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  Editoriali  »  Per chi ama poetare, di Renzo Montagnoli 20/03/2009
 

Per chi ama poetare

di Renzo Montagnoli

 

Sono trascorsi all'incirca sei anni da quando, del tutto casualmente, mi sono imbattuto in un sito internet a cui devo molto.

Ero in un brutto periodo, solo e disperato per la morte di mia moglie avvenuta alcuni mesi prima. Il dolore della perdita si era attenuato, ma dentro di me c'era come una lama tagliente che continuava a restare conficcata e che, soprattutto la sera, scavava nel mio animo. Non volevo compatirmi, ma avevo la necessità di sfogarmi e allora scrivevo versi che, più che poesie, erano urla strozzate. Poi mettevo tutto in un cassetto: le pagine, il mio dolore, la mia solitudine e per qualche ora la lama stava ferma.

Un giorno, mentre giravo a caso su Internet, mi sono imbattuto in un sito con un piacevole sfondo azzurro e che portava come intestazione Poetare.it poesia per tutti. Ho cominciato a sfogliare, a leggere i sentimenti e le emozioni di altre persone, ho trovato una piazza virtuale in cui poter esser presente con il mio animo travagliato. Non ho solo letto, ma ho cominciato a partecipare anch'io inviando i primi testi e da allora continuo a farlo.

Penso di non esagerare se dico che Poetare mi ha aiutato non poco a superare il periodo difficile, mi ha fatto sentire meno solo, mi ha stimolato a poco a poco a scrivere poesie non solo per uno sfogo, ma per partecipare con gli altri alle impressioni della vita, in una condivisione di interessi per una forma artistica spesso snobbata, ma che è la più antica e al tempo stesso la più moderna.

Il Prof. Lorenzo De Ninis, dominus del sito, è stato prodigo di consigli e mi ha aiutato dimostrandomi un'amicizia che è poi effettivamente intervenuta. La sua disponibilità è sempre presente: gli ho chiesto di mettere una sezione per i racconti e lui l'ha messa, così come ha aderito subito alla mia proposta di farvi apparire anche recensioni.

Senza Poetare.it non sarei mai riuscito ad arrivare a pubblicare, né avrei mai potuto considerare la poesia come un'autentica passione, ma soprattutto non posso dimenticare l'aiuto in quei giorni di dolore e di profonda depressione.

Tuttavia, non vorrei che si pensasse che questo editoriale costituisca una forma di ringraziamento per una realtà internet trascurabile, perché ci troviamo  invece in presenza di una pregevole struttura culturale.

Su Poetare non compaiono solo poesie, racconti, commenti, recensioni, bandi di concorsi letterari, ma c'è anche una preziosa sezione didattica di grande utilità per chi si accinge a scrivere poesie, anzi potrei dire che riesce a riunire due aspetti spesso divisi, ma che qui si trovano perfettamente realizzati e fruibili: la teoria e la pratica.

Basta guardare in home page il menù di sinistra e cliccare per esempio su Metrica e si comprenderà subito quello che ho inteso dire. Indubbiamente il fatto che il Prof. De Ninis insegnasse Lettere è stato di notevole aiuto, ma il risultato non sarebbe stato così valido se lo stesso De Ninis non amasse anche lui scrivere poesie con cui ha sperimentato la teoria, rappresentando poi l'applicazione pratica in modo esauriente e facilmente fruibile.

Vi invito perciò a visitare questo sito e a partecipare, come faccio io ancor oggi.

Il link è questo:

 

http://www.poetare.it/

 

Per ulteriori delucidazioni e anche affinché possiate comprendere la valenza, indiscutibile peraltro, di Poetare ho ritenuto opportuno intervistare il suo ideatore. 

 

 

Intervista a Lorenzo De Ninis, dominus del sito letterario “Poetare”

 

 

“Poetare” è un sito letterario da tempo assai conosciuto. Quando, come e con che finalità è nato?

