Ricordando
la mia e nostra cara amica Graziella Cappelli
di
Piera Maria Chessa
Graziella
è andata via nel settembre dello scorso anno. Lo ha fatto con
discrezione, in punta di piedi, con grandissima dignità,
perché lei era così.
Oggi è una giornata
speciale per la nostra Italia: il 25 aprile, giorno della
Liberazione. Una data che nessun italiano per bene può
dimenticare, e ieri, che era la vigilia, ne ho parlato un po’,
proprio per non dimenticare.
Ma questo giorno lo ricordo e lo
ricorderò anche perché è la data di nascita di
Graziella.
Il 25 aprile del 1945 nasceva una bambina minuta, con
due occhi luminosi, uno sguardo penetrante e una cascata di capelli
neri meravigliosi. Credo che fosse già molto bella.
Io
non la conobbi allora, non ero ancora nata, ma tanti anni dopo, sì,
per questo mi piace immaginarla così anche in quel momento.
La
sua vita, almeno per un tratto, non è stata molto facile, però
a lei ha regalato qualcosa di straordinario: la passione per la
scrittura, sia in versi che in prosa. Mi pare di aver capito che uno
dei suoi nonni avesse la stessa passione, è molto probabile
quindi che sia stato lui a trasmettergliela.
Graziella ha
scritto tanto, sua figlia Lara ne è testimone, ed è
anche grazie a lei che su facebook possiamo continuare a leggere
testi già noti ma anche inediti.
Manca molto la sua
presenza, i suoi versi così incisivi, la sua prosa che
talvolta diventa poesia. Manca la possibilità di guardare
ancora la natura con i suoi occhi sempre attenti, lei che la
osservava minuziosamente, e così bene la descriveva e la
“viveva”. Manca il suo grande affetto per gli animali, i
gatti , in particolare, ma anche l’empatia, il suo modo di
abbracciare quell’umanità che chiamiamo “bella”,
dove non esiste la cattiveria, e anche la severità
nell’esprimere con schiettezza giudizi negativi su ciò
che nella società non le piaceva.
Io ho avuto modo di
chiacchierare al telefono con lei, di raccontarci un po’ di
cose. Aveva una risata cristallina, ed essendo toscana, una parlata
molto simpatica e coinvolgente. Davvero un bel ricordo.
Sono
passati un po’ di mesi da quando non c’è più,
ma il dispiacere è ancora grande, e lo sarà sempre.
Ci
sono, per fortuna, delle persone così speciali che
attraversano la tua vita lasciandoti in dono tante cose belle, mi
ritengo fortunata, perché di persone così ne ho
incontrato alcune, e devo dir loro grazie per i doni che mi hanno
fatto e non mi abbandonano più. Una di queste è
indubbiamente Graziella.
Ho due libri scritti da lei, uno in
versi e l’altro in prosa, entrambi molto cari, così come
mi sono care le due dediche che mi ha lasciato.
Oggi sarà
anche lei a raccontare di sè.
Buon
compleanno, Graziella.
Le
rondini
Sono
tornate
a sorvolare
la casa di pietra
ai margini del
bosco.
S’apre
il cielo
ai garriti
di frecce piumate e
tra le fronde
inverdite
riecheggiano
altri gridi
altri frulli.
Esulta
il cuore
spalanca finestre
ad aria nuova
si fa piccolo
nido
negli anfratti
del muro a sud
si accoccola.
Mi
manchi…
Mite
Morgana
mantello
morbido
magico
musicale
miagolio.
Micia
mia
migrata
mistica
memoria
melanconica
m’avvolge.
(Dalla
raccolta “Nel
palazzo dell’ombra – Poesie“, di Graziella
Cappelli –
Ibiskos
Editrice Risolo)
https://pieramariachessa.wordpress.com/
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