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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Prajapati, di Daniela Raimondi 24/11/2023
 

Prajapati *

di Daniela Raimondi



Un chicco d´orzo nel cuore

reggeva l´equilibrio del mondo.

Lui era il tempo, lo spazio ventoso,

la stampo perfetto che forgia ogni cosa.

Intorno al suo corpo tutto ardeva

in un perenne rincorrersi di buio e di venti.


Dal suo cuore sgorgava ogni forma di vita,

una pace precedente a ogni umana esistenza.

Padre di ogni solitudine

creò trentatré maschi senza capezzoli.

Quindi creò lo splendore del mondo

e come ultimo atto

creò l´occhio nero nel centro del sole

che ancor oggi chiamiamo

con il nome di morte.


L´ultimo soffio di vita già lo lasciava.

Le giunture dolevano,

ma egli non cessava di procreare.

Nel suo coito infinito

produsse il mondo terreno,

poi il cielo, e l´inferno.


Alzò le braccia

e la luce scese dalle sue ascelle,

e la luce formò gli astri

e dagli astri nacquero le stelle:

sette sfavillanti disegni

sul nerissimo fondo dell´universo.

E quanti i suoi pori, tante le stelle

e tante le ore di desolato silenzio.


Passarono mille anni di buio.

Poi, dal più profondo del cielo,

cadde la pioggia,

si alzò il primo soffio di vento.


* Nella religione induista, Prajapati, che in sanscrito significa `Signore delle Creature´, è la divinità che presiede alla procreazione ed è protettore della vita.


Da I fuochi di Manikárnica - Sanskrit (india) - (puntoacapo, 2020)


 
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