Pasqua
2021
di
Lorenzo Russo
Esempi
da seguire, sul come vivere meglio socialmente, ne abbiamo tanti.
Il
problema sta nel non essere in grado di seguirli, perchè
troppo dominati dallo stimolo di dominio, dal voler stare meglio, dal
timore di essere sopraffatti, così che il prossimo, quello non
conosciuto e non stimato, viene affrontato con diffida, cautela.
Ma
qui bisogna discernere; per esempio, il diritto di poter spostarsi
dove si vuole, perchè non è praticabile
nell'immigrazione continua in massa e quando il nuovo arrivato
risultasse difficilmente inseribile nel processo lavorativo e nel
costrutto sociale del paese ospitante.
Esistono
certamente altre forme di aiuto che non causano spostamenti massicci,
se solo i paesi forti volessero accordarsi sui temi di carattere
economico, sociale e religioso, invece che combattersi per l'egemonia
su tutto e tutti.
Le
cause del dover essere cauti li trovo nel sistema economico del
profitto che, pur essendo migliore di quello che distribuirebbe il
benessere creato senza tener conto del merito acquisito, non riesce a
creare i necessari posti di lavoro per una popolazione mondiale
sempre in crescita.
A
cosa servono le bellissime comunicazioni fondanti sul vivere meglio
nell'unione, con uguali diritti e doveri, quando non sono
realizzabili.
Allora
è meglio lasciare che il tutto rimanga com'è, perchè
anche così si sono raggiunti dei risultati buoni.
Prendo,
ora, spunto dalla rievocazione annuale della nascita del redentore
dell'Umanità, per chiedermi cosa si debba fare per migliorare
la coscienza sociale dell'uomo, perchè è da qui che si
dovrebbe ripartire.
Educazione,
istruzione, reddito fino a un limite riconoscibile con i meriti
acquisiti, sanità basata sul principio che va bene curarsi ma
non ad oltranza e senza che crei costi elevati, perchè il
nascere ha già in sè il dover morire e solo in questo
senso si alimentarebbe lo stimolo di essere in vita non per
invecchiare senza limiti, divertirsi, diventare più benestante
e dominante, ma per migliorare il proprio livello di coscienza ed
intelletto, con il quale lasciare ai posteri una migliore
testimonianza della propria venuta.
È,
quindi, un progetto evolutivo, quello che detraggo dalle
annunciazioni del salvatore dell'Umanità.
Ma
Cristo aveva intuito che l'uomo non è educabile nel suo senso
perchè non è ancora maturato nella sua composizione
fisiobiologica?
I
poveri e diseredati del suo tempo furono attirati dalle sue
annunciazioni, questo sì, ma non perchè si sentirono di
acchito di uguale valore dei potenti che li oltraggiavano e
sfruttavano, bensì perchè si sentirono difesi e
incoraggiati a seguirlo.
Divennero,
infatti, temerari, fino a non temere le persecuzioni, addirittura la
morte, che fu assunta come premio per raggiungere il Padre celeste.
Furono
perdenti in questa vita dominata dalla retrogradezza e ignoranza, ma
vincitori nell'altra che fu loro promessa.
Cristo,
un capo da seguire a occhi chiusi, ma con il cuore aperto, fino a
morire nell'estasi della liberazione?
La
storia dei secoli scorsi ci riporta come le autorità
ecclesiastiche, a volte in combutta con quelle politiche quando si
trattò di consolidare il potere, presero decisioni drastiche
contro chiunque avesse messo in dubbio la loro autorità.
Conseguentemente
posso affermare che anche il cristianesimo ebbe i suoi periodi
oscuri, durante i quali i suoi rappresentanti peccarono di falsità,
ipocrisia e prepotenza per mantenere il potere.
Le
vittime dei loro abusi furono condannate al rogo ; le persecuzioni e
le condanne furono eseguite esemplarmente in pubblico per intimorire
il popolo, mantenerlo muto, incapace di reagire.
La
giustificazione delle condanne era sempre la stessa: l'accusato
veniva incolpato di eresia, di spiritismo e diavolerie varie, per cui
era dovere della madre chiesa di riportarlo nel suo gregge.
I
non salvabili venivano, così, condannati a morte.
Ed
era addirittura un giorno di festa per chi non era imparentato o
anche solo amico della vittima.
È
un fatto che dimostra quanto i reggenti del potere potessero influire
sul popolo minuto, da poter contare sulla sua accondiscendenza.
Ignoranza
e costrizione, alimentate dal timore di cadere in disgrazia,
spingevano i sottomessi a stare dalla parte dei forti per sentirsi
loro stessi protetti.
Il
motto era: meglio non cambiare nulla per non rischiare la pena della
forca.
Simbolicamente
le vittime venivano, ebbene, condannate due volte.
Ma
il cristianesimo non può fallire, perchè è la
fiamma della redenzione dell'uomo.
L'imperatore
Costantino si servì dei simboli cristiani per motivi di
tattica psicologica nel momento in cui affrontò il suo
avversario.
Su
consiglio di sua moglie, seguace della nuova dottrina, e nel
riconoscere che la tradizione pagana non aveva futuro, accettò
il nuovo pur di mantenere il potere.
La
sua vittoria aprì le porte del vasto impero romano alla nuova
religione, e qui mi chiedo come potesse restare incrollabile il
principio cristiano di non uccidere, di non dominare con la forza, di
andare incontro al prossimo con fiducia e comprensione, considerato
che la sua diffusione fu eseguita con metodi barbari.
Da
qui ne deduco che il confronto tra le forze dimensionali e quelle
futuristiche spirituali sia di lunghissima durata, anzi non abbia
fine in questa vita.
Il
tempo che ne scorre non ha importanza, non si misura in secoli, bensì
in millenni.
Cristo
ebbe vita breve, quel tanto per portare a termine il suo compito, ma
le sue annunciazione, pur tra gli alti e i bassi risultati che
ebbero, sono sempre vive e seguite.
Questo,
anche se i primi cristiani riuscirono a praticarle per solo una
settantina di anni.
Nel
suo fondamento, il cristianesimo è una ideologia il cui scopo
è di aiutare l'uomo a superare la sua retrogradezza terrena,
una ideologia liberatoria evolutiva e costante.
Io
sono attualmente propenso a vedere nell'Umanità una energia
che si moltiplica in tante particelle ognuna delle quali sta per un
singolo individuo.
E
qui vedo nel Cristianesimo l'energia che unisce le particelle nel
tempo a venire.
Ed
oggi sembra di rivivere questa energia nella ideologia mondialista di
unire i popoli di tutta la terra.
Ma
una domanda è lecita: sono i suoi seguaci veramente credibili,
o agiscono come agirono nel corso dei secoli i loro predecessori,
dando luogo ai tempi più oscuri del cristianesimo?
Cosa
pensare, quando la storia ci riporta che è sempre la
dimensione nella quale si vive a dettare la sua volontà?
E
qui mi chiedo: fino a quando?
Aspettare
e osservare il divenire di questa onda mondialista non porta a nulla,
per cui è tempo di prendere una decisione seria e di vivere in
essa.
E
cosa pensare di Gesù, un uomo carico di visioni, una energia
spenta a metà strada della sua vita.
Un
uomo altamente considerato, non solo per ciò che annunciò,
ma ancor più per essersi stato fedele fino alla fine, un alito
di speranza nella prigionia terrena.
Buona
Pasqua ai lettori, che la vostra decisione sia di coscienza, ma che
sia anche aperta verso il nuovo, affinchè il vecchio venga
ricaricato di energie, e che siano più buone e sane.
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