Nel corso di
alcune mie ricerche sull'antico Egitto mi sono imbattuto in questa
poesia-preghiera che, a mio parere, è almeno di pari livello del famoso Cantico delle creature di San Francesco.
È stata scritta un po' prima, all'incirca 3.400 anni fa dal faraone Amenofi IV che regnò per 17 anni e che, anche perché ostile
alla crescente potenza dei sacerdoti politeisti, istituì un culto monoteistico
al Dio sole, anteriore di almeno 1.000 anni a quello ebraico. La sua divinità è
un trionfo di gioia e di amore, è una concezione naturalistica di come è nato e
di come si regge il mondo, con passi palpitanti che conducono a un senso di
profonda serenità. Il Dio di Amenofi è quindi ben
diverso da quello ebraico e poi cristiano, spesso collerico e vendicativo. Questa religione differisce da quella ebraica
anche perché non presenta l'aspetto etico, cioè quelle regole di comportamento
morale che invece si trovano nelle tavole dei Dieci comandamenti. Amenofi IV, detto anche Akhenaton,
regnò per soli 17 anni e alla sua morte i sacerdoti politeisti ripresero il
potere, cercando di cancellare ogni traccia del faraone che si ribellò agli
dei, insomma condannandolo a una vera e propria damnatio memoriae.
In vita fece
importanti riforme, spostando anche la capitale da Tebe a una nuova città
edificata per sua volontà e che si chiamava Akhetaton.
Fu lo sposo, sinceramente innamorato, della bella Nefertiti,
che sposò nonostante lei non fosse nobile e che elevò al rango di regina con poteri uguali ai suoi.
Inno ad Aton
di Amenofi IV
Tu sorgi bello all'orizzonte del cielo
o Aton vivo, da
cui nacque ogni vita
Quando ti levi all'orizzonte orientale
tutte le terre riempi della tua bellezza.
Tu sei bello, grande, splendente, eccelso
in ogni paese;
i tuoi raggi abbracciano le terre
tenendole strette per il
tuo amato figlio.
Tu sei lontano ma i tuoi raggi sono sulla
terra.
Tu sei davanti agli uomini, ma essi non
vedono la tua via.
Quando vai in pace all'orizzonte
occidentale,
la terra è nell'oscurità come morta.
allora gli uomini dormono nelle loro
stanze,
le teste sono ammantate, un occhio non vede
l'altro.
Si rubino i beni che sono sotto le loro
teste,
essi non se ne accorgerebbero.
Tutti i leoni escono dalle loro tane;
tutti i serpenti escono e mordono.
L'oscurità è per loro chiaro.
Giace la terra in silenzio.
Il loro creatore riposa all'orizzonte.
All'alba tu riappari all'orizzonte,
Con il tuo disco splendente di giorno.
Tu lanci i tuoi raggi scacciando le
tenebre.
Le Due Terre sono
in festa:
svegliate e levate sui due piedi.
Tu le hai fatte alzare.
Lavano le loro membra, prendono le loro
vesti,
alzano le loro braccia lodando tuo sorgere.
La terra intera si mette al lavoro.
Ogni animale gode del suo pascolo.
Alberi e cespugli verdeggiano.
Gli uccelli volano dal loro nido,
alzano le loro ali
lodando il tuo ka .
Gli animali selvatici balzano sui loro
piedi.
Quelli che volano via, quelli che si
posano,
essi vivono quando tu ti levi per loro.
Le barche salgono e scendono per il fiume
perché ogni via si apre al tuo sorgere.
I pesci del fiume guizzano verso di te,
i tuoi raggi raggiungono il mare verde.
Tu sei colui che mette il seme nella donna,
tu sei colui che crea il seme nell'uomo,
tu che fai vivere il figlio nel grembo
della madre,
accarezzandolo perché non pianga.
tu che nutri chi è ancora nel grembo,
che dai l'aria per far vivere tutta la tua
creazione
quando cala dal grembo in terra il giorno
della nascita,
aprendo la bocca del neonato e dandogli
nutrimento.
Quando il pulcino è nell'uovo,
tu lì dentro gli dai l'aria perché viva.
Tu lo completi perché rompa il guscio,
e ne esca per parlare e completarsi
e corra sui suoi piedi annunciando la sua
creazione.
Come numerose sono le tue opere!
Esse sono inconoscibili al volto degli
uomini,
tu Dio unico, al di fuori del quale nessuno
esiste.
Tu hai creato la terra a tuo desiderio,
quando tu eri solo,
con gli uomini, il bestiame ed ogni animale
selvatico,
e tutto quel che è sulla terra e cammina
sui suoi piedi e tutto
quel che è nel cielo e vola sulle sue ali.
E i paesi stranieri, Khor e Kush e la terra
d'Egitto.
Tu hai collocato ogni uomo al suo posto,
hai provveduto ai suoi bisogni.
Ognuno con il suo cibo e le sue cose
e sono contati i suoi giorni.
Le lingue loro sono diverse in parole,
sono diversi nel corpo e nella pelle,
perchè tu hai distinto popolo
da popolo.
Ed hai fatto un Nilo nel mondo sotterraneo
e lo porti dove vuoi per dar vita alle
genti
Anche se tu sei signore di tutti loro,
signore delle loro terre,
ti affatichi per loro, brilli per loro,
o Aton del
giorno, grande di dignità!
E tutti i paesi stranieri e lontani,
tu fai che vivano anch'essi.
Hai posto un Nilo nel
cielo, che scende per loro
e che fa onde sui monti come un mare
e bagna i loro campi e le loro contrade.
Come sono perfetti i tuoi consigli tutti,
o signore dell'eternità!
Hai stabilito un Nilo nei cieli per gli
stranieri
e per gli animali del deserto che camminano
sui piedi;
ma il Nilo vero viene
dalla Duat per l'Egitto.
I tuoi raggi nutrono campi e giardini
essi vivono e prosperano per te.
Tu fai le stagioni
per far sì che si sviluppi tutto quel che
tu crei.
L'inverno per rinfrescarle
l'estate perché gustino il tuo calore.
Tu hai fatto il cielo lontano per splendere
in lui,
Il tuo disco nella sua solitudine veglia su
tutto ciò che tu hai fatto
tu che splendi nella forma di Aton vivo,
sorto e luminoso, lontano eppure vicino.
Tu fai milioni di forme da te, unico:
città, villaggi, campi, vie, fiume,
ogni occhio vede te davanti a sé
e tu sei l'Aton
del giorno sopra la terra.
Quando tu sei andato via
e dorme ogni occhio di cui tu hai creato lo
sguardo
per non vederti solo,
e non si vede più quel che tu hai creato,
tu sei ancora nel mio cuore.
Non c'è nessun altro che ti conosca
eccetto il tuo figlio NeferkheperuRa,
UaenRa.
Tu gli hai reso noti i tuoi intenti e il
tuo valore.
Tutti gli esseri sono nella tua mano
come tu li hai creati.
Se tu splendi essi vivono,
se tu tramonti essi muoiono:
tu sei la durata stessa della vita
e si vive di te.
Gli occhi vedono bellezza, finché tu non
tramonti.
Si depone ogni lavoro quando tu tramonti a
destra.
Quando tu risplendi, tu dai vigore
e agilità è in ogni gamba
da quando tu hai fondato la terra.
Tu hai stabilito il mondo per tuo figlio,
lui che è nato dal tuo corpo,
Re dell'Alto Egitto e del Basso Egitto,
che vive nella verità, signore delle Due
Terre,
Neferkhepure, Wanre
il Figlio di Re,
che vive nella verità, Signore dei Diademi,
Akhenaton grande nella lunghezza
dei suoi giorni.
E per la nobile moglie del re
lei che lui ama,
per la signora delle Due Terre, Nefernefruate-Nefertiti,
possa lei vivere e fiorire per l'eternità!