Per chi
ama poetare
di Renzo Montagnoli
Sono trascorsi
all'incirca sei anni da quando, del tutto casualmente, mi sono imbattuto in un
sito internet a cui devo molto.
Ero in un brutto periodo,
solo e disperato per la morte di mia moglie avvenuta alcuni mesi prima. Il
dolore della perdita si era attenuato, ma dentro di me c'era come una lama
tagliente che continuava a restare conficcata e che, soprattutto la sera,
scavava nel mio animo. Non volevo compatirmi, ma avevo la necessità di sfogarmi
e allora scrivevo versi che, più che poesie, erano urla strozzate. Poi mettevo
tutto in un cassetto: le pagine, il mio dolore, la mia solitudine e per qualche
ora la lama stava ferma.
Un giorno, mentre giravo
a caso su Internet, mi sono imbattuto in un sito con un piacevole sfondo
azzurro e che portava come intestazione Poetare.it poesia per
tutti. Ho cominciato a sfogliare, a leggere i sentimenti e le emozioni di
altre persone, ho trovato una piazza virtuale in cui poter esser presente con
il mio animo travagliato. Non ho solo letto, ma ho cominciato a partecipare
anch'io inviando i primi testi e da allora continuo a farlo.
Penso di non esagerare se
dico che Poetare mi ha aiutato non
poco a superare il periodo difficile, mi ha fatto sentire meno solo, mi ha
stimolato a poco a poco a scrivere poesie non solo per uno sfogo, ma per
partecipare con gli altri alle impressioni della vita, in una condivisione di
interessi per una forma artistica spesso snobbata, ma che è la più antica e al
tempo stesso la più moderna.
Il Prof. Lorenzo De Ninis, dominus del sito, è stato prodigo di consigli e mi
ha aiutato dimostrandomi un'amicizia che è poi effettivamente intervenuta. La
sua disponibilità è sempre presente: gli ho chiesto di mettere una sezione per
i racconti e lui l'ha messa, così come ha aderito subito alla mia proposta di
farvi apparire anche recensioni.
Senza Poetare.it non sarei mai riuscito
ad arrivare a pubblicare, né avrei mai potuto considerare la poesia come
un'autentica passione, ma soprattutto non posso dimenticare l'aiuto in quei
giorni di dolore e di profonda depressione.
Tuttavia, non vorrei che
si pensasse che questo editoriale costituisca una forma di ringraziamento per
una realtà internet trascurabile, perché ci troviamo invece in presenza di una pregevole
struttura culturale.
Su Poetare non compaiono solo poesie, racconti, commenti, recensioni,
bandi di concorsi letterari, ma c'è anche una preziosa sezione didattica di
grande utilità per chi si accinge a scrivere poesie, anzi potrei dire che
riesce a riunire due aspetti spesso divisi, ma che qui si trovano perfettamente
realizzati e fruibili: la teoria e la pratica.
Basta guardare in home page il menù di sinistra e cliccare per esempio su Metrica
e si comprenderà subito quello che ho inteso dire. Indubbiamente il fatto che
il Prof. De Ninis insegnasse Lettere è stato di
notevole aiuto, ma il risultato non sarebbe stato così valido se lo stesso De Ninis non amasse anche lui scrivere poesie con cui ha
sperimentato la teoria, rappresentando poi l'applicazione pratica in modo
esauriente e facilmente fruibile.
Vi invito perciò a
visitare questo sito e a partecipare, come faccio io ancor oggi.
Il link è questo:
http://www.poetare.it/
Per ulteriori
delucidazioni e anche affinché possiate comprendere la valenza, indiscutibile
peraltro, di Poetare ho ritenuto
opportuno intervistare il suo ideatore.
Intervista a Lorenzo De Ninis,
dominus del sito letterario “Poetare”
“Poetare” è un sito letterario da tempo assai conosciuto. Quando,
come e con che finalità è nato?