 

Poetare.it è stato pubblicato il 19/04/2002 dopo otto mesi di gestazione. In origine doveva essere dedicato anche ai racconti, ma poi ho preferito puntare solo sulla poesia. Successivamente sono tornato al progetto iniziale, anche se nel sito manca la parte, diciamo, didattica riguardo ai racconti.

Molta cura è stata dedicata ai contenuti, alla ricerca di testi poetici della letteratura classica, specialmente quella greca, romana e italiana, testi che hanno accompagnato schiere di adolescenti. Infatti, ai giovani era rivolto il sito e quasi tutti i testi proposti erano stati studiati con pieno soddisfacimento dalla stragrande maggioranza dei miei alunni.

Il sito propone un percorso tematico con l'obiettivo finale di condurre il lettore (giovane e no) a crearsi un bagaglio culturale tale che gli dia lo strumento di poter apprezzare e scrivere poesie anche attraverso l'analisi della metrica e delle figure retoriche.

Ho voluto un sito semplice (ma non banale), agile, facilmente navigabile; ho cercato di ricreare on line la funzione del libro di facile consultazione e lettura, libro, tipo pocket, tanto per intenderci, che puoi portarti dietro, che puoi metterti in tasca, che puoi sfogliare senza il rischio di tagliarti i polpastrelli con i fogli costosi e belli della carta patinata.

Naturalmente, per mettere in pratica la capacità acquisita della composizione poetica, il sito pubblica i testi poetici e narrativi dei lettori, purché non siano offensivi.

In definitiva ciò che mi interessa è spingere il lettore a scrivere poesie e racconti, ad emozionarsi, esprimendo i propri sentimenti e le proprie esperienze.

 

 

I propositi indubbiamente sono assai buoni e mi sembra che anche i risultati lo siano altrettanto. Questa possibilità di pubblicare, magari dopo aver seguito il percorso cognitivo di cui hai accennato, rappresenta lo sbocco di una forma di acculturamento di ampia portata. Inoltre, autori esordienti hanno la possibilità di mettersi in luce e di confrontarsi. Non ritieni che sarebbe opportuno ormai integrare la parte didattica con riguardo alla narrativa?

 

Penso che, a distanza di sette anni, preparare una guida allo scrivere, inserita in Poetare, non sia più attuale e confacente alla struttura del sito; apparirebbe come una aggiunta tardiva. C'è poi da considerare che nel web vi sono moltissimi siti che già trattano di narrativa in modo egregio. Preferisco lasciare la parte riguardante i racconti così com'è, anche in vista del fatto che i narratori sono per lo più gli stessi poeti del sito. Ho voluto offrire un'opportunità in più che molti di essi hanno colto.

Sarebbe interessante, invece, creare un sito parallelo a Poetare, ma tempo e risorse scarseggiano, e poi Poetare (lo dice il nome stesso) è rivolto espressamente alla poesia e tale desidero che rimanga.

 

 

Dalla risposta deduco che tu preferisci valorizzare maggiormente la poesia. Al riguardo, considerato che anche tu sei un autore con lo pseudonimo Nino Silenzi, che cos'è per te la poesia?

 

Mi aspettavo questa domanda, ma non ho preparato la risposta. Avrei potuto presentare una sintesi di ciò che a riguardo hanno scritto i più grandi poeti e così fare, forse, bella figura. Ma non mi va. Ad essere schietto non saprei risponderti, se non col dirti che per me la poesia è una cosa naturale, nel senso che si è sviluppata inconsciamente in me fin da quando, bambino, ascoltavo con gioia le filastrocche recitate in italiano e dialetto da mia madre e poi a scuola mi piaceva leggerle, sentirle e impararle a memoria.

Sui quindici, sedici anni cominciai a buttar giù dei versi “liberi”, dove mi capitava, ma non con l'intento di scrivere poesie o addirittura con la presunzione di sentirmi un poeta; scriverle mi veniva spontaneo.

Col tempo qualcosa è cambiato: adesso so che la composizione non è semplice sfogo, poiché richiede ispirazione, metodo, conoscenze culturali e tecniche, impegno, e che nulla si improvvisa.

