Falcone
di
Gianluca Ferrari
Ho
visto una bella foto di Falcone:
spalanca
imposte bianche d“una grande
finestra
da cui si sporge radioso
come
un Papa che annunzia la fine
d“ogni
guerra. Ride e quelle ante
sembrano
angeliche ali. Ed č gią molto
oltre,
oltre infinitamente il nero incubo
a
Capaci oltre le pile di sentenze,
le
vostre stragi, lo sfregio
alla
sua statua a chissą quanti altri
simulacri.
Oltre pianti che pensavate
lasciassero
cuori concavi per sempre
ogni
lacrima una bomba. Ride.
La
cravatta č soffio chiaro che come
tromba
del Giudizio varca cieli. Ride
trionfa
perché il profumo dei limoni
ha
seppellito cosche lupare e quasi
grida
tra zągare una parola
di
liberazione limpida, pura,
eterna
come il mare.
Da Acquerelli
gotici (edito in proprio, 2020)