Il
Messia del terzo Millennio
di
Lorenzo Russo
Una
più che criticabile interpretazione del cristianesimo induce a
salvare la vita di chiunque si trovi in condizioni di salute più
che precarie, sottoponendolo a operazioni complicatissime, seguite da
cure lunghe e raramente promettenti pur di trattenerlo in vita,
quando invece sarebbe consigliabile accompagnarlo serenamente verso
la fine dei suoi giorni e chiudere una vita condotta nel segno della
sua transitorietà.
Da
qui è necessario considerare la vita una missione da portare a
termine e infine lasciarla nella condizione che sia degna del
compiuto.
Il
contrario accade oggi, dove l'economia ha bisogno di consumatori
accaniti e sani, di malati da mettere in cura senza fine grazie allo
sviluppo delle ricerche mediche scientifiche, per l'economia del
profitto in vita.
L'economia
del profitto sta al primo posto nella classifica delle necessità,
mentre l'uomo viene dopo nel ruolo di manovrabile probante.
Lo
scambio generazionale è stato conseguentemente interrotto, in
una realtà dove i vecchi vengono mantenuti in vita, i giovani
considerati come vacche da mungere per mantenere in vita un sistema
economico del profitto a oltranza per i pochi privilegiati.
Di
conseguenza la vita ha perso il valore morale ed etico senza il quale
l'uomo perde il controllo del suo vivere.
Mentre
il consumo brucia ogni valore trascendentale, i principi etici e
morali lo salvano, dando alla morte il senso di non fine, di nuovo
inizio proficuo.
È
tempo che le sia ridato il senso che si merita: quello di fine
dell'alternanza tra i periodi di gioia e fortuna e quelli delle
disgrazie, disavventure, inganni, falsa interpretazione dei principi
buoni per fini irrazionali e irrealizzabili anche nel loro senso
migliore, e di ritornare al concetto di inizio di una nuova
esistenza.
Con
questo non voglio affermare che non si debba cercare di migliorare la
vita dell'uomo, ma che su questo percorso non si dimentichi, o anche
solo sottovaluti, l'importanza fondamentale della transitorietà
della vita terrena.
Attenzione,
quindi, che queste capacità non ci mettano al servizio delle
energie diaboliche, il che comporterebbe la caduta definitiva
dell'uomo.
Il
confronto delle energie del bene e del male ci permettono di vivere,
sono la linfa della vita terrena, per cui sta all'uomo valutarle e
infine scegliere tra una vita nella elevazione o dannazione.
Così
come un atleta deve allenarsi per raggiungere la forma migliore, uno
scienziato deve impegnarsi a scoprire le formule delle scoperte
superiori, altrettanto deve impegnarsi chi vuole meritarsi l'accesso
agognato alle dimensioni superiori, sia qui come altrove.
Ognuno
di noi porta in sè il seme delle rivelazioni superiori.
Chiamiamolo
pure nostalgia dell'origine dalla quale l'uomo è stato
separato con la venuta in terra, chiamiamolo pure stimolo di
coscienza che va ascoltato per non perdersi nei vizi terreni dai
quali non c'è più uscita, esso è presente e
aspetta di essere preso in considerazione.
La
vita dell'uomo contiene in sè lo stimolo della salvezza e
della dannazione.
Ad
ognuno la scelta personale.
Il
mondo, oggi, è cambiato. La società è mutata in
meglio nel mondo cristianizzato, segno che le annunciazioni
cristiane, pur dopo lunghi e disumani conflitti avvenuti nel corso
dei tanti secoli addietro, hanno incominciato a portare frutti buoni.
Ma
se nel nostro mondo si vive meglio, così non è nel
resto del mondo.
Aggiungo
che il nostro vivere meglio è un vivere vuoto, leggero che
sazia solo il corpo, mentre lo spirito pretende di più e in
fretta.
Da
qui il sorgere di gravi problemi che non possono essere rimandati a
un domani senza data.
La
loro risoluzione richiede l'impegno di tutti gli stati del mondo,
perchè si tratta di creare un sistema economico fondato sul
risparmio delle risorse naturali, sulla rinuncia del superfluo,
affinchè nessuno rimanga escluso e sia costretto a vivere una
vita nella povertà assoluta.
E
proprio per questo, il mondo ha oggi bisogno di un nuovo Messia, di
uno che proponga il superamento dei fini economici del profitto, un
Messia quindi illuminato, carismatico, istruito, capace di condurre
l'Umanità nel terzo millennio.
Un
Messia che dia sì maggiore valore razionale alla vita, ma
senza trascurare il rapporto con il trascendente, perchè è
da lui che infine verremo salvati, ma questa volta senza sacrificio
personale per raggiungere il Padre nell'Aldilà, come fu
duemila anni fa.
Quindi
un Messia che non finisca crocifisso sulla Croce, ma che sappia
trattare e convincere i poteri forti del loro compito primario, che è
quello di impegnarsi per l'Umanità, che sappia parlare al
popolo minuto e convincerlo a impegnarsi di più per migliorare
le proprie condizioni di vita, perchè questo dipende anche da
lui.
Noto
qui, per esempio, la responsablità di ognuno nel controllo
delle nascite e nella tutela dell'ambiente.
Il
controllo delle nascite è diventato oggi un dovere
esistenziale al confronto di un incremento della popolazione in
crescendo che mette in pericolo il diritto di ogni nato di poter
vivere.
Un
Messia che sappia, quindi, trasmettere in maniera convincente i
vantaggi e i pericoli di questa nuova Era, perchè è più
complicata e pericolosa sotto ogni punto di vista, affinchè
l'uomo si senta responsabile delle sue azioni, delle sue pretese e
desideri quando fossero contrari al convivere in serenità.
Infine,
un Messia che convinca i popoli all'unione universale fondante sulla
differenza delle culture, perchè è la differenza delle
culture a rigenerare le energie della vita e la voglia per ognuno di
vivere.
Le
scoperte tecniche scientifiche hanno fatto un passo enorme in avanti,
ma dobbiamo stare attenti a interpretarle giustamente, perchè
ciò che era inderogabile duemila anni fa, non lo è più
oggi, in quanto le condizioni esistenziali sono cambiate.
Mi
è chiaro che tutto questo si riferisce tuttoggi a una sola
parte dell'Umanità, ma è già un passo in avanti
al confronto con il mondo di due mila anni fa.
Per
sopravvivere, l'Umanità ha bisogno di sapienti esploratori
dell'Universo, sapienti studiosi della medicina, sapienti maestri
nell'istruzione e nel campo sociale, sapienti propagatori dei
principi morali ed etici.
Il
futuro è il risultato della capacità dell'uomo a
scegliere uno stile di vita che conservi e non distrugga.
Attualmente
non mi sembra roseo, quando noto gli assillanti ed esplosivi problemi
economici e sociali che richiedono pronte ed eque soluzioni.
Se
questo non è abbastanza per convincere l'uomo a fare un passo
in avanti per la sua salvezza, allora vuol dire che è
destinato a scomparire nella massa amorfa dell'Universo.
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