Abisso
di
Anna Maria Ercilli
Non
c´è abisso che contenga
il
sonno, dorme il corpo abbandonato
lavoro
estenuante della mente
onda
su onda travolge la diceria
del
sogno, non c´è pace
per
il vagabondo del tempo sospeso
Chi
eri nel passaggio al valico
dove
posavi lo sguardo,
quante
cadute da certe gioie
quanta
ferocia nell´addio,
nessuna
prova salda il pensiero
stenta
il vuoto allo specchio
nulla
conosci di quanto vedi.
Da La
porpora delle api (Fara, 2021)