Poetare.it è stato pubblicato il 19/04/2002 dopo
otto mesi di gestazione. In origine doveva essere dedicato anche ai racconti,
ma poi ho preferito puntare solo sulla poesia. Successivamente sono tornato al
progetto iniziale, anche se nel sito manca la parte, diciamo, didattica
riguardo ai racconti.
Molta cura è stata dedicata ai
contenuti, alla ricerca di testi poetici della letteratura classica,
specialmente quella greca, romana e italiana, testi che hanno accompagnato
schiere di adolescenti. Infatti, ai giovani era rivolto il sito e quasi tutti i
testi proposti erano stati studiati con pieno soddisfacimento dalla stragrande
maggioranza dei miei alunni.
Il sito propone un percorso tematico
con l'obiettivo finale di condurre il lettore (giovane e no) a crearsi un
bagaglio culturale tale che gli dia lo strumento di poter apprezzare e scrivere
poesie anche attraverso l'analisi della metrica e delle figure retoriche.
Ho voluto un sito semplice (ma non
banale), agile, facilmente navigabile; ho cercato di ricreare on line la funzione del libro di facile consultazione e
lettura, libro, tipo pocket, tanto per intenderci, che puoi portarti dietro,
che puoi metterti in tasca, che puoi sfogliare senza il rischio di tagliarti i
polpastrelli con i fogli costosi e belli della carta patinata.
Naturalmente, per mettere in pratica la
capacità acquisita della composizione poetica, il sito pubblica i testi poetici
e narrativi dei lettori, purché non siano offensivi.
In definitiva ciò che mi interessa è
spingere il lettore a scrivere poesie e racconti, ad emozionarsi, esprimendo i
propri sentimenti e le proprie esperienze.
I propositi indubbiamente
sono assai buoni e mi sembra che anche i risultati lo siano altrettanto. Questa
possibilità di pubblicare, magari dopo aver seguito il percorso cognitivo di
cui hai accennato, rappresenta lo sbocco di una forma di acculturamento di
ampia portata. Inoltre, autori esordienti hanno la possibilità di mettersi in
luce e di confrontarsi. Non ritieni che sarebbe opportuno ormai integrare la
parte didattica con riguardo alla narrativa?
Penso che, a distanza di sette anni, preparare una guida allo
scrivere, inserita in Poetare, non sia più attuale e confacente alla struttura
del sito; apparirebbe come una aggiunta tardiva. C'è
poi da considerare che nel web vi sono moltissimi siti
che già trattano di narrativa in modo egregio. Preferisco lasciare la parte
riguardante i racconti così com'è, anche in vista del fatto che i narratori
sono per lo più gli stessi poeti del sito. Ho voluto offrire un'opportunità in
più che molti di essi hanno colto.
Sarebbe interessante, invece, creare un sito parallelo a Poetare, ma tempo e risorse scarseggiano, e poi Poetare (lo
dice il nome stesso) è rivolto espressamente alla poesia e tale desidero che
rimanga.
Dalla risposta deduco che
tu preferisci valorizzare maggiormente la poesia. Al riguardo, considerato che
anche tu sei un autore con lo pseudonimo Nino Silenzi, che cos'è per te la
poesia?
Mi aspettavo questa domanda, ma non ho preparato la risposta.
Avrei potuto presentare una sintesi di ciò che a riguardo hanno scritto i più
grandi poeti e così fare, forse, bella figura. Ma non mi va. Ad essere schietto
non saprei risponderti, se non col dirti che per me la poesia è una cosa
naturale, nel senso che si è sviluppata inconsciamente
in me fin da quando, bambino, ascoltavo con gioia le filastrocche recitate in
italiano e dialetto da mia madre e poi a scuola mi piaceva leggerle, sentirle e
impararle a memoria.
Sui quindici, sedici anni cominciai a buttar giù dei versi
“liberi”, dove mi capitava, ma non con l'intento di scrivere poesie o
addirittura con la presunzione di sentirmi un poeta; scriverle mi veniva
spontaneo.
Col tempo qualcosa è cambiato: adesso so che la composizione non è
semplice sfogo, poiché richiede ispirazione, metodo, conoscenze culturali e
tecniche, impegno, e che nulla si improvvisa.
