Mi
permetto di far notare il tono scherzoso, ma lieve e sincero, di
questa poesia in cui la neve assume sembianze quasi umane.
La
neve
di
Renzo Pezzani
Viveva
in una nuvola
come
una gatta in soffitta:
stanotte,
zitta zitta
la
neve è caduta giù.
Cosa
diranno i bambini
a
vederla, già morta
sui
gradini della porta.
come
un povero caduto lì?
Aveva
freddo e nessuno gli aprì.
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