dove sono gli impiegati. Devo aspettare, non so
perché, non so per quanto. Non è il massimo torto che quegli impiegati mi
fanno, il massimo è il seguente: loro non sono lì al lavoro, ma hanno timbrato
il cartellino, o se lo sono fatti timbrare dai colleghi, quindi ufficialmente
risultano presenti e vengono pagati. Da chi? Da me. Da noi. Nella loro assenza
c'è un cumulo di reati. Primo fra tutti, il boicottaggio del proprio lavoro.
Licenziarli? Sarebbe sacrosanto.
Di questa proposta mi piace tutto, tranne una cosa: il ministro che la fa.
Appena fu resa nota la squadra di ministri scelti da Renzi,
su questa ministra, assai carina, apparve, anzi non apparve ma fu
semi-nascosta, una nota negativa di Odifreddi: Odifreddi tiene un blog su un grande giornale, e la sua
nota negativa sulla giovane ministra esprimeva lo stupore che fosse stata
scelta proprio lei, così giovane e inesperta, ma ricordava che appartiene a una
dinastia di camminatori sulle vette: un suo nonno fu ministro democristiano, un
suo bisnonno fu ministro fascista, e lei è ministro pidiista.
Cito a memoria, se sbaglio qualcosa chiedo scusa. A me, uomo del Nord, questa
gestione famigliare, e molto “romana”, della cosa pubblica non piace. Tuttavia,
stiamo al tema: licenziare chi finge di andare al lavoro e non ci va sarebbe
una gran bella cosa. Ridarebbe fiducia nello Stato. Perché è deprimente aver
diritto a un servizio, andare a chiederlo, e non trovare chi è pagato da te
perché te lo fornisca. E sapere che questo suo sabotaggio dei tuoi diritti non
verrà punito, ma premiato. Perché il tizio, che ufficialmente risulta al suo
posto, continua a far carriera, per anzianità. Uno sputo sulla meritocrazia.
E i pianisti che al Parlamento votano per i colleghi assenti, non fanno la
stessa cosa? Non fanno risultar presente, al lavoro, un parlamentare che
è a zonzo per i fatti suoi? Questo parlamentare assente-che-si-finge-presente
non dovrebb'essere anch'egli punito? E non dovrebb'essere punito anche il collega che lo copre?
Ufficialmente, ci rappresentano nel posto dove si fanno le leggi. In realtà,
fanno i loro porci comodi e ci tradiscono. La ministra Madia non include anche
queste assenze nella sua proposta, ma se la proposta passa, ci sarà chi,
grillino o sellino o leghista, la allargherà fino a includere questa mancanza.
Sarebbe bello. Cambierebbe molto.
Naturalmente, se uno viene mandato via dal lavoro perché non lavora, sarebbe
giusto che perdesse anche la pensione. E, nel caso dei parlamentari con qualche
carica, anche il vitalizio. La pensione è un riconoscimento che si dà al
lavoratore che ha finito di lavorare e non può più lavorare per ragioni di età.
Se non ha lavorato, anzi se ha fatto finta di lavorare, ha interrotto la sua
carriera e il suo diritto alla pensione. E tanto più al vitalizio. Il vitalizio
andrebbe abolito per tutti.
E i “premi di rendimento”? Ci sono settori della pubblica amministrazione, dove
a tutti i dipendenti viene attribuito un premio di rendimento, come se avessero
super-lavorato. Mentre hanno semplicemente coperto le ore d'obbligo. Il premio
di rendimento è un occulto raddoppio dello stipendio. Chi stabilisce questo
alto rendimento, non fa forse una truffa allo Stato? Quando parlano dei falsi
invalidi ci mostrano il vecchietto finto-cieco che
guida l'auto. Sì, lui fa una truffa, e la pagherà. Ma perché non ci mostrano il
medico che ha firmato la diagnosi di cecità? Questo medico lavorerà in qualche
clinica, perché non perde il posto? Avete mai visto la notizia di qualche
medico compiacente che firma falsi certificati d'invalidità e perde il posto?
No? E io nemmeno.
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