Ezio
Bosso: quando musica e vita coincidono
di
Piera Maria Chessa
Lo
scorso 15 maggio se n’è andato un uomo speciale, un
musicista straordinario: Ezio Bosso. Aveva soltanto quarantotto
anni.
L’ho
saputo per puro caso e non volevo crederci, pur sapendo che purtroppo
era tutto vero.
Conoscevamo
Ezio relativamente da poco tempo, pur essendo così
straordinariamente bravo, sia come pianista che come direttore
d’orchestra, inizialmente non era certamente conosciuto come
avrebbe meritato.
E’
stato il palco del Festival di Sanremo, qualche tempo fa, a dargli
notorietà. Ed è stato da quel momento che noi tutti,
amanti della musica, ma non solo, abbiamo incominciato ad apprezzarlo
e amarlo.
Perché
noi, a un uomo e a un artista come Ezio Bosso abbiamo voluto bene. E
gli abbiamo voluto bene perché ci è venuto naturale
provare un sentimento bello, era uno che si conquistava senza fatica
l’apprezzamento degli altri.
Era
autentico, se stesso sempre, amabile e ironico. Uno che non indossava
maschere, che mostrava i propri sentimenti, che credeva fermamente
che la musica potesse unire le persone.
Era
un uomo libero, sebbene il corpo lo avesse tradito, ma lui ha
continuato a volare, fino alla fine.
Che
piacere ascoltarlo mentre suonava il pianoforte, e osservarlo mentre
dirigeva i suoi orchestrali!
Libero
nell’ascoltare dentro di sè quel dono meraviglioso che è
la musica, e poi la sua capacità nel condividerla faceva il
resto. Che bellezza!
Era
bello anche sentirlo parlare. Quanta fatica nell’esprimere un
pensiero o un’emozione, eppure, con quanta forza quel suo
sentire, quel suo sguardo ampio sul mondo, arrivava diretto e potente
al cuore di chi lo ascoltava!
Ha
sofferto molto, in questo periodo di quarantena dovuto alla pandemia.
Gli mancavano gli amici, i suoi musicisti, desiderava tanto poterli
incontrare. E aspettava con impazienza il giorno in cui finalmente
sarebbe potuto uscire.
Bastava
poco, veramente poco. E’ andato via prima.
A
noi rimane un enorme rimpianto, un vuoto immenso, perché il
suo mondo era immenso. In lui musica e vita coincidevano, la musica
era la sua vita.
Ci
rimarrà il ricordo di un uomo straordinario, il suo sorriso,
la passione, il coraggio, il suo non arrendersi mai davanti alla
malattia.
Lei
lo ha fermato, ma sarà la sua musica ad andare ancora molto
lontano.
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