Brexit
di
Renzo Montagnoli
In tutta
sincerità, benché sperassi che il risultato referendario fosse che la Gran
Bretagna restasse nell'Unione Europea, tanti elementi di valutazione mi dicevano
che non sarebbe stato così. Già l'adesione di questa nazione non era stata piena, non adottando l'Euro e
quindi mantenendo la sterlina; inoltre, altre decisioni a suo tempo adottate
possono sembrare cose secondarie, ma servono a dare l'idea che in verità a suo
tempo essa abbia voluto entrare, lasciando un piede fuori. Intendiamoci, sono
quisquiglie, però dimostranoi un marcato conservatorismo che ha sempre
caratterizzato questo regno: le unità di misura particolari, ben diverse da
quelle proprie della quasi totalità del pianeta, l'ostinazione di mantenere per
la circolazione degli autoveicoli la sinistra e non la desta. Ciò nonostante i
vari governi succedutisi avevano appoggiato questa embrione di confederazione,
che avrebbe dovuto concretizzarsi in un un'unione politica ed economica nei
primi anni di questo secolo. Tale unione, come ben sappiamo, non è avvenuta per
gli stessi motivi per i quali il continente europeo ha perso da molto tempo il
ruolo guida nella politica del pianeta. C'è chi da la colpa alla Germania, che
vorrebbe dominare questa confederazione, c'è invece chi la da alla Francia, ma
il problema non è chi impone le sue volontà, il vero problema é che quel
particolarismo che ha sminuito l'Europa è sempre presente. Ognuno cerca di tirare
l'acqua al suo mulino, prendendola dagli altri, e così di fatto impedendo che
ci sia un beneficio comune per tutti. Certo, le economie sono troppo diverse
(accanto a un Nord prospero c'è un Sud perennemente in sofferenza), ma quello
che è assente, pur nella diversità delle culture, è l'aspirazione comune di
realizzare qualcosa di nuovo. Le popolazioni hanno un vago concetto di
Confederazione europea, perché il progetto è stato frutto di mercanteggiamenti
politici e non è stato spiegato bene ai cittadini, che si sono trovati di colpo
una nuova unica moneta e che nel parlamento comunitario hanno visto solo, e
giustamente, un doppione di quello di ogni singolo stato. È difficile fare
delle ipotesi, ma credo che se si fosse compiuto nella sia interezza il disegno
europeo la Gran Bretagna forse non sarebbe uscita, oppure avrebbe messo in atto
quanto necessario per non arrivare a un referendum a cui il partito
conservatore al governo aveva dato la sua adesione, salvo fare un passo
indietro quando ormai era troppo tardi. In più stati dell'Unione si chiede un
referendum analogo e in ogni caso è reclamato dalle destre conservatrici ed
ultra conservatrici che asseriscono che l'uscita dall'Unione apporterebbe solo
benefici, sbagliando, forse in buona fede, poiché i nazionalisti hanno sempre
avuto una visione miope, attribuendo peraltro a questo grande progetto colpe
che non ha e tacendo su quelle che ha, perché sarebbero in contrasto con la
loro idea fissa di una nazione indipendente e forte.
Peraltro, per
una miglior valutazione sull'impatto di questo referendum, non dobbiamo
dimenticare, a parte conseguenze economiche che verrebbero diluite nel tempo
(alla Gran Bretagna servirà almeno un biennio per chiudere la faccenda), che
siamo in guerra con il fondamentalismo islamico e che una defezione di questo
genere comporta maggiori rischi per chi esce e per chi resta.
In Gran Bretagna
poi si agitano altri spettri nazionalistici, come quello scozzese, che reclama
l'indipendenza, e come quello dell'Irlanda del Nord, che tende alla riunione
con l'Irlanda repubblicana, e non è un caso se questi due stati hanno votato in
massa contro l'uscita.
Fra tanti
timori, reali o inventati, c'è anche da dire che questo risultato potrebbe
mettere di buzzo buono gli altri partecipanti alla Ue per addivenire in tempi
rapidi alla progettata Confederazione, così come previsto dagli atti
costitutivi. Sarebbe un risultato storico e allora vedremmo la Gran Bretagna
rincorrerci, per un rientro che in questo caso dovrà essere pieno e a caro
prezzo per lei. Personalmente nutro seri dubbi che l'esito di questo referendum
possa mettere da parte tutti i particolarismi che fino ad adesso hanno frenato
il raggiungimento di una completa Confederazione, anche perché i governi dei
vari stati tendono ad assumere connotati sempre più populistici e in quanto
tali miranti a una completa libertà d'azione, ben contraria a uno spirito
unitario.
Nell'immediato
vedo come un limbo, con uno Stato che lentamente si allontana, e una Unione
Europea sgomenta e incapace di reagire.