Liberi
pensieri sul divenire del futuro
di
Lorenzo Russo
L'uomo
ha bisogno di Dei buoni, che lo controllino e avvisino dei pericoli
che egli stesso si crea con i suoi comportamenti egocentrici, con il
suo voler essere buono senza usare la ragione.
Ha
bisogno di una istanza morale che si fondi sulla tradizione,
sull'educazione ricevuta dai suoi genitori, dai buoni maestri delle
scuole elementari.
La
vita deve diventare di nuovo focalizzata sul piccolo centro del
paese, affinchè non scompaia definitivamente l'identità
di appartenere a una Nazione con una cultura formatisi nel corso dei
secoli e quindi sentita e meritata fortemente.
Riconoscere
i pericoli che il globalismo in atto porta deve diventare un obbligo
civile per ogni cittadino, perchè egli deve diventare
cosciente della sua corresponsabilità per il futuro del
pianeta e dei suoi abitanti.
I
pericoli maggiori sono il dipendere dalla volontà dell'alta
finanza, delle a essa correlate banche centrali ed elite politiche,
che vogliono servi per realizzare il progetto di dominio mondiale.
A
loro interessa poco o nulla della identità dei popoli, quale
prodotto di lunghissime e alternanti vicissitudini storiche.
Presi
come sono dal concetto di essere più intelligenti ed istruiti,
si ritengono insostituibili per il bene del pianeta e di tutti i
popoli che lo abitano.
Si
elevano quindi loro stessi a capi, di tutti e tutto, perchè si
ritengono gli unici in possesso dei requisiti necessari a coprire
tale ruolo.
È
in atto un conflitto tra piccoli Dei, quali sono le nazioni con i
loro centri storici rispecchianti il difficile percorso seguito, il
loro linguaggio formatosi nel corso dei secoli, e grandi Dei che
guardano solo al dominio razionale e costrittivo e quindi senza
anima.
La
globalizzazione è, nell'attuale sistema economico del profitto
senza limiti, nemica dell'individuo, della sua creatività
fantasiosa con la quale è capace di creare coesistenza
pacifica nella tutela del differente.
È
questo che si dovrebbe considerare, per evitare che gli individui del
futuro diventino numeri in un sistema troppo rigido e autoritario per
essere buono e vivibile come esseri umani.
I
nuovi padroni detteranno la loro volontà e gli altri saranno
servi schedati secondo il tipo di impiego loro affidato.
I
nomi e cognomi spariranno e con loro la storia, la fantasia e i
sentimenti che li hanno creati.
Infine
il pianeta stesso non sarà altro che un deposito di immondizie
e scarti di produzione, di dati e numeri di prodotti catalogati, di
attrezzi e macchinari elettronici adibiti al controllo della
popolazione e a produrre quel tanto per sfamarla, e infine di quelli
speciali adibiti all'esplorazione dell'universo per impadronirsi di
altri pianeti dove poter sopravvivere.
Il
mondo come lo conosciamo non esisterà più, per cui
chiunque non si adotterà al sistema verrà isolato in un
posto recintato e sconosciuto.
Non
ci sarà più la possibilità di replicare, ancor
meno di ricorrere all'aiuto di un difensore legale, perche esisterà
unicamente la legalita del sistema, cioè quella a senso unico
e senza possibilità di ricorso.
La
democrazia cesserà di esistere; e qui aggiungo che sono i
cittadini stessi che causeranno il suo fallimento.
Lo
si nota già oggi, dove la politica è un occupare
poltrone e relative prebende e i cittadini non fanno nulla, per
negligenza, opportunismo personale, incoscienza sociale, in poche
parole menefreghismo generale.
La
classe delle elite ha già capito che è impossibile
governare questo mondo senza l'autorità e la impiegheranno
senza esitazione.
Le
cause di questo cambiamento sono molteplici, tra le quali mi sembra
che la più importante sia la mancanza di difesa dei principi
sani per la coesistenza umana, quali sono la morale e l'etica.
La
loro mancanza genera il dissesto sociale che è oggi in
aumento.
E
qui aggiungo, l'incapacità dell'uomo a praticare la
procreazione responsabile, la perdita dell'autorità dei
genitori sui figli, che crescono senza validi esempi da imitare.
Tutto
questo che ho descritto potrebbe accadere, se i popoli non
smetteranno di preoccuparsi solo del loro piccolo giardinetto, dove
vivono da ignoranti.
Non
pensano che il piccolo giardinetto non può esistere da solo,
perchè è parte di un insieme molto più grande,
complesso e insidioso e quindi capace di distruggere tutto senza
ragione e preavviso.
Se
l'individuo non è capace di vivere da solo, non lo è
neanche in una comunità priva delle regole di convivenza
solidale.
E
come la mettiamo con l'arte in tutte le sue espressioni, quali
poesia, scrittura, opere artistiche, musica, teatro ecc?
In
questo mondo che ho descritto non ci sarà posto per lei.
Naturalmente
il descritto è ipotetico. Potrebbe accadere, come risultare
una pura immaginazione, per cui mi auguro che l'Umanità sappia
prendere nel tempo dovuto le giuste decisioni che le garantiscano un
buon futuro.
È
sempre stato così per l'uomo, con riguardo al bene e al male.
Si avvicendono, con o senza la sua partecipazione.
Ma
oggi, e considerando la situazione ambientale, il forte sviluppo
demografico e lo stadio raggiunto degli armamenti, esiste realmente
il pericolo della sua estinzione.
Non
rimane che sperare che i saggi e intelligenti riescano a prendere le
redini nelle loro mani, affinchè l'Homo Sapiens possa
sopravvivere, se non in terra, almeno altrove.
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