Anima
e corpo in ginnica tenuta
di
Aurelio Zucchi
Hai
mai provato, figlio mio,
ad
inseguire il veloce tempo
in
modo da non perderlo di vista
neanche
quando improvvisamente
imbocca
la più stretta delle curve?
A
tallonarlo, senza alcuna tregua,
fino
al preciso punto d’affiancarlo?
Io
sì, nella continua corsa,
anima
e corpo in ginnica tenuta,
col
travagliato sogno del campione
che
tenta la sua migliore impresa.
E
hai mai provato, figlio mio,
a
superarlo, il veloce tempo,
ed
esser tu a fare l’andatura
coprendo
a ritroso il tragitto
ed
esser tallonato senza sosta?
A
mantenere almeno una distanza
per
essere sicuro d’aver vinto?
Io
sì, nella continua corsa,
anima
e corpo in ginnica tenuta,
col
travagliato sogno del campione
che
giunge infine all’agognata meta.
Guarda
d’oggi cielo, terra e mare
e
scova tu, se ne sarai capace,
bellezze
nuove da incastonare.
Ti
aiuterà ad indossar la vita.
Ma
non dimenticare, figlio mio,
di
riguardare cielo, terra e mare
e
d’essere capace a scovar domani
bellezze
antiche da cristallizzare.
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