Ahmet
Hasim
(Baghdad, 1884 – Istanbul, 4 giugno 1933) è stato un
poeta turco meno noto del suo grande connazionale Nazim Hikmet;
eppure può essere considerato un grande artista,
rappresentante del simbolismo in un paese uscito dall’immobilismo
culturale del sultanato e in piena evoluzione repubblicana, talmente
rivoluzionaria dall’aver imposto, molto opportunamente, una
nuova lingua nazionale. Per Hasim ciò che conta nella poesia
non è tanto il significato delle parole, ma il loro potere
evocativo, e in tal senso un chiaro esempio è dato dalla
lirica che segue.
Le
strade
di
Ahmet Hasim
Lungo
i cieli dorati
il
sole del crepuscolo si spegne,
triste
come una lampada.
E
le strade
che
vanno eternamente solitarie,
le
strade,
ognuna
è come riga di silenzio
nel
polverìo della notte.
Vanno
- a quale fantastico paese
O
vanno tacitamente solitarie?
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