Vivi
la tua vita, senza paure e soggezioni
di
Lorenzo Russo
La
vita è a volte un miracolo, per i brevi momenti di gioia che
reca, e una condanna, per il male che lei stessa crea o lascia creare
dall'uomo.
Non
c'è nulla di più deplorevole di un vivere alla
giornata, senza coscienza di tutto ciò che la valorizzino.
Ogni
mattina mi guardo nello specchio e mi chiedo: chi sono e perché
vivo.
La
risposta migliore mi viene quando so che sarà una giornata
impegnativa, perché richiederà la messa in pratica di
tutte le mie migliori capacità.
So
di averle coltivate e che è arrivato il momento di viverle,
anche se alla fine non avrò successo.
È
dalla formazione di una personalità tenace e forte che nascono
i successi, ma anche la coscienza che gli insuccessi fanno parte
della vita, per cui vanno intesi come incentivo di ritentarci,
correggendo al meglio gli errori fatti.
Vivere
è come stare su un'altalena. Si va verso l'alto per poi
ricadere verso il basso, in un moto continuo e generante energia
nuova.
Vivere
è un superare la morte, tenerla lontana il più
possibile, per lo meno fino a quando non la si abbia scoperta in
tutte le sue sembianze, in quelle buone e fino a un certo punto in
quelle cattive, quando è meglio avere il coraggio di finirla.
Sono
i propositi impegnativi la base del voler vivere, sono loro che ci
fanno capire ed accettare la vita anche quando le circostanze non
sono favorevoli.
In
un mondo che sembra esistere senza regole fisse è il calcolo
delle probabilità, il dettato del caso che domina il divenire
e in essi bisogna immergersi con volontà e coraggio.
Caso
è tutto ciò che non si conosce, che non si riesce a
regolare, che si riceve con la nascita, e la vita dovrebbe avere lo
scopo di impegnarsi al loro superamento.
Solo
così lo schiavo potrà diventare padrone di se stesso,
mentre il padrone ridiventerà schiavo nell'abuso dei suoi
poteri.
Tutto
ciò non capisce chi preferisce vivere alla giornata, invece di
impegnarsi a formare la sua personalità volgendola al
superamento della mediocrità.
Comodità,
lassismo, opportunismo sono i mali che impediscono il rinnovamento
delle energie sane, perché è con esse che si diventa
portatori di salvezza e pace.
Chi
vive in questo senso non teme la fine, in quanto in essa riconosce un
lasciare per ricevere di più.
Di
fatto, egli vive in uno stato di transizione tra cielo e terra che
gli permette di riconoscere i mali terreni e gli offre l'abilità
di controllarli.
Non
esiste un essere privo di debolezze, dichiarate anche peccati per
giustificare la relativa condanna inflitta da un'autorità
agente autocraticamente per mantenere i correlati poteri e privilegi,
ma esistono peccatori che le riconoscono e si scusano per i danni
causati ad altri.
A
mio parere l'uomo non è colpevole delle sue debolezze, in
quanto mi è chiaro che le abbia ricevute da una forza
superiore che tutto crea e rinnova.
La
coscienza di averle segnala una raggiunta elevazione dall'ignoranza e
mediocrità e lo sprona al miglioramento per non ricadere nello
stato primitivo.
Dio
è tutto ciò che esiste, il conosciuto come lo
sconosciuto.
Di
seguito ha così tante sembianze quanti sono gli esseri che gli
si rivolgono.
Gli
Antichi credevano in molte divinità, ognuna rappresentante la
loro capacità d'intendere e volere.
Lo
sviluppo economico e ancor più intellettuale ha mutato il
rapporto dell'uomo con il suo Dio.
Liberatosi
della superstizione e sfruttamento del passato, egli gli si può
avvicinare senza incorrere in gravi conflitti personali quando fosse
riconoscente e serio.
Purtroppo
esistono ancora tantissimi credenti che vivono in uno stato di
sudditanza cieca e timorosa, tali da essere manovrabili da malvagi e
sfruttatori.
Vivi
la tua vita, quindi, le tue virtù e debolezze, ma vivi per
migliorarti.
Non
esiste un premio per chi non si impegna, e qui mi sembra giusto
considerare un peccatore sincero migliore di chi si sforza a non
peccare e alla fine soffre per aver rinunciato ai piccoli piaceri
della vita e riversa il suo stato d'animo sofferente sugli altri con
prediche morali e di accusa.
In
questo caso, i piccoli piaceri sono un balsamo per la salute,
esteriore e interiore, e nello stesso tempo aiutano a non lasciarsi
andare ai vizi più gravi e incontrollabili.
La
vita dà e pretende. Chi riesce a mantenere l'equilibrio vive
con meno frustrazioni e disturbi di ogni sorta.
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