Ecco che cos'è per me la poesia: lo
strumento migliore per creare, comunicare idee, progetti, emozioni e
sentimenti, cioè l'espressione più profonda dell'essere umano: l'essenza
dell'interiorità.
Sì, risposta schietta e
come tale sempre originale. Quali sono i poeti che maggiormente hanno
esercitato il loro ascendente su di te e per quale motivo?
Mi cogli impreparato. Dovrei dirti tutti e nessuno, perché non ci
ho mai pensato. Certamente nel corso degli studi e delle letture alcuni poeti
senz'altro mi hanno influenzato, forse senza che me ne rendessi conto,
plasmandomi con la loro efficacia e la loro tecnica di esporre momenti
importanti della loro vita e della vita di tutti gli uomini. Mi riferisco alla
poesia universale. In tal senso è per me fondamentale il rapporto uomo interiore-paesaggio esteriore. I lirici greci e poi via via tutti i più grandi poeti della tradizione letteraria
italiana hanno sempre privilegiato tale aspetto: si parte dalla natura per
sondare il proprio animo, quasi un'osmosi di sentimenti reciproci, come se la
natura avesse un'anima. Penso al Petrarca, al Tasso, al Leopardi, ad Ungaretti,
a Quasimodo ed anche a Montale. Ve ne sarebbero molti altri da citare, ma è
inutile stendere un prolisso elenco di nomi.
Devo molto alla poesia del Novecento, che comunque si colloca
nell'alveo della miglior poesia italiana. Ciò vale per tutti gli aspetti del
comporre, escluso forse per il supporto tecnico-canonico della stesura dei
versi. Aggiungerei che non c'è mai un
netto distacco tra poeti del passato e del presente, ma che invece sono uniti
dal legame armonico della cultura poetica.
Poetare indubbiamente
consente a un autore di esporre le sue opere, coinvolgendolo peraltro in un
rapporto di acculturamento che deriva dal leggere i testi degli altri poeti
presenti. Questo senza dubbio è un merito notevole e mi sembra che siano
presenti artisti che hanno delle qualità potenziali anche se
non hanno ancora raggiunto riconoscimenti ufficiali. Non sono molti, in verità,
ma è nella logica che il numero sia ristretto; peraltro la qualità complessiva
è a mio avviso più che discreta. Sei di questa opinione?
Bisognerebbe mettersi d'accordo su “pochi” o “molti”. Comunque non
è detto che un poeta per forza debba raggiungere un riconoscimento ufficiale.
Può darsi che nemmeno gli interessi tanto. Se prendiamo in esame i poeti che
hanno pubblicato un numero consistente di componimenti, allora posso affermare
che sono molti i poeti promettenti; se invece analizziamo la generalità dei
poeti del sito (circa duemila), devo ammettere che sono pochi. Ma non è questo
il punto. Il sito è nato per ospitare tutti, non con l'intento di stilare
graduatorie, di dire che Tizio è più bravo di Caio, ma per promuovere la poesia
e permettere a chiunque di rendere partecipe gli altri delle proprie emozioni e
sentimenti in modo paritario.
Sono i lettori a stabilire la grandezza di un autore, tante volte,
purtroppo, post mortem.
Concordo sulla qualità complessiva dei “miei” poeti, molti dei
quali, a dir la verità, non sfigurerebbero di apparire nelle librerie.
Hai in programma qualche
implementazione del sito? In buona sostanza, hai in animo di arricchire
ulteriormente il tuo portale con nuovi servizi?
Penso di migliorare il sito, arricchendo le sezioni con temi e
testi poetici nuovi. Prima di ampliare la gamma dei servizi, preferisco rendere
più completi ed efficienti gli argomenti già presenti. Non vorrei che il sito
diventasse un contenitore pieno di cose superflue o scarsamente utilizzate.
A Lorenzo i miei
ringraziamenti e a voi che leggete l'arrivederci su Poetare.it.