Ecco che cos'è per me la poesia: lo strumento migliore per creare, comunicare idee, progetti, emozioni e sentimenti, cioè l'espressione più profonda dell'essere umano: l'essenza dell'interiorità.

 

 

Sì, risposta schietta e come tale sempre originale. Quali sono i poeti che maggiormente hanno esercitato il loro ascendente su di te e per quale motivo?

 

Mi cogli impreparato. Dovrei dirti tutti e nessuno, perché non ci ho mai pensato. Certamente nel corso degli studi e delle letture alcuni poeti senz'altro mi hanno influenzato, forse senza che me ne rendessi conto, plasmandomi con la loro efficacia e la loro tecnica di esporre momenti importanti della loro vita e della vita di tutti gli uomini. Mi riferisco alla poesia universale. In tal senso è per me fondamentale il rapporto uomo interiore-paesaggio esteriore. I lirici greci e poi via via tutti i più grandi poeti della tradizione letteraria italiana hanno sempre privilegiato tale aspetto: si parte dalla natura per sondare il proprio animo, quasi un'osmosi di sentimenti reciproci, come se la natura avesse un'anima. Penso al Petrarca, al Tasso, al Leopardi, ad Ungaretti, a Quasimodo ed anche a Montale. Ve ne sarebbero molti altri da citare, ma è inutile stendere un prolisso elenco di nomi.

Devo molto alla poesia del Novecento, che comunque si colloca nell'alveo della miglior poesia italiana. Ciò vale per tutti gli aspetti del comporre, escluso forse per il supporto tecnico-canonico della stesura dei versi.  Aggiungerei che non c'è mai un netto distacco tra poeti del passato e del presente, ma che invece sono uniti dal legame armonico della cultura poetica.

 

 

Poetare indubbiamente consente a un autore di esporre le sue opere, coinvolgendolo peraltro in un rapporto di acculturamento che deriva dal leggere i testi degli altri poeti presenti. Questo senza dubbio è un merito notevole e mi sembra che siano presenti artisti che hanno delle qualità potenziali anche se non hanno ancora raggiunto riconoscimenti ufficiali. Non sono molti, in verità, ma è nella logica che il numero sia ristretto; peraltro la qualità complessiva è a mio avviso più che discreta. Sei di questa opinione?

 

Bisognerebbe mettersi d'accordo su “pochi” o “molti”. Comunque non è detto che un poeta per forza debba raggiungere un riconoscimento ufficiale. Può darsi che nemmeno gli interessi tanto. Se prendiamo in esame i poeti che hanno pubblicato un numero consistente di componimenti, allora posso affermare che sono molti i poeti promettenti; se invece analizziamo la generalità dei poeti del sito (circa duemila), devo ammettere che sono pochi. Ma non è questo il punto. Il sito è nato per ospitare tutti, non con l'intento di stilare graduatorie, di dire che Tizio è più bravo di Caio, ma per promuovere la poesia e permettere a chiunque di rendere partecipe gli altri delle proprie emozioni e sentimenti in modo paritario.

Sono i lettori a stabilire la grandezza di un autore, tante volte, purtroppo, post mortem.

Concordo sulla qualità complessiva dei “miei” poeti, molti dei quali, a dir la verità, non sfigurerebbero di apparire nelle librerie.

 

 

Hai in programma qualche implementazione del sito? In buona sostanza, hai in animo di arricchire ulteriormente il tuo portale con nuovi servizi?

 

Penso di migliorare il sito, arricchendo le sezioni con temi e testi poetici nuovi. Prima di ampliare la gamma dei servizi, preferisco rendere più completi ed efficienti gli argomenti già presenti. Non vorrei che il sito diventasse un contenitore pieno di cose superflue o scarsamente utilizzate.

 

 

A Lorenzo i miei ringraziamenti e a voi che leggete l'arrivederci su Poetare.it.

 

 

 
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