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  Scritti di altri autori  »  I maestri della poesia  »  Shemà, di Primo Levi 26/01/2018
 

Questa poesia esprime in modo perfetto ciò che fu l’olocausto. E non a caso è in epigrafe al celebre Se questo è un uomo. Primo Levi ha vissuto per testimoniare affinché un’immane tragedia non fosse solo un mero ricordo; le sue non sono parole di retorica, sono il grido silenzioso di chi dai lager non è più tornato.






Shemà (*)

di Primo Levi



Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza piu forza d ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi:
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.


(*) In ebraico: ascolta

 
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