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  Il mondo dell'editoria  »  Ad Est dell'Equatore 01/05/2008
 

Risponde alle domande dell'intervista l'editore Ciro Marino della casa Editrice Ad Est dell'Equatore di Napoli.

Sito Internet:

 http://www.adestdellequatore.com/

 

Le origini della sua casa editrice?

 

Ad est dell'equatore nasce a Napoli nel 2008 da un'idea del sottoscritto e di mio fratello Marco, con la collaborazione di un gruppo di scrittori in forte ascesa nel panorama napoletano e nazionale. Partiti praticamente a zero budget e nel retrobottega di una sartoria, oggi possiamo già vantare una distribuzione nazionale e la stima di giornalisti, critici e operatori del settore.

 

 

Quali sono gli elementi di originalità del suo progetto?

 

Vogliamo una bandiera dell'editoria “non a pagamento”: lucrare sui sogni delle persone è a dir poco vergognoso. Il nostro intento è quello di dare spazio a giovani ed esordienti puntando su scritti rapidi e taglienti.

 

 

Quale pensa che sia il futuro dell'editoria in Italia e della sua casa editrice in particolare?

 

Non ne ho la più pallida idea. Noi miriamo solo a fare del nostro meglio, per quanto ci è possibile. Il futuro dell'editoria e quello conseguente della nostra casa editrice, dovrebbe essere determinato dalla passione che noi editori abbiamo il dovere di infondere nelle pagine dei nostri libri. Il problema, però, è che oggi la motivazione per cui si fanno libri è solamente una: il soldo.

 

 

In Italia si legge poco: di chi è la colpa? Un po' anche delle case editrici?

 

Della commercializzazione che si sta facendo oggi del “prodotto libro”. Il libro sta infatti diventando (o è già diventato) un mero oggetto da vendere, sta perdendo la sua primaria funzione di veicolo di cultura, e le case editrici si stanno adeguando a queste nuove leggi del mercato. L'editoria cosiddetta “a pagamento” ne è una dimostrazione.

 

 

Come immagina possa essere il suo lettore ideale? E quali passi per avvicinare i lettori ai libri da lei editi?

 

Due occhi, due orecchie, due gambe, due braccia… magari un bel paio di baffi e, perché no, capelli lunghi e lisci. In realtà il nostro ideale è quello con un “io” pensante e un cervello in grado di poter scegliere liberamente seguendo solamente il discrimine del proprio gusto. Di certo il nostro lettore non è quello lobotomizzato dal marketing e dalla pubblicità, tanto caro alle grosse case editrici: quello, insomma, che compra e non legge.

 

 

Quale dei suoi libri le ha dato le maggiori soddisfazioni e perché?

 

Le soddisfazioni sono venute da ogni singolo libro pubblicato. Pubblichiamo solo ed esclusivamente se crediamo nel libro e nell'autore, le vendite non sono l'unico fattore da prendere in considerazione per giudicare la bontà di un prodotto editoriale.

 

 

 

 
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