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  Editoriali  »  Ezio Bosso: quando musica e vita coincidono, di Piera Maria Chessa 28/05/2020
 
Ezio Bosso: quando musica e vita coincidono

di Piera Maria Chessa



Lo scorso 15 maggio se n’è andato un uomo speciale, un musicista straordinario: Ezio Bosso. Aveva soltanto quarantotto anni.
L’ho saputo per puro caso e non volevo crederci, pur sapendo che purtroppo era tutto vero.
Conoscevamo Ezio relativamente da poco tempo, pur essendo così straordinariamente bravo, sia come pianista che come direttore d’orchestra, inizialmente non era certamente conosciuto come avrebbe meritato.
E’ stato il palco del Festival di Sanremo, qualche tempo fa, a dargli notorietà. Ed è stato da quel momento che noi tutti, amanti della musica, ma non solo, abbiamo incominciato ad apprezzarlo e amarlo.
Perché noi, a un uomo e a un artista come Ezio Bosso abbiamo voluto bene. E gli abbiamo voluto bene perché ci è venuto naturale provare un sentimento bello, era uno che si conquistava senza fatica l’apprezzamento degli altri.
Era autentico, se stesso sempre, amabile e ironico. Uno che non indossava maschere, che mostrava i propri sentimenti, che credeva fermamente che la musica potesse unire le persone.
Era un uomo libero, sebbene il corpo lo avesse tradito, ma lui ha continuato a volare, fino alla fine.
Che piacere ascoltarlo mentre suonava il pianoforte, e osservarlo mentre dirigeva i suoi orchestrali!
Libero nell’ascoltare dentro di sè quel dono meraviglioso che è la musica, e poi la sua capacità nel condividerla faceva il resto. Che bellezza!
Era bello anche sentirlo parlare. Quanta fatica nell’esprimere un pensiero o un’emozione, eppure, con quanta forza quel suo sentire, quel suo sguardo ampio sul mondo, arrivava diretto e potente al cuore di chi lo ascoltava!
Ha sofferto molto, in questo periodo di quarantena dovuto alla pandemia. Gli mancavano gli amici, i suoi musicisti, desiderava tanto poterli incontrare. E aspettava con impazienza il giorno in cui finalmente sarebbe potuto uscire.
Bastava poco, veramente poco. E’ andato via prima.
A noi rimane un enorme rimpianto, un vuoto immenso, perché il suo mondo era immenso. In lui musica e vita coincidevano, la musica era la sua vita.
Ci rimarrà il ricordo di un uomo straordinario, il suo sorriso, la passione, il coraggio, il suo non arrendersi mai davanti alla malattia.
Lei lo ha fermato, ma sarà la sua musica ad andare ancora molto lontano.

 
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