Dylan Thomas (Swansea, 27 ottobre 1914 . New York, 8 novembre 1953) é stato un
famoso poeta gallese dalla vita disordinata e improntata al più estremo
anticonformismo. La sua è una poesia al
di fuori di qualsiasi corrente dell'epoca e non solo, perché va oltre anche
ogni canone, ivi compreso quello stilistico. Piena di creatività, di
accelerazioni improvvise e di rallentamenti altrettanto improvvisi, affonda le
sue radici nel mondo della sua infanzia e nelle tradizioni della sua terra. A volte
di intonazione epica, altre di ispirazione bucolica, rappresenta per il lettore
un'esperienza unica e anche memorabile.
Elegia
di Dylan Thomas
Troppo
orgoglioso per morire, morì debole e cieco
Nel più oscuro dei modi, e non indietreggiò,
Un uomo freddo; e gentile, coraggioso nel suo
angusto amor
proprio!
Nel più oscuro dei giorni. Oh, possa egli per
sempre
Riposare sereno, finalmente, sull'estrema collina
Delle croci, sotto l'erba, in amore, e qui tra i
lunghi
Stormi ringiovanire, e mai giacere smarrito
O inerte i giorni innumerevoli della sua morte,
Benché sopra ogni cosa desiderasse il seno di sua
madre.
Che era polvere e sonno, e nella terra cortese
La nera giustizia della morte, cieca e sconsacrata.
Che non trovi mai requie ma sia generato e
mantenuto,
Pregai nella stanza accovacciante, presso il suo
cieco letto,
Nella casa attutita, qualche secondo prima
Di mezzogiorno, e col buio, e alla luce. Il fiume
dei morti
Gli venava la povera mano che stringevo, e io
vedevo
Attraverso i suoi occhi senza lume le radici del
mare.