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  Scritti di altri autori  »  I maestri della poesia  »  Il sole del pomeriggio, di Costantino Kafavis 28/02/2016
 

Il ricordo di una camera č il pretesto per una constatazione che lascia l'amaro in bocca.

 

 

 

Il sole del pomeriggio

di Costantino Kafavis

 

 

Questa camera, come la conosco!
Questa e l'altra, contigua, sono affittate, adesso,
a uffici commerciali. Tutta la casa, uffici
di sensali e mercanti, e Societā.
Oh, quanto č familiare, questa camera!

Qui, vicino alla porta,
c'era il divano: un tappeto turco davanti,
e accanto lo scaffale con due vasi gialli.
A destra... no, di fronte... un grande armadio a specchio.
In mezzo il tavolo dove scriveva;
e le tre grandi seggiole di paglia.
Di fianco alla finestra c'era il letto,
dove ci siamo tante volte amati.

Poveri oggetti, ci saranno ancora, chissā dove!

Di fianco alla finestra c'era il letto.
E lo lambiva il sole del pomeriggio fino alla metā.

...Pomeriggio, le quattro: c'eravamo separati
per una settimana... Ahimč,
la settimana č divenuta eterna.




 
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