Risponde Daniele Di
Gennaro, amministratore unico della Casa Editrice Minimum Fax
http://www.minimumfax.com/
Le origini della vostra casa
editrice?
Da
una rivista distribuita via fax, nel '93.
Una
rivista è l'unità di misura perfetta per osservare e scoprire dal di dentro una casa editrice in miniatura. In una rivista
c'è tutto: la periodicità, le collane (sotto forma di rubrica), il rapporto di
scambio coi lettori, la selezione dei testi, la gestione di progetto grafico,
la traduzione, impaginazione, acquisizione di diritti d'autore, correzione di
bozze… Ogni problematica di una vera casa editrice la si
scopre da questa realtà, da questa unità di misura che è una vera e propria
palestra.
Quali sono gli elementi di
originalità del vostro progetto?
E'
nato senza una lira di capitali iniziali.
Quindi,
nel paradosso dei limiti pratici, è stato e resta un progetto libero.
Abbiamo
scelto la squadra dal nulla, senza vincoli o condizionamenti di alcun genere.
Quale
pensate che sia il futuro dell'editoria in Italia e della vostra
casa editrice in particolare?
L'editoria
è una parte del tutto.
Andrà
come andranno le cose per tutti, i mercati, l'aria.
Non
so che dirti delle nostre sorti, cresciamo dal '93, ogni anno un pezzo in
avanti, eravamo in due, siamo diciotto.
In Italia si legge poco: di chi è la
colpa? Un po' anche delle case editrici?
Una società esprime l'urgenza di leggere nelle stesse proporzioni
degli altri paesi industrializzati. In Italia si legge quanto si leggerebbe in
questo momento storico; è una percentuale che non si può forzare. Le case
editrici sono responsabili del loro successo. Quelle che si lamentano
nascondono le loro lacune.
Come immaginate possa essere il
vostro lettore ideale? E quali passi per avvicinare i lettori ai libri da voi
editi?
Non ne ho idea. Alle fiere ne incontriamo a migliaia, non ne
ricordo uno uguale all'altro. Quindi.
Fare i libri con il massimo della cura, seguendo una linea coerente
di ricerca, che crei una riconoscibilità. Lo standard qualitativo
e lo sviluppo del progetto di ricerca creano di per sé la comunità di lettori,
che crescono spontaneamente per diffusione virale. Diminuiscono e scompaiono
per le ragioni opposte.
Quale dei vostri libri vi ha dato le
maggiori soddisfazioni e perché?
Mosca più balena di Valeria Parrella, fra i tanti. Arrivò
un racconto in una busta di posta ordinaria.
Un lungo e entusiasmante lavoro con l'autrice. Un bel successo, una
bella storia da raccontare.