Accadrà
ciò che inevitabilmente non può che accadere
di
Lorenzo Russo
Che
siamo già a cinque minuti prima o dopo le ore dodici, come si
sente affermare comunemente dai sostenitori della difesa
dell'ambiente, che cosa conta?
C'è
qualcuno con la testa a posto che vorrebbe vivere ancora in questo
mondo diventato arido di ideali buoni? Non credo.
La
fine sarà l'inizio di un'altra vita, di una migliore
s'intende, così credono i seguaci di una condotta di vita
sana, perchè semplice, parsimoniosa, l'unica capace di
incrementare la fantasia, senza la quale ognuno si perderebbe nel
cerchio dei vizi senza fine.
Quando
si nota che la natura si riposa d'inverno per poi rinascere in
primavera, lo fa solo fino a quando non abbia perso il necessario
equilibrio per essere come la conosciamo. E cosa fa l'uomo oggi?
Instancabilmente deturpa i paesaggi nel voler arricchirsi sempre di
più, come se dal suo arricchirsi dipendesse il suo valore
d'essere.
D'altra
parte, la schiera dei poveri aumenta proporzionalmente al suo
arricchirsi, così che l'equilibrio svanisce e i conflitti
daranno ragione a chi oggi propaga il ritorno all'austerità di
vita.
Un
qualcuno, chiamato Cristo, ha propagato due mille anni fa che l'amore
è l'unica forza capace di salvare questo mondo.
Come
dargli torto. Eppure non ha spiegato come divulgare questo amore tra
gli uomini che, come si sa, non non sono affatto predisposti per
questo tipo di amore.
Neanche
il suo sacrificio ha mutato nel meglio il mondo, sebbene nel dopo e
per secoli siano state costruite tantissime cattedrali, una più
cara e grande dell'altra per documentare l'importanza delle sue
rivelazioni.
Le
cattedrali ci sono ancora e vengono, oggi, visitate dai turisti, ma
non tanto più dai credenti, da quelli veri s'intende.
Il
solitario Francesco di Assisi pregava nella piccolissima Porziuncola,
si trovava a suo agio in essa, più vicino al suo Signore, lo
comprendeva e fu capace di seguirlo fino alla fine della sua breve
vita.
Un
avvenimento storico di grandissima portata, ma non più.
Se
osserviamo lo stato d'essere del nostro pianeta, non si può
far meno di rilevare come esso venga sempre più strozzato
nella sua linfa vitale unicamente per soddisfare le esorbitanti
pretese dell'uomo.
Certo,
non bisogna essere un veggente per comprendere che la fine dell'era
umana sta arrivando. Era già scritta nel libro della sua
storia nel momento in cui iniziò.
Pochi
potranno salvarsi e raggiungere il Creatore, che qui sta per
raggiunta veggenza, di certo non quella intellettuale ma dell'animo e
conseguente stile di vita, mentre agli altri verrà richiesto
penitenza severa e ultima.
Nn
è necessario essere un ambientalista per capire dove va a
finire il nostro mondo.
Basta
ascoltare i moniti depositati nel nostro animo, ma come costringere
la folta schiera di faccendieri, così tanto intenti ai loro
affari che presentano come la soluzione ultima di salvataggio?
Come
reagire, se non protestando all’unisono o lasciando fare, tanto
nulla cambierà, perchè così è fatto
l'uomo, che si comporta come un condannato che cerca di evadere da un
ordine superiore con l'intento di renderlo proprio?
Il
grande castello umano, visto da fuori meraviglioso e ingegnoso ma di
paglia al suo interno, sparirà del tutto nel momento in cui
quello divino seguirà il suo corso basato su continue
trasformazioni nell'ambito del vasto Universo o altrove.
Il
tutto mi sa di punizione divina per insoburdinazione avvenuta in un
passato remoto, o di conflitti tra energie superiori per la conquista
del potere assoluto.
Alla
fine, vincerà chi avrà scoperto la formula superiore
capace di tenere in scacco le inferiori.
Lo
richiede il sistema universale, che non tollera insubordinazioni, se
non quando il subordinato sia stato capace di creare una formula
sistematica migliore e superiore.
Il
gioco è aperto e ognuno può presentarsi alla sfida con
le sue idee e creatività, qui nel nostro mondo, limitato e
condizionante.
Al
contrario, l'amore cristiano è simbolo del progresso
trascendentale perchè mette scacco matto ogni altra azione
anelante al potere temporale. È lui che contiene la formula
che rompe il sigillo della prepotenza, presuntuosità e
malvagità terrena.
Il
sacrificio che impone è, simbolicamente parlando, un lasciare
qui le spoglie fisiche per l'assunzione in una dimensione migliore.
Come
sia difficile a praticarlo, lo si deduce dalle difficoltà a
scoprire il sistema superiore che ci permetterebbe di comprendere il
funzionamento dell'Universo e perchè l'uomo sia relegato in
esso.
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