Osservazioni
varie e attuali
di
Lorenzo Russo
Non
meravigliamoci se il mondo è sempre in subbuglio.
Come
potrebbe essere diversamente, non essendo ancora finito e qui
aggiungo che, molto probabilmente, non lo sarà mai.
I
conflitti sono così programmati, da farmi pensare che siano
proprio loro a generare nuovi carichi di energie, indispensabili per
la continuazione della vita.
L'uomo
è in possesso della ragione, che lo aiuta a rimediare agli
errori commessi, ma purtroppo essa è condizionata dal suo
stato emotivo, che è in grado di bloccarla, così che
entrambi si avvicendano, creando successi e disastri.
E
qui consiglio di non lamentarsi troppo, in quanto i lamenti non
migliorano un bel niente, mentre sarebbe meglio darsi da fare,
affinchè la vita diventi più vivibile e gratificante
per tutti.
Gli
ideali generano la forza di impegno e il coraggio a portarli a
termine.
In
essi l'uomo si sente forte e prediletto da chi lo ha creato, ma guai
se non riuscisse a controllarli, nei momenti di evidente
testimonianza di cecità e incontrollabilità.
Da
qui sorgono i grandi disastri della storia umana, perchè
invece di generare l'agognata società civile evoluta la
distruggono, soffocando il meglio che si è raggiunto.
E
qui mi preme aggiungere che l'ipocrisia è un'arma molto
efficace, in quanto da scatto matto all'avversario di turno e,
infine, anche a se stessi, nel momento in cui si dovrà rendere
ragione del proprio operato.
Questo
perchè in questa vita tutto ha un inizio e una fine, alla
quale ognuno deve presentare un bilancio, che può essere
liberatorio o di colpa secondo che abbia adempiuto ai suoi compiti o
aver sciupato le tante occasioni presentategli, quelle di aver
vissuto per riconoscere i propri doveri, affidatigli da chi lo ha
creato a sua somiglianza.
Ed
è così che ognuno ha un proprio destino da sostenere,
affinchè il tutto, conosciuto e non conosciuto, compia il
corso voluto dall'Alto, ancora sconosciuto, ma certamente più
evoluto e potente,.
Questo
momento arriverà, prima o poi, per tutti, e sono guai per chi
non l'abbia preso in considerazione.
È
il momento nel quale viene a ognuno chiaro, se la sua vita abbia
avuto un senso corretto, cioè umano e costruttivo, questo
secondo il detto di quasi tutte le religioni.
E
qui vengo a criticare le situazioni anomali riscontrabili in una
società, di per sè civile e democratica, come quella
italiana.
Premetto,
che una società civile e democratica si fonda su regole
orientate sul benessere e uguaglianza di doveri e diritti della sua
popolazione.
Purtroppo,
quando noto che queste regole vengono applicate secondo il caso da
esaminare, allora non sono più regole, ma opinioni con effetto
deliberante.
Un
paese non può permettersi che organi deliberanti agiscano
seguendo scopi politici o economici per favorire una casta o una
ideologia non approvata dalla maggioranza della popolazione.
Sarebbe
il caso di sopruso aggravato paragonabile all'esercizio della
dittatura, e qui aggiungo che il perdurare di tale situazione prima o
poi sfocerebbe in una rivoluzione civile.
Visto
così abbiamo tutti molto da fare, affinchè uno stato
sia di tutti i suoi cittadini e non di un gruppo qualunque, teso ai
propri interessi politici, economici o ideologici.
È
da anni che i paesi dominanti nella UE tendono ad appropriarsi più
potere, naturalmente in maniera velata, danneggiando i paesi più
deboli.
Dovrebbe
essere palese a tutti,che la Germania della signora Merkel e la
Francia approfittano, da tempo, del loro maggiore influsso nelle
decisioni europee per realizzare una politica sovranista a scapito
soprattutto dell'Italia, loro maggiore concorrente.
Non
do solo a loro la colpa delle loro voglie espansionistiche, ma
all'Italia stessa, perchè, sempre presa da litigi e
ostruzionismi interni di bottega, si mostra debole e incapace di
difendersi.
Giorno
per giorno diventa sempre più palese il declino dell'Italia
quale stato e nazione, per cui potrebbe accadere che i suddetti stati
europei la vogliano, almeno parzialmente, ridurre a un loro
protettorato economico, come d'altronde lo fu secoli addietro.
Non
è così che, con la caduta dell'impero romano, il bel
paese divenne per secoli terra di conquista?
E
qui noto che l'italiano, una volta che era servo di altre nazioni, e
qui aggiungo anche lo stato della chiesa, dimostrò di
possedere grandi qualità creative in ogni campo dell'arte e
del buon vivere, da essere stato altamente ammirato e considerato,
mentre oggigiorno viene ritenuto inaffidabile e inconcludente.
Una
gran parte della colpa va alla chiesa cattolica che, per secoli, ha
soggiogato l'italiano al suo servizio, con minacce sfocianti in
persecuzioni severe e atroci e scomuniche, costringendolo a
rifugiarsi nell'ipocrisia e falsità buonista, propagando
quindi un credo lontano da quella annunciato dal suo fondatore.
Anche
oggi si riscontra la velata politica della Chiesa sul tema
dell'immigrazione incontrollata verso l'Italia. che nasconde il
volere riconquistare l'influsso perduto, da quando l'italiano si è
un po’ emancipato e quindi liberato dal suo dominio secolare.
Immigrazione
è di per sè segnale dell'esistenza di gravi
disuguaglianze di condizioni di vita tra i popoli, le cui cause
risiedono maggiormente nel perdurante sfruttamento compiuto dalle
potenze europee.
Di
queste disuguaglianze ne approfittano tuttora i potenti di questo
mondo, per indebolire le nazioni in conflitto con se stesse e quindi
incapaci di difendersi.
I
veri aiuti umanitari vanno eseguiti nei paesi dei bisognosi, educando
e istruendo le corrispettive popolazioni a comportamenti più
coscienti perchè diventati irreversibili.
Ritornando
all'Italia, aggiungo che il prossimo futuro sarà dimostrazione
della capacità del paese a risorgere dalla letargia di
coscienza nazionale attuale e ridiventare una nazione affidabile e
combattiva nella UE e nel mondo globalizzato.
Il
mondo non è migliorato, anzi sta peggiorando sempre di più.
La
globalizzazione sta divorando i suoi popoli che, rimasti incoscienti
e creduloni, non hanno ancora capito cosa sta succedendo.
Da
qui temo il sorgere di una rivoluzione mondiale, i cui rischi
economici e sociali non sono prevedibili nella loro intensità
e gravità, ma che potrebbero segnare la fine dell'esistenza
umana